lunedì 14 gennaio 2019

Liete Novelle: L'agente segreto di Giuseppe Andreozzi e Chiara Raimondi (Recensione)

L'AGENTE SEGRETO

Buongiorno e buon lunedì Evereaders! Iniziamo la settimana con una anteprima incredibile: L'agente segreto di Giuseppe Andreozzi e Chiara Raimondi.

my point of view

Wow, ora posso finalmente tornare a respirare perché dopo aver iniziato la lettura di questo fumetto sono rimasto praticamente con il fiato sospeso durante tutto lo svolgimento della storia; una storia dal ritmo serrato e travolgente, una storia profonda in più chiavi di lettura così incredibile da sembrare reale, una storia che grazie al talento dei suoi due autori riesce a brillare in una forma diversa da quella originale, un graphic novel appunto.

Londra, 2005. Quel fantomatico giorno, l'indelebile 11 settembre si fa ancora sentire e porta con se gli strascichi di uno dei giorni peggiori che il mondo abbia visto, lo sa bene Verloc, un immigrato pakistano, che pur di salvare sua moglie e suo cognato, per lui come un figlio, è disposto a vendere la sua gente. Per mettere in salvo la sua famiglia, Verloc decide di remare contro il suo stesso credo e di aiutare l'ente per la sicurezza del Regno Unito, ma le cose non vanno lisce come credeva e quella che sembrava una missione semplice, si rivela assai gravosa, soprattutto per le persone che voleva tanto proteggere.

Ammetto di non aver letto il romanzo originale di Joseph Conrad, quindi non sapevo davvero cosa aspettarmi, ma quando ho iniziato a leggere mi sono sentito come catapultato all'interno della storia, come se non mi fosse poi così nuova, insomma mi sono sentito un vero e proprio protagonista. Questo è secondo me il primo grande punto di forza di questo romanzo a fumetti, grazie al suo talento narrativo Giuseppe Andreozzi è riuscito a raccontare una storia "complicata" e intricata rendendola però fruibile ai lettori attraverso uno stile narrativo diretto, contraddistinto da quel ritmo travolgente assimilabile ai grandi thriller, e allo stesso tempo grazie ad una figura riccamente caratterizzata, il personaggio cardine di questa storia, Verloc, il quale viene descritto e presentato a livello così profondo da sembrare reale, da apparire come la raffigurazione stessa del lettore, al quale viene così ceduto il ruolo di protagonista.

Con una storia del genere, un romanzo di partenza come L'agente segreto, credo non sia per nulla facile ritrovarsi davanti temi così difficili, contorti e profondi, così radicati ormai nella memoria da apparire indelebili; eppure con gran maestria e altrettanto tatto lo sceneggiatore riesce a toccarli tutti, senza cadere nel banale e soprattutto senza apparire pesante e noioso. Bisogna sottolineare un argomento come questo perché permette al volume di essere accessibile a qualunque tipo di lettore, dal più giovane al più anziano, arrivando persino a chi non è solito leggere fumetti con tematiche, sviluppi e storie del genere. Questo non è però soltanto un thriller di spionaggio, dietro quella che sembra una facciata "conosciuta" infatti si nascondono tanti individui diversi, uomini e donne caratterizzati da sentimenti forti e a volte contrastanti.

Un altro punto di forza di questa storia sono infatti i sentimenti che bucano letteralmente il foglio, quel flusso sempre costante che l'autore riesce a riversare nel lettore con estrema cura, stando sempre ben attento a rendere reale ogni personaggio che fa capolino nella tavola. Attraverso un gioco di contrasti Andreozzi muove i due protagonisti principali della storia, Verloc e sua moglie Winnie, che si completano ma allo stesso tempo si allontanano per via della loro visione differente della vita stessa. Lui così devoto verso la sua stessa famiglia, sua moglie e suo cognato, lei invece quasi ossessionata dal suo credo, da quel fanatismo che la rende inaspettata, diversa dalla "mamma chioccia" che ci si aspetterebbe. E' forte la dualità tra questi due personaggi, soprattutto quando si cerca di capire fin dove possono arrivare, ma soprattutto a che prezzo e cosa sono disposti a sacrificare per quello in cui più credono. Amore, lealtà, credo, ossessioni...c'è davvero tanto in questa storia che in meno di 150 pagine riesce a raccontare ogni singolo aspetto, ogni sfaccettatura di due incredibili personaggi.

Che Giuseppe Andreozzi fosse un bravo narratore e sceneggiatore l'avevo già capito dalle sue opere precedenti e davo quasi per assodato che anche stavolta avrebbe fatto faville. Chi mi ha sorpreso, ancora una volta (e non so come faccia ogni volta), è stata invece Chiara Raimondi, la giovane autrice che seguo da sempre e che non fa altro che conquistarmi con il suo inconfondibile stile caldo e raffinato. Anche se a volte risulta un po' quadrata e spigolosa il suo stile riesce sempre a trasmettermi calma e quiete, per questo stavolta mi ha davvero sorpreso riuscendo ad adattarsi perfettamente alle arie che caratterizzano questo fumetto. Lo stile migliora ancora una volta e si arricchisce di elementi e colori tipici e assimilabili al mondo orientale. Oltre al tratto delicato, ciò che travolte il lettore, dal punto di vista grafico, è la paletta di colori, che ricordano zone desertiche e argillose, luoghi che han ben poco in comune con Londra ma che riescono per questo a rappresentare l'animo stesso dei personaggi.

Voglio assolutamente invitarvi a fare un salto domani in libreria e fumetteria perché leggere L'agente segreto vi lascerà con il fiato sospeso, proprio come me. Non lasciatevelo scappare!
See you soon! -Lewis

L'AGENTE SEGRETO

  • Autori:Giuseppe Andreozzi e Chiara Raimondi
  • Editore:Shockdom
  • Genere:Thriller
  • Pagine:130pp
  • Uscita:15 Gennaio 2019
  • Prezzo:€ 15,00
  • Tratto da:L'agente Segreto di Joseph Conrad
  • Nazionalità:Italiana
TRAMA
L'Agente Segreto è ambientato a Londra nel 2005, in un mondo che risente ancora fortemente del trauma del’11 settembre. Verloc, immigrato pakistano, cerca di costruirsi un futuro e di integrarsi nonostante le difficoltà e l’intransigenza della moglie, preoccupata che lo stile di vita occidentale per lei troppo dissoluto possa allontanare suo fratello - disabile mentale - dalla fede. Ma Verloc finisce in un gioco più grande di lui: membro di una delle più grandi organizzazioni terroristiche del mondo, in realtà segretamente lavora per MI5 (o Security Service, l'Ente per la Sicurezza e il Controspionaggio del Regno Unito): è incaricato di spiare e riferire a un uomo misterioso, nome in codice C., tutti i movimenti del capo della cellula Michaelis. Le cose per lui e per la sua copertura cominciano a mettersi male quando l’agenzia gli ordina di spingere la cellula a compiere un attentato, con lo scopo di scuotere l’opinione pubblica e di favorire il passaggio alla camera di alcune norme antiterrorismo che minano la libertà individuale.
Disegni
8/10
Trama
9/10

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