IL GIARDINO DELL'EDEN
Buongiorno e buon giovedì amici di Everpop! Quest'oggi iniziamo la giornata in compagnia di Il Giardino dell'Eden di Kaoru Fujiwara.
my point of view
Seduzione, sensualità, stupore. Tre "S" quest'oggi per parlare di un fumetto, un volume unico, che racchiude in se storie fragili e delicate, proprio come i petali di rosa proteggono la gemma al suo interno. E bisogna dirlo, Il giardino dell'eden è proprio assimilabile ad un fiore, sia per la sua delicatezza, sia per la sfuggente bellezza che incarna.
Il volume è una raffinata raccolta di racconti dove bellezza e sensualità si fondono con tinte cupe e soprannaturali, per dar vita a storie brevi ma intense, a volte toccanti, nella loro complessità. Quello che descrive e racconta la Fujiwara sono storie senza tempo, storie ricche di sentimenti che travolgono il lettore sin dalle prime battute, nonostante il primo racconto si fa un po' fatica a comprendere.
Il ritmo è lento e cadenzato, dona alle storie uno stile quasi poetico che aprono le porte a mondi fuori dall'ordinario, dove la magia e l'esoterismo si muovono sinuose tra le strade, i personaggi e le parole. Bisogna però riconoscere che le trame, nonostante la loro brevità, si sviluppano in modo complesso e anche un po' contorto, non sempre i messaggi sono immediati e chiari; a volte bisogna concentrarsi e tornare sui propri passi per comprendere a pieno ciò che l'autrice vuole condividere con il lettore, vista la profondità che si insinua tra le storie.
La delicatezza e la fragilità sono però i temi e i termini cardine del volume, che li esplicita in ogni suo aspetto, dalla trama ai disegni. Lo stile della Fujiwara tende al nostalgico, è maturo e ricorda lo stile di grandi autrici di fine anni 90, soprattutto nell'espressività dei personaggi e nelle loro forme slanciate e sinuose. I personaggi si fanno quindi portatori dell'aggettivo "delicato" sia a livello emotivo che per quanto riguarda l'aspetto, finemente tratteggiato, in particolar modo quando la "camera" dell'artista si spinge e zoomma sui volti.
Tra i vari racconti però uno mi ha colpito e affascinato in particolare: quello dei due gemelli legati da un potere "ESP" che permette ad entrambi di percepire e vedere il futuro. Un racconto cupo e malinconico, fondato sulla tristezza e la paura, che tratta temi (soprattutto alle battute iniziali) assai importanti come quello della famiglia e quello degli Hikikomori (che si traduce nella figura del fratello in grado di percepire e inviare le visioni al gemello). Il volume sembra appunto essere fondato proprio su questa storia, che occupa gran parte del volume e tiene incatenato il lettore alle pagine.
Anche stavolta la collana Wasabi, gemella della Umami, non ha quindi deluso le aspettative, regalando al lettore una storia dolce-amara che porta con se emozioni. Ora tocca a voi provarle, no?
Il volume è una raffinata raccolta di racconti dove bellezza e sensualità si fondono con tinte cupe e soprannaturali, per dar vita a storie brevi ma intense, a volte toccanti, nella loro complessità. Quello che descrive e racconta la Fujiwara sono storie senza tempo, storie ricche di sentimenti che travolgono il lettore sin dalle prime battute, nonostante il primo racconto si fa un po' fatica a comprendere.
Il ritmo è lento e cadenzato, dona alle storie uno stile quasi poetico che aprono le porte a mondi fuori dall'ordinario, dove la magia e l'esoterismo si muovono sinuose tra le strade, i personaggi e le parole. Bisogna però riconoscere che le trame, nonostante la loro brevità, si sviluppano in modo complesso e anche un po' contorto, non sempre i messaggi sono immediati e chiari; a volte bisogna concentrarsi e tornare sui propri passi per comprendere a pieno ciò che l'autrice vuole condividere con il lettore, vista la profondità che si insinua tra le storie.
La delicatezza e la fragilità sono però i temi e i termini cardine del volume, che li esplicita in ogni suo aspetto, dalla trama ai disegni. Lo stile della Fujiwara tende al nostalgico, è maturo e ricorda lo stile di grandi autrici di fine anni 90, soprattutto nell'espressività dei personaggi e nelle loro forme slanciate e sinuose. I personaggi si fanno quindi portatori dell'aggettivo "delicato" sia a livello emotivo che per quanto riguarda l'aspetto, finemente tratteggiato, in particolar modo quando la "camera" dell'artista si spinge e zoomma sui volti.
Tra i vari racconti però uno mi ha colpito e affascinato in particolare: quello dei due gemelli legati da un potere "ESP" che permette ad entrambi di percepire e vedere il futuro. Un racconto cupo e malinconico, fondato sulla tristezza e la paura, che tratta temi (soprattutto alle battute iniziali) assai importanti come quello della famiglia e quello degli Hikikomori (che si traduce nella figura del fratello in grado di percepire e inviare le visioni al gemello). Il volume sembra appunto essere fondato proprio su questa storia, che occupa gran parte del volume e tiene incatenato il lettore alle pagine.
Anche stavolta la collana Wasabi, gemella della Umami, non ha quindi deluso le aspettative, regalando al lettore una storia dolce-amara che porta con se emozioni. Ora tocca a voi provarle, no?
See you soon! -Lewis
IL GIARDINO DELL'EDEN
- Autore:Kaoru Fujiwara
- Editore:Star Comics
- Genere:Josei
- Pagine:176 pp
- Uscita:18 Settembre 2019
- Prezzo:€ 12,00
- Titolo originale:Rakuen
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
Caratterizzata da un tratto semplice, tanto delicato ed etereo quanto espressivo, e da uno stile registico e compositivo che strizza l'occhio al mondo della fotografia, l'autrice dipinge quattro storie che, oscillando fra l'onirico e il carnale, scavano nelle distorsioni e nelle contraddizioni dell'animo umano interrogandosi sulla fragilità dei rapporti. Chiude l'opera una rivisitazione in chiave psicologico-erotica della fiaba di Cappuccetto Rosso. Adatto a un pubblico adulto.
Disegni
8/10
Trama
6/10
Nessun commento :
Posta un commento