VOGLIO MANGIARE IL TUO PANCREAS
Buongiorno e buon lunedì amici di Everpop! Iniziamo questa nuova settimana parlando di una pellicola tanto attesa dagli amanti degli anime: Voglio mangiare il tuo pancreas di Shinichiro Ushijima.
my point of view
Tratto dal romanzo dolce romantico e tanto tanto commovente di Yoru Sumino (il manga edito in Italia da Dynit per la collana Showcase), questo lungometraggio animato mi ha letteralmente lasciato senza parole, senza fiato ma con tante tantissime lacrime. Avete presente Your Name? Be' ve lo dico sin da subito, anche con Voglio mangiare il tuo pancreas ci si ritrova in un turbinio di emozioni contrastanti, dove le lacrime scendono inspiegabilmente, a prescindere dai momenti teneri e quelli più tristi. Rispetto a Your Name, ho trovato la pellicola di Shinichiro Ushijima molto più matura, contraddistinta da un tono più serio e condita da tematiche talmente forti da rendere la storia reale, pur essendo rappresentata attraverso animazioni.
Una trama dolce amara che si prefigge come obiettivo quello di narrare una dolce storia a cavallo tra vita e morte, perfettamente al centro dell'esistenza, lì dove si muove Sakura Yamauchi, la bella e dolce protagonista di questa pellicola, la quale possiede una aspettativa di vita assai breve a causa di una malattia del pancreas che ha ormai azzerato le sue prospettive future. Nonostante la vita le abbia tirato un tiro vispo, Sakura non si scoraggia, ma bensì la affronta a testa alta senza mai perdere il sorriso, nascondendosi dietro la vita di tutti i giorni, quella che raccoglie all'interno del suo diario, il così detto Diario della Convivenza con la Malattia, lo stesso libriccino che il protagonista maschile della storia (di cui si scoprirà il nome solo alla fine) trova per caso all'interno della sala d'attesa dell'ospedale.
Questo inaspettato ritrovamento e la conseguente lettura del libro da parte del ragazzo da il via ad una serie di eventi imprevedibili, facendo così da catalizzatore alla storia intera, nella quale finiscono i due ragazzi, destinati ad avvicinarsi sempre più. Il loro primo incontro rende sin da subito la storia ambivalente, dando ad entrambi i protagonisti la medesima importanza: infatti se da un lato la storia si concentra sulla malattia di Sakura, affrontandola però come se questa avesse fin poco appiglio sulla vita della ragazza, dall'altro lato però trova terreno fertile per raccontare la vita di "lui", una vita solitaria fatta di letture e silenzi, di vuoti e barriere. Un'ampia visione sulla vita quotidiana di due ragazzi così diversi, soprattutto per quanto riguarda le loro aspettative sulla vita e sul futuro, due storie differenti che però si intrecciano e si completano perfettamente, sin da subito, nonostante le prime remore.
Attraverso un ritmo lento e cadenzato la storia si dispiega con estrema delicatezza ed eleganza, raccontandosi (anche) attraverso quelle arie sognanti tipiche del periodo che intercorre tra la primavera e l'estate, un periodo che il regista e lo stesso scrittore rendono incredibilmente malinconico ma allo stesso tempo luminoso e splendente. Un allusione alla vita stessa della protagonista quando di incrocia con quella del suo compagno, cambiando completamente registro. Un film quindi che mette al centro di tutto le emozioni, che stravolgono sin dalle prime battute il cuore dello spettatore, una storia di formazione per entrambi i ragazzi che tentano in tutti i modi di vivere la vita quotidiana esorcizzando così quell'ombra nefasta della malattia, una trama fatta di ricordi.
Nonostante il significato "Voglio il tuo pancreas" possa apparire così sciocco al primo impatto, dietro questa frase si nasconde una storia capace di sorprendere, ma soprattutto stravolgere, il cuore di chi la guarda, cambiando allo stesso tempo la prospettiva sulla visione della propria vita, destinata in qualche modo a cambiare, proprio come succede a Sakura. E' giusto quindi spendere qualche parola sui personaggi, sul potere che essi riescono ad esercitare sull'animo degli spettatori. Sakura, con i suoi sorrisi e la sua forza interiore, appare come una ragazza spensierata e sbarazzina, contraddistinta da un'energia senza fine e una forza travolgente, mentre in realtà custodisce in se i veri sentimenti e una storia triste e spietata, che nasconde in tutti modi al mondo che la circonda (fatta eccezione per i suoi genitori). Lei è senza dubbio un esempio per tutti quelli che si trovano in una situazione come la sua, ma anche per tutti quelli che vivono la vita con timore e quelli che vivono senza godere a pieno delle piccole gioie che la vita ci riserva quotidianamente. Grazie al suo carattere limpido e solare riesce a sopraffare persino il carattere timido e schivo del compagno di classe, il burbero e solitario topo da biblioteca che da sempre vive la sua vita senza alcun amico. Se lei è lo Ying lui è senza dubbio lo Yang, la faccia della medaglia coperta, quella scura destinata però a rischiararsi via via, sempre di più. L'unione di due caratteri così diversi, così contrastanti tra loro, però fa da genesi ad una storia d'amore che però sboccia, regalandoci quella prima fase imbarazzante tipica dell'innamoramento inaspettato, senza fiorire del tutto, rendendo tutto così innocente e puro, come l'amore che tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo immaginati.
A rendere il tutto così spettacolare e indimenticabile però sono gli splendidi fondali, le inquadrature e i paesaggi che il regista ci regala: meravigliose prospettive su parchi fioriti, viste mozzafiato su città portuali, spettacoli pirotecnici e distese di rosa pastello, nelle sue diverse sfumature, rappresentate dai ciliegi in fiore, altra allusione alla protagonista. Il tutto viene tratteggiato, anzi no dipinto, con una maestria impeccabile dettata dall'animatore Yuichi Oka, che si è occupato sia del character design che della direzione generale dell'animazione, il quale partendo dai ricordi nostalgici del regista è riuscito a riportare su pellicola alcune delle bellezze reali trovate in due diverse prefetture esistenti.
Insomma una pellicola che trovate da quest'oggi al cinema per ben tre giorni e che vi invito a non perdere assolutamente, soprattutto se come me avete amato Your Name e Il giardino delle parole. Che aspettate? Tutti al cinema!
VOGLIO MANGIARE IL TUO PANCREAS
- Regista:Shinichiro Ushijima
- Studio Animazione:VOLN
- Genere:Drammatico
- Durata:100''
- Distributore:Nexo Digital - Dynit
- Uscita:21-22-23 Gennaio 2019
- Titolo originale:Kimi no Suizō wo Tabetai
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
L’avvincente storia racconta del ritrovamento, da parte di uno studente delle superiori, del diario di una compagna di classe, Sakura Yamauchi. Ma quel diario custodisce un segreto, perché Sakura soffre di una gravissima malattia pancreatica. I suoi giorni sono contati, ma la ragazza ha deciso di affrontare la tragedia con leggerezza e allegria, e il suo compagno, custode del segreto, decide così di trascorrere sempre più tempo con lei… Nonostante i due abbiano personalità agli antipodi, quel tremendo segreto li avvicinerà sempre più.
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