IL PRIORATO DELL'ALBERO DELLE ARANCE
Buongiorno e buon martedì amici di Everpop! Esce proprio quest'oggi Il priorato dell'albero delle arance di Samantha Shannon.
my point of view
Iniziamo subito dicendone una: ormai la collana Fantasy di Mondadori non ne sta sbagliando una! Dopo il successo di Nevernight ora torna a conquistare i cuori dei lettori con un altro grande fantasy (in tutti i sensi) capace di ipnotizzare il lettore, sin dalle prime battute, grazie a temi degni dei grandi scrittori fantasy del passato. Un'opera che segna in maniera assoluta il talento della Shannon in un genere (l'epic fantasy) che sta diventando sempre più raro e difficile da scrivere.
Questa è la storia di Ead Duryan (e non solo), una dama da compagnia che in realtà si rivela essere una misteriosa componente di un'altrettanta misteriosa e segreta società che si muove nell'ombra, volta a proteggere e vegliare in segreto sulla regina Saban, l'erede al trono, destinata a sposarsi e a procreare, per dare alla luce una bambina, l'unica soluzione che le permetterà di regnare su Inys. In questo regno, dove ogni piccola forma di magia è proibita, si muovono queste due donne, tanto diverse eppure tanto unite (anche per i motivi sopracitati), costrette a dover fare i conti, prima o poi, con il mondo al di fuori del loro regno, quel mondo al di là dell'Abisso, noto anche come Oriente, dove ad attenderle c'è Tané una combattente che sogna di diventare cavaliere di draghi.
Ebbene sì, chiariamolo sin da subito: CI SONO I DRAGHI! E inoltre, in questo volumone, i draghi occupano anche uno spazio piuttosto importante! Era da tantissimo tempo, forse dall'adolescenza (quando avevo letto la saga della Troisi e quella di Martin) che non mi ritrovavo davanti un fantasy (di un certo peso e di una bellezza smisurata) nel quale comparissero dei draghi. Questa figura mitologica viene qui tratteggiata e narrata con sapienza, offrendo al lettore un punto di vista differente rispetto a quello a cui è abituato, anche se di base la caratterizzazione è simile a quella che si prospetta nell'immaginario di tutti noi. Ma non solo, queste figure giocano un ruolo importantissimo soprattutto nella storia e nel passato dell'intero mondo, un ruolo chiave per capire il passato e carpirne ogni singola molecola che lo compone. Ai draghi spetta un ruolo chiave, un ruolo d'onore stavolta, che non si traduce nella singola "arma o cavalcatura" come invece altri prima della Shannon ci hanno abituati a pensare; i Draghi stavolta sono alla stregua di vere e proprie divinità. E proprio come ogni aspetto di questo libro, dalla trama allo stile narrativo, anche queste bestie mitologiche appaiono raffinate.
E devo ammettere che l'aggettivo giusto per questo romanzo è proprio questo: raffinato. Nonostante segua lo schema di base del fantasy epico, il libro della Shannon risulta essere in più momenti elegante e raffinato, una caratteristica che l'edizione italiana sottolinea nell'aspetto e nella sua presentazione. La cura al dettaglio esterna si rifletta perfettamente sull'interno, su una storia ricca e smisurata che si contraddistingue per un ritmo spedito, anche nelle descrizione dei luoghi e dei personaggi, e in attente caratterizzazioni dei personaggi.
Ai personaggi infatti l'autrice riesce a dare il giusto spazio ed il giusto peso, equilibrandoli tra loro e offrendo così al lettore caratterizzazioni che permettono non solo di avvicinarsi a loro, ma di provare profonda empatia, che sia positiva o negativa. I protagonisti son così attentamente tratteggiati da sembrare addirittura reali, vivi sotto ogni loro singolo aspetto. Capita a volte che un personaggio spicchi sull'altro, che taluni incantino più degli altri, ma stavolta sembra così tremendamente difficile farlo perché le donne di questo romanzo, pur essendo tanto diverse, sono allo stesso modo ammalianti e intriganti.
Altro ottimo spunto su cui ragionare, forse una delle punte di diamante di questo fantasy, è il world-building che, come sappiamo, gioca un ruolo importantissimo nel genere. Il mondo creato dalla Shannon è perfetto sotto ogni aspetto e il costante contrasto che si genera tra Oriente e Occidente permette all'intero universo de Il priorato di essere scoperto e ammirato attraverso le parole dell'autrice, che si tramutano (leggendo) in viste che mozzano il fiato che sembrano palesarsi per davvero davanti agli occhi del lettore. Ma non sono solo le descrizioni dei luoghi e delle vedute che l'autrice ci offre a rendere il romanzo magistrale, dal punto di vista della costruzione, ma anche la stessa Storia delle casate, la loro conformazione, le leggi e le proibizioni, per non dimenticare l'uso stesso della magia.
Il tutto viene inoltre tradotto in quattro differenti punti di vista, che sembrano assurdamente pochi se consideriamo la moltitudine di personaggi che compone questa storia. Ognuna delle quattro voci è facilmente distinguibile, per le caratteristiche che contraddistinguono maggiormente i personaggi e per voci che appaiono così vere alla lettura da sembrare quasi delle storie raccontate a voce.
Ho cercato di essere piuttosto "sintetico" su ognuno di questi aspetti trattati perché, anche avendo davanti un tomo mastodontico, vorrei dare a voi lo spazio ed il gusto totale della lettura, perché credetemi questo libro MERITA di essere letto e amato, senza che nessuno prima vi rovini la lettura. Non lasciatevi scoraggiare dal numero di pagine perché la storia scorre veloce come il vento, proprio grazie alla sua capacità di catapultarvi nel cuore esatto degli eventi ma anche grazie alla potenza delle parole scelte dall'autrice che accompagnano il lettore lungo un cammino fatto di incanto e magia. Tocca a voi fare un salto al Priorato!
Questa è la storia di Ead Duryan (e non solo), una dama da compagnia che in realtà si rivela essere una misteriosa componente di un'altrettanta misteriosa e segreta società che si muove nell'ombra, volta a proteggere e vegliare in segreto sulla regina Saban, l'erede al trono, destinata a sposarsi e a procreare, per dare alla luce una bambina, l'unica soluzione che le permetterà di regnare su Inys. In questo regno, dove ogni piccola forma di magia è proibita, si muovono queste due donne, tanto diverse eppure tanto unite (anche per i motivi sopracitati), costrette a dover fare i conti, prima o poi, con il mondo al di fuori del loro regno, quel mondo al di là dell'Abisso, noto anche come Oriente, dove ad attenderle c'è Tané una combattente che sogna di diventare cavaliere di draghi.
Ebbene sì, chiariamolo sin da subito: CI SONO I DRAGHI! E inoltre, in questo volumone, i draghi occupano anche uno spazio piuttosto importante! Era da tantissimo tempo, forse dall'adolescenza (quando avevo letto la saga della Troisi e quella di Martin) che non mi ritrovavo davanti un fantasy (di un certo peso e di una bellezza smisurata) nel quale comparissero dei draghi. Questa figura mitologica viene qui tratteggiata e narrata con sapienza, offrendo al lettore un punto di vista differente rispetto a quello a cui è abituato, anche se di base la caratterizzazione è simile a quella che si prospetta nell'immaginario di tutti noi. Ma non solo, queste figure giocano un ruolo importantissimo soprattutto nella storia e nel passato dell'intero mondo, un ruolo chiave per capire il passato e carpirne ogni singola molecola che lo compone. Ai draghi spetta un ruolo chiave, un ruolo d'onore stavolta, che non si traduce nella singola "arma o cavalcatura" come invece altri prima della Shannon ci hanno abituati a pensare; i Draghi stavolta sono alla stregua di vere e proprie divinità. E proprio come ogni aspetto di questo libro, dalla trama allo stile narrativo, anche queste bestie mitologiche appaiono raffinate.
E devo ammettere che l'aggettivo giusto per questo romanzo è proprio questo: raffinato. Nonostante segua lo schema di base del fantasy epico, il libro della Shannon risulta essere in più momenti elegante e raffinato, una caratteristica che l'edizione italiana sottolinea nell'aspetto e nella sua presentazione. La cura al dettaglio esterna si rifletta perfettamente sull'interno, su una storia ricca e smisurata che si contraddistingue per un ritmo spedito, anche nelle descrizione dei luoghi e dei personaggi, e in attente caratterizzazioni dei personaggi.
Ai personaggi infatti l'autrice riesce a dare il giusto spazio ed il giusto peso, equilibrandoli tra loro e offrendo così al lettore caratterizzazioni che permettono non solo di avvicinarsi a loro, ma di provare profonda empatia, che sia positiva o negativa. I protagonisti son così attentamente tratteggiati da sembrare addirittura reali, vivi sotto ogni loro singolo aspetto. Capita a volte che un personaggio spicchi sull'altro, che taluni incantino più degli altri, ma stavolta sembra così tremendamente difficile farlo perché le donne di questo romanzo, pur essendo tanto diverse, sono allo stesso modo ammalianti e intriganti.
Altro ottimo spunto su cui ragionare, forse una delle punte di diamante di questo fantasy, è il world-building che, come sappiamo, gioca un ruolo importantissimo nel genere. Il mondo creato dalla Shannon è perfetto sotto ogni aspetto e il costante contrasto che si genera tra Oriente e Occidente permette all'intero universo de Il priorato di essere scoperto e ammirato attraverso le parole dell'autrice, che si tramutano (leggendo) in viste che mozzano il fiato che sembrano palesarsi per davvero davanti agli occhi del lettore. Ma non sono solo le descrizioni dei luoghi e delle vedute che l'autrice ci offre a rendere il romanzo magistrale, dal punto di vista della costruzione, ma anche la stessa Storia delle casate, la loro conformazione, le leggi e le proibizioni, per non dimenticare l'uso stesso della magia.
Il tutto viene inoltre tradotto in quattro differenti punti di vista, che sembrano assurdamente pochi se consideriamo la moltitudine di personaggi che compone questa storia. Ognuna delle quattro voci è facilmente distinguibile, per le caratteristiche che contraddistinguono maggiormente i personaggi e per voci che appaiono così vere alla lettura da sembrare quasi delle storie raccontate a voce.
Ho cercato di essere piuttosto "sintetico" su ognuno di questi aspetti trattati perché, anche avendo davanti un tomo mastodontico, vorrei dare a voi lo spazio ed il gusto totale della lettura, perché credetemi questo libro MERITA di essere letto e amato, senza che nessuno prima vi rovini la lettura. Non lasciatevi scoraggiare dal numero di pagine perché la storia scorre veloce come il vento, proprio grazie alla sua capacità di catapultarvi nel cuore esatto degli eventi ma anche grazie alla potenza delle parole scelte dall'autrice che accompagnano il lettore lungo un cammino fatto di incanto e magia. Tocca a voi fare un salto al Priorato!
See you soon! -Lewis
IL PRIORATO DELL'ALBERO DELLE ARANCE
- Autrice:Samantha Shannon
- Editore:Mondadori
- Genere:Epic Fantasy
- Pagine:816 pp
- Uscita:26 Novembre 2019
- Prezzo:€ 26,00
- Titolo originale:The Priory of the Orange Tree
- Nazionalità:UK
TRAMA
La casata di Berethnet ha regnato sul Reginato di Inys per mille anni. Ora però sembra destinata a estinguersi: la regina Sabran Nona non si è ancora sposata, ma per proteggere il reame dovrà dare alla luce una figlia, un'erede. I tempi sono difficili, gli assassini si nascondono nell'ombra e i tagliagole inviati a ucciderla da misteriosi nemici si fanno sempre più vicini. A vegliare segretamente su Sabran c'è però Ead Duryan: non appartiene all'ambiente della corte e, anche se è stata istruita per diventare una perfetta dama di compagnia, è in realtà l'adepta di una società segreta e, grazie ai suoi incantesimi, protegge la sovrana. Ma la magia è ufficialmente proibita a Inys. Al di là dell'Abisso, in Oriente, Tané studia per diventare cavaliere di draghi sin da quando era bambina. Ma ora si trova a dover compiere una scelta che potrebbe cambiare per sempre la sua vita. In tutto ciò, mentre Oriente e Occidente, da tempo divisi, si ostinano a rifiutare un negoziato, le forze del caos si risvegliano dal loro lungo sonno
Considerazioni Finali
9/10
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