JAGAN
Buongiorno e buon martedì amici di Everpop! Torniamo a parlare di uno dei manga più belli usciti quest'anno: Jagan di Muneyuki Kaneshiro e Kensuke Nishida.
my point of view
Diciamolo subito, se il primo volume mi aveva letteralmente lasciato a bocca aperta, il secondo volume mi ha stravolto e affascinato ancor di più (inizio a temere per la mia mandibola). Di capitolo in capitolo questo fumetto riesce ad essere sempre più appassionante e travolgente, contraddistinguendosi per una forza fuori dall'ordinario che viene fuori da un mix di fattori diversi, tra i quali spiccano senz'altro i temi importanti che ci sono alla base di questo fumetto e la profondità degli animi dei protagonisti.
Questo secondo volume infatti si concentra maggiormente sull'animo del giovane Jagasaki, mettendo un po' da parte quell'aspetto da seinen dell'orrore che contraddistingueva il primo. I due autori ci regalano un viaggio nell'animo delle persone che va sempre più a fondo, spingendosi sin nei recessi dell'anima, quelli oscuri e asfissianti. Rabbia, dolore e insoddisfazione però vengono abilmente affiancati da sentimenti che siam soliti ritenere puri, sentimenti come l'amore che viene rappresentato in maniera diversa, un amore ossessivo e corrotto, dominato dall'istinto (quello delle rane appunto) che sfocia poi immancabilmente in violenza.
Lo so, per molti questo fumetto potrà sembrare un semplice concentrato di violenza, per via delle scene che si susseguono di capitolo in capitolo, ma in realtà non è soltanto questo, ma anzi è soprattutto un racconto fatto di emozioni e sentimenti, visti da una prospettiva diversa ma incredibilmente reale, nonostante le tinte horror e fantastiche che predominano nell'opera. Questa volontà di raccontare l'animo umano in maniera diversa, attraverso un antieroe (perché Jagasaki lo è in tutto e per tutto), è maggiormente comprensibile proprio grazie a questo secondo volume, contraddistinto da un ritmo più lento, che subisce un'accelerazione improvvisa in un determinato punto, ma allo stesso tempo travolgente forse anche più del precedente.
La caratterizzazione del protagonista si fa via via sempre più dettagliata e minuziosa, lasciando però sempre un certo alone di mistero che rende affascinante e intrigante persino un personaggio inizialmente misero e inetto come "Jagan". Ci viene mostrata un'ulteriore sfumatura del protagonista, ormai sempre più corroso e sopraffatto dall'oscurità, un uomo che si è lasciato andare per assecondare i propri istinti, quelli che da sempre ha dovuto tener celati, e che ora vengono fuori con forza rabbiosa. Nonostante l'istinto prenda il sopravvento, assecondando la fusione con il girino alieno, Jagasaki riesce sempre però a trovare la sua parte umana, quella che alla fine non è poi così differente da quella mostruosa. A questo proposito sorge spontaneo chiedersi quale sia il vero volto che tutti noi mostriamo, quanto c'è realmente di umano in quello che si dice e si fa, quanto solitamente si reprime e si tiene a bada la bestia che è in noi. Tutti questi interrogativi fanno da fondamenta a una serie che ormai mi ha già conquistato completamente, della quale vorrei leggere tutto e subito!
Tornare a parlare dello stile e dei disegni del maestro Nishida sarebbe invece superfluo e ripetitivo, perché proprio come il primo volume il suo stile è già ampiamente maturo, anche se continua a crescere e migliorare di capitolo in capitolo, soprattutto nei piccoli dettagli e nelle espressioni dei personaggi, soprattutto quando le ossessioni e l'istinto prendono il sopravvento.
Be' insomma, torno a ripetervi che questa è una serie DA NON PERDERE e da conservare gelosamente nella propria libreria. Che ne dite?
Questo secondo volume infatti si concentra maggiormente sull'animo del giovane Jagasaki, mettendo un po' da parte quell'aspetto da seinen dell'orrore che contraddistingueva il primo. I due autori ci regalano un viaggio nell'animo delle persone che va sempre più a fondo, spingendosi sin nei recessi dell'anima, quelli oscuri e asfissianti. Rabbia, dolore e insoddisfazione però vengono abilmente affiancati da sentimenti che siam soliti ritenere puri, sentimenti come l'amore che viene rappresentato in maniera diversa, un amore ossessivo e corrotto, dominato dall'istinto (quello delle rane appunto) che sfocia poi immancabilmente in violenza.
Lo so, per molti questo fumetto potrà sembrare un semplice concentrato di violenza, per via delle scene che si susseguono di capitolo in capitolo, ma in realtà non è soltanto questo, ma anzi è soprattutto un racconto fatto di emozioni e sentimenti, visti da una prospettiva diversa ma incredibilmente reale, nonostante le tinte horror e fantastiche che predominano nell'opera. Questa volontà di raccontare l'animo umano in maniera diversa, attraverso un antieroe (perché Jagasaki lo è in tutto e per tutto), è maggiormente comprensibile proprio grazie a questo secondo volume, contraddistinto da un ritmo più lento, che subisce un'accelerazione improvvisa in un determinato punto, ma allo stesso tempo travolgente forse anche più del precedente.
La caratterizzazione del protagonista si fa via via sempre più dettagliata e minuziosa, lasciando però sempre un certo alone di mistero che rende affascinante e intrigante persino un personaggio inizialmente misero e inetto come "Jagan". Ci viene mostrata un'ulteriore sfumatura del protagonista, ormai sempre più corroso e sopraffatto dall'oscurità, un uomo che si è lasciato andare per assecondare i propri istinti, quelli che da sempre ha dovuto tener celati, e che ora vengono fuori con forza rabbiosa. Nonostante l'istinto prenda il sopravvento, assecondando la fusione con il girino alieno, Jagasaki riesce sempre però a trovare la sua parte umana, quella che alla fine non è poi così differente da quella mostruosa. A questo proposito sorge spontaneo chiedersi quale sia il vero volto che tutti noi mostriamo, quanto c'è realmente di umano in quello che si dice e si fa, quanto solitamente si reprime e si tiene a bada la bestia che è in noi. Tutti questi interrogativi fanno da fondamenta a una serie che ormai mi ha già conquistato completamente, della quale vorrei leggere tutto e subito!
Tornare a parlare dello stile e dei disegni del maestro Nishida sarebbe invece superfluo e ripetitivo, perché proprio come il primo volume il suo stile è già ampiamente maturo, anche se continua a crescere e migliorare di capitolo in capitolo, soprattutto nei piccoli dettagli e nelle espressioni dei personaggi, soprattutto quando le ossessioni e l'istinto prendono il sopravvento.
Be' insomma, torno a ripetervi che questa è una serie DA NON PERDERE e da conservare gelosamente nella propria libreria. Che ne dite?
See you soon! -Lewis
JAGAN #2
- Autori:Autori
- Autori:Muneyuki Kaneshiro e Kensuke Nishida
- Editore:Editore
- Editore:Star Comics
- Genere:Genere
- Genere:Seinen
- Pagine:Pagine
- Pagine:200pp
- Uscita:Uscita
- Uscita:13 Novembre 2018
- Prezzo:Prezzo
- Prezzo:€ 5,90
- Titolo originale:Titolo originale
- Titolo originale:Jagan
- Nazionalità:Nazionalità
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
Una pioggia di rane scroscia dal cielo! Questi misteriosi parassiti dall’origine incerta si insidiano negli esseri umani e, basandosi sui desideri repressi nel loro subconscio, li trasformano in mostri ributtanti dalla furia omicida! Jagasaki, un giovane poliziotto di ronda frustrato che fantastica di poter sparare a chiunque, viene “posseduto” da un parassita ancora allo stato larvale e, grazie a questo, riesce a mantenere la sua razionalità nonostante il suo corpo cominci a mutare...
A Jagasaki – che ha imparato a controllare la sua mano destra Jagun – continuano a pararsi davanti uomini guasti mossi dalla brama di ricchezza, dalla lussuria, dall’egoismo... Perché le persone si guastano? E dove ha origine la forza degli eroi che le combattono? #fuocoavolontà!
A Jagasaki – che ha imparato a controllare la sua mano destra Jagun – continuano a pararsi davanti uomini guasti mossi dalla brama di ricchezza, dalla lussuria, dall’egoismo... Perché le persone si guastano? E dove ha origine la forza degli eroi che le combattono? #fuocoavolontà!
Disegni
8/10
Trama
8/10
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