mercoledì 21 novembre 2018

Cinescopio: Penguin Highway di Hiroyasu Ishida (Recensione)

PENGUIN HIGHWAY

Buongiorno e buon mercoledì in compagnia di Sunday! Oggi ci lanciamo alla scoperta di un nuovo film d'animazione giapponese: Penguin Highway!

my point of view

Tratto da un romanzo omonimo dell’acclamato Tomihiko Morimi e ora primo lungometraggio cinematografico per il regista Hiroyasu Ishida, Penguin Highways mi ha fatto scoprire lo Studio Colorido e le sue immense potenzialità di inserirsi sulla scena dell’animazione nipponica come nuovo e promettentissimo protagonista.

Portato in Italia da Nexo Digital e Dynit per due soli giorni – oggi e domani! – mette al centro delle sue vicende un bambino, Aoyama, che frequenta la quarta elementare ma che è estremamente sveglio e precoce: osserva il mondo in maniera analitica, adora imparare cose nuove, tiene il conto di quanti giorni manchino fino al suo ingresso nell’età adulta, e uno dei grandi misteri che non riesce ancora a risolvere è la sua attrazione verso il seno della ‘sorellona’, ragazza che lavora presso lo studio dentistico e che di tanto in tanto si prende cura di lui. Sono sufficienti pochi minuti perché si presenti un vero caso da risolvere, però: nella cittadina di provincia dell’entroterra in cui hanno luogo le vicende, fanno la loro apparizione dei pinguini. Pinguini veri e propri, con tutti i crismi, che sembrano moltiplicarsi, comparire a frotte, poi sparire non visti.

Una situazione inspiegabile davanti alla quale Aoyama è in grado di formulare sin dal principio sei diverse teorie, e che darà il via a una grande investigazione da parte del ragazzino, curioso scienziato più che detective, e dei suoi amici, con altri importanti misteri che faranno capolino poco a poco e che sorprenderanno lo spettatore, se possibile, ancora più delle frotte di pinguini che appaiono e scompaiono per strada.

Penguin Highways ha una storia difficile da categorizzare, con i suoi elementi pienamente appartenenti al mondo del fantastico e allo stesso tempo la sensazione che voglia essere un grande racconto di formazione, rappresentando una metafora della pubertà e del cambiamento che ha luogo in ciascuno di noi. C’è molto del realismo magico letterario, ci sono riferimenti all’opera di Carroll (sì, sto parlando proprio di Alice nel Paese delle Meraviglie), c’è quell’atmosfera di provincia tipica di alcune produzioni dello Studio Ghibli come Il mio vicino Totoro e che mi ha riportato a quando ho giocato sul mio Nintendo 3DS al delizioso Attack of the Friday Monsters! A Tokyo Tale. A renderlo godibile sin dal primo momento contribuisce una resa visiva davvero efficace, un tratto pulito, una colorazione acquarellata, e una grande cura dedicata ai giochi di luce e ombre, mentre la colonna sonora accompagna piacevolmente le vicende grazie a un uso vario e divertito degli strumenti a fiato.

Avrebbe probabilmente potuto giovare di qualche taglio durante la seconda metà, che in alcuni momenti mi è parsa un tantino trascinata, facendo perdere al film il ritmo equilibrato della prima.

Hasta pronto! -Sunday

PENGUIN HIGHWAY

  • Regista:Hiroyasu Ishida
  • Distribuzione:Nexo Digital
  • Genere:Commedia
  • Produzione:Studio Colorido
  • Sceneggiatura:Makoto Ueda
  • Uscita:20 novembre 2018
  • Titolo originale:Penguin Highway
  • Nazionalità:Giapponese

TRAMA
La storia ci racconta di Aoyama, dieci anni, studente serio e diligente che ha un modo tutto suo di vedere e conoscere il mondo: tiene dei quaderni su cui annota quotidianamente le sue osservazioni, i suoi esperimenti e le sue esplorazioni. Un giorno alcuni pinguini compaiono improvvisamente nella città in cui vive. Ma, così come sono apparsi, misteriosamente i pinguini spariranno… Quando la sua “sorellona” lancerà una lattina e questa si trasformerà proprio in un pinguino, Aoyama deciderà di investigare e di scoprire le cause di queste misteriose apparizioni…
Considerazioni Finali
8/10

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