giovedì 4 ottobre 2018

Liete Novelle: Stella di Mare di Giulio Macaione (Recensione)

STELLA DI MARE

Buongiorno e ben trovati amici di Everpop! La giornata di oggi inizia in compagnia di un fumetto speciale, scritto e disegnato da Giulio Macaione, che ormai è un amico. Preparatevi a vivere un'estate siciliana con Stella di Mare.

my point of view


Ogni volta che mi ritrovo davanti ad una storia di Giulio mi sembra quasi di svegliarmi davanti al gate di un aeroporto. Le sue storie son talmente magiche e reali che danno la sensazione di compiere un vero e proprio viaggio, un viaggio alla scoperta di luoghi fantastici che Giulio riesce a tratteggiare con gran naturalezza e spontaneità, offrendo a chi legge un dono fatto di scorci, vedute e luoghi carichi di sentimenti. Dare vita ad un luogo attraverso delle immagini, attraverso dei disegni e dei fumetti, non è certo cosa semplice, eppure Giulio ci riesce eccome.

Stavolta lo fa attraverso la storia di Stefano, originario di Cefalù, un ragazzo incatenato a quel luogo, ai ricordi che da sempre ha custodito gelosamente e ad un amore che si palesa soltanto nel periodo più caldo dell'anno, come una sorta di miraggio prolungato. Stefano è un ragazzo che vive di sogni, anzi di un sogno, quello d'amore, quel sogno che gli ridà vita solo quando l'altra metà del suo cuore riacquista una forma concreta. L'amore lo lega indissolubilmente a Cefalù, che da accogliente meta turistica diviene una vera e propria prigione immensa ma allo stesso tempo vuota.

Riuscire a trovare un genere per questo fumetto è assai difficile, perché all'interno della storia confluiscono generi differenti: allo stesso tempo, proprio come nei volumi precedenti dell'autore, la commedia romantica si rincorre vicendevolmente con quella drammatica, caratterizzata da tinte tristi e malinconiche, sfumature diverse appartenenti a storie diverse. Perché alla fine Stella di Mare non è la sola storia di Stefano, ma bensì quella della sua famiglia, della madre e della sorella Luisa, quella di Vico il pescatore, messo in un angolo dalla stessa popolazione a causa delle malelingue, ma anche quella della vedova Matilde, che ogni giorno aspetta il ritorno dell'amato marito affacciata al balcone. Ognuna di queste storie viene messa in fila dall'autore, proprio come delle perle incantevoli, legate alla fine da un luogo, la Cefalù senza tempo che descrive Giulio, e da un sentimento di insoddisfazione che caratterizza la maggior parte di loro. Quel sentimento che fa da catalizzatore alla storia, rendendo il racconto principale (quello di Stefano) un racconto di formazione.

Si parla quindi di famiglia, di rapporti interpersonali, di ricerca di se stessi, ma soprattutto di crescita. Stefano è letteralmente impantanato nella sua storia, sospeso tra realtà e sogno, assuefatto da quell'amore che cova durante tutto il periodo che lo tiene lontano da Marina, la sua sirena del nord. Impantanato com'è non riesce a riscattare la vita che gli spetta, passando così intere giornate a poltrire, a dormire, rintanato in quei sogni sicuri e speranzosi che gli permettono di fuggire dalla realtà. Questo suo blocco interiore permette però all'autore di parlare di parlare d'amore, di tratteggiare questo sentimento attraverso sfumature diverse che permettono di esplorare fino in fondo, eludendo quegli ideali d'amore perfetto e fiabesco che ossessionano lo stesso Stefano.

Sfumature. Questa parola riassume a pieno l'aspetto grafico dell'opera che si riassume attraverso il giallo e il blu e le diverse tonalità/sfumature alle quali Giulio ricorre per infondere vita nella città di Cefalù. Il colore stavolta, come nel suo albo auto prodotto, se la fa da padrone, accompagnato però da Inquadrature degne di un gran fotografo, quelle stesse vedute che in cartolina o su foto sono capaci di farci sognare e che grazie allo stile del Macaione trasportano letteralmente tra le strade della città. Rispetto alle opere precedenti (da grande estimatore) ho notato un taglio molto più cinematografico nella successione delle vignette e nella presentazione di determinati eventi, un taglio che sottolinea l'ennesima crescita stilistica dell'autore che dimostra ancora una volta un talento smisurato (del resto non a tutti è concesso di pubblicare per Boom! Studio negli USA).

Ultimo punto, ma non meno importante di quest'opera è la musica, che Giulio riesce abilmente a inserire come nelle opere precedenti come a voler regalare alla storia stessa una colonna sonora, che diviene la vera e propria Musa dell'autore, il canto della sirena che accompagna i lettori durante tutta la lettura dell'opera. La storia, il protagonista stesso, trae energia e forza dalla musica che sembra quasi venir fuori dalle pagine.

Insomma, avrò come sempre straparlato, ma ci tenevo a sottolineare ognuno dei meravigliosi punti di forza di questo fumetto. Stavolta vi saluto con un "in bocca al lupo" che rivolgo a Giulio e alla casa editrice che ha puntato su una storia come questa, bella come una stella marina. 
See you soon! -Lewis

STELLA DI MARE

  • Autore:GIULIO MACAIONE
  • Editore:BAO PUBLISHING
  • Genere:NARRATIVA A FUMETTI
  • Pagine:180pp
  • Uscita:04/10/2018
  • Prezzo:€ 18,00
  • Titolo originale:Stella di Mare
  • Nazionalità:Italiana

TRAMA
Un vecchio che non vuole ricordare il passato e un ragazzo che non è capace di pensare al futuro si incontrano, prigionieri di un segreto custodito dal mare. Le verità da cui si nascondono entrambi li costringeranno a guardarsi dentro, per poter ricominciare a guardare avanti.
Disegni
9 /10
Trama
7 /10

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