FIDANZATI DELL'INVERNOB
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! E' il momento di parlare di libri, è il momento di Fidanzati dell'inverno di Christelle Dabos.
my point of view
Leggendo il secondo volume della serie, mi sono reso conto di non aver mai recensito il primo volume della serie e quindi stamane, influenzato come sono, mi son detto "ma parliamone sul blog,é il momento di far capire al mondo cosa ne penso!". Risultato? Sono estremamente confuso per colpa dell'influenza, ma pienamente convinto su quello che penso di questo romanzo. Devo riconoscere infatti che, nonostante un ritmo iniziale lento, che poteva essere alleggerito da alcune scene, il romanzo poi mi ha letteralmente catturato,inglobandomi proprio come succede ad Ofelia con gli specchi. Il ritmo lento e cadenzato non ha abbandonato la storia, ma è forse proprio per questo che ho potuto apprezzare al meglio l'opera e diventarne praticamente dipendente.
Cos'ha di così speciale la storia di Ofelia? Bé in primo luogo la stessa protagonista, una ragazza dall'aspetto scialbo è distratto dal carattere mite e permissivo, una donna che passa inosservata sia per l'aspetto che per il carattere. Nonostante questo suo aspetto da "sfigata" Ofelia conquista sin da subito il lettore, il quale si ritrova a preoccuparsi a più riprese per la sua incolumità e per il suo destino. Destino triste e in un certo senso anche tragico, che la vede improvvisamente al centro di intrighi e misteri, catapultata in un mondo che non è il suo, nel quale è costretta ad interfacciarsi e resistere ad individui per nulla buoni e rispettabili. Thorne, il promesso sposo della ragazza è uno di essi: un uomo immenso e serioso, un vero e proprio iceberg vivente che nasconde grandi segreti e un passato tragico e decadente che l'ha appunto reso l'uomo impassibile che si presenta davanti ad Ofelia.
Nonostante il titolo questo è senza dubbio la storia di Ofelia, vera e propria protagonista che, con le sue peculiarità e un sussegursi di sfortunati eventi, riesce a mettere in ombra lo costante amorosa che viene del tutto azzerata sin dal primo istante. Questo è senza dubbio un pregio presente all'interno del romanzo, la costante che più lo diversifica dalle altre storie: non dovendo concentrarsi sulla storia d'amore tra Ofelia e Thorne (storia praticamente inesistente), l'autrice può tessere trame diverse e gettare letteralmente la protagonista tra le fauci (artigli in questo caso) del pericolo. Grazie ad una attenta caratterizzazione dei personaggi, e in particolar modo quella di Ofelia, la storia non perde mai in ritmo e intensità, dispiegandosi sempre senza alcun punto morto e soliti cliché che si trovano in questi casi. Questo è un romanzo che si contraddistingue per una forte costante emotiva: il lettore infatti si ritrova nella storia in prima persona, vestendo i panni di Ofelia e soffrendo (perché credetemi soffre molto) quando lei soffre. È quindi impossibile non fare il tifo per la povera protagonista, ma rimanere col fiato sospeso durante tutto il secondo arco narrativo di questo primo capitolo della trilogia. Colpi di scena e rivelazioni sono sempre dietro l'angolo, pronti ad assalire il lettore ad ogni ripresa, un aspetto imprevedibile per un romanzo dal ritmo cullante come questo.
Con una favola moderna come la sua, la Dabos riesce a far sognare chi legge, accompagnandolo attraverso luoghi da favola che alternano costantemente il genere fantasy con quello steampunk. I luoghi sono così finemente descritti che alla lettura sembrano quasi palesarsi davanti agli occhi, come quando ci si ritrova in quei luoghi custoditi nella nostra memoria. Nostalgici e malinconici i luoghi di Fidanzati dell'Inverno, proprio come la prosa usata dall'autrice che appunto ricorda vecchie favole romantiche. Per certi versi la storia mi ha ricordato la favola di Barbablù, della quale Ofelia è senza dubbio la protagonista.
Insomma, una lettura da favola da non perdere, soprattutto per gli amanti delle favole e della fantasia, per tutti quelli che come me amano sognare ad occhi aperti. Pronti ad essere dei veri lettori?
Cos'ha di così speciale la storia di Ofelia? Bé in primo luogo la stessa protagonista, una ragazza dall'aspetto scialbo è distratto dal carattere mite e permissivo, una donna che passa inosservata sia per l'aspetto che per il carattere. Nonostante questo suo aspetto da "sfigata" Ofelia conquista sin da subito il lettore, il quale si ritrova a preoccuparsi a più riprese per la sua incolumità e per il suo destino. Destino triste e in un certo senso anche tragico, che la vede improvvisamente al centro di intrighi e misteri, catapultata in un mondo che non è il suo, nel quale è costretta ad interfacciarsi e resistere ad individui per nulla buoni e rispettabili. Thorne, il promesso sposo della ragazza è uno di essi: un uomo immenso e serioso, un vero e proprio iceberg vivente che nasconde grandi segreti e un passato tragico e decadente che l'ha appunto reso l'uomo impassibile che si presenta davanti ad Ofelia.
Nonostante il titolo questo è senza dubbio la storia di Ofelia, vera e propria protagonista che, con le sue peculiarità e un sussegursi di sfortunati eventi, riesce a mettere in ombra lo costante amorosa che viene del tutto azzerata sin dal primo istante. Questo è senza dubbio un pregio presente all'interno del romanzo, la costante che più lo diversifica dalle altre storie: non dovendo concentrarsi sulla storia d'amore tra Ofelia e Thorne (storia praticamente inesistente), l'autrice può tessere trame diverse e gettare letteralmente la protagonista tra le fauci (artigli in questo caso) del pericolo. Grazie ad una attenta caratterizzazione dei personaggi, e in particolar modo quella di Ofelia, la storia non perde mai in ritmo e intensità, dispiegandosi sempre senza alcun punto morto e soliti cliché che si trovano in questi casi. Questo è un romanzo che si contraddistingue per una forte costante emotiva: il lettore infatti si ritrova nella storia in prima persona, vestendo i panni di Ofelia e soffrendo (perché credetemi soffre molto) quando lei soffre. È quindi impossibile non fare il tifo per la povera protagonista, ma rimanere col fiato sospeso durante tutto il secondo arco narrativo di questo primo capitolo della trilogia. Colpi di scena e rivelazioni sono sempre dietro l'angolo, pronti ad assalire il lettore ad ogni ripresa, un aspetto imprevedibile per un romanzo dal ritmo cullante come questo.
Con una favola moderna come la sua, la Dabos riesce a far sognare chi legge, accompagnandolo attraverso luoghi da favola che alternano costantemente il genere fantasy con quello steampunk. I luoghi sono così finemente descritti che alla lettura sembrano quasi palesarsi davanti agli occhi, come quando ci si ritrova in quei luoghi custoditi nella nostra memoria. Nostalgici e malinconici i luoghi di Fidanzati dell'Inverno, proprio come la prosa usata dall'autrice che appunto ricorda vecchie favole romantiche. Per certi versi la storia mi ha ricordato la favola di Barbablù, della quale Ofelia è senza dubbio la protagonista.
Insomma, una lettura da favola da non perdere, soprattutto per gli amanti delle favole e della fantasia, per tutti quelli che come me amano sognare ad occhi aperti. Pronti ad essere dei veri lettori?
See you soon! -Lewis
FIDANZATI DELL'INVERNO
- Autore:Christelle Dabos
- Editore:Edizioni E/O
- Genere:Fantasy
- Pagine:500pp
- Uscita:18 apr 2018
- Prezzo:€ 16,00
- Titolo originale:Les Fiancés de l'Hiver
- Nazionalità:Francese
TRAMA
L’Attraversaspecchi è una saga letteraria in tre volumi che mescola Fantasy, Steampunk e Belle Époque, paragonata dalla stampa francese alle saghe di J.K. Rowling e Philip Pullman. Fa da sfondo un universo composto da 21 arche, tante quanti sono i pianeti che orbitano intorno a quella che fu la Terra. La protagonista, Ofelia, è originaria dell’arca “Anima”; una ragazza timida, goffa e un po’ miope ma con due doni particolari: può attraversare gli specchi e leggere il passato degli oggetti. Lavora come curatrice di un museo finché le Decane della città decidono di darla in sposa al nobile Thorn, della potente famiglia dei Draghi. Questo significa trasferirsi su un’altra arca, “Polo”, molto più fredda e inospitale di Anima, abitata da bestie giganti e famiglie sempre in lotta tra di loro. Ma per quale scopo è stata scelta proprio lei? Tra oggetti capricciosi, illusioni ottiche, mondi galleggianti e lotte di potere, Ofelia scoprirà di essere la chiave fondamentale di un enigma da cui potrebbe dipendere il destino del suo mondo. Fidanzati dell’inverno è il primo capitolo di una saga ricca e appassionante che sta conquistando migliaia di lettori giovani e adulti.
Considerazioni Finali
8/10
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