LA BELGICA - Il Canto delle Sirene
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Inizia questa nuova giornata con La Belgica di Toni Bruno.
my point of view
Non ci sono parole per descrivere la bellezza di questo fumetto, o meglio, ce ne sono eccome ma sembrano tutte così riduttive, perché quest'opera è bella sotto svariati punti di vista e riuscire a riassumerla nella maniera adatta sembra alquanto difficile (almeno per me). Non è la prima volta che mi confronto con un'opera di Toni Bruno, ma rispetto all'opera precedente questo graphic novel ha quella marcia in più che spesso manca a tanti altri fumetti.
Dallo spazio al mare aperto, un salto da un'epoca all'altra. Toni Bruno questa volta ci accompagna in un'avventura tra le onde, lì dove i ragionamenti si perdono e i pensieri volano in alto. Un porto. Tutto inizia in un porto di Ostenda, in Belgio, battuto da una pioggia incessante, un palcoscenico perfetto per una storia toccante e allo stesso tempo malinconica, quasi nostalgica. Su questo palcoscenico iniziano lentamente a muoversi, quasi come risvegliati da un letargo, i protagonisti di quest'opera, facendo la loro apparizione come solitamente accade sul palcoscenico, uno per volta, per presentarsi al meglio al pubblico. Quando è il turno di Jean si capisce subito che il ragazzo è diverso dagli altri, da chi lo circonda, il suo animo si mostra all'istante al lettore in tutta la sua purezza, mosso dalla volontà di muoversi verso grandi avventure. E infatti è quello che succede ben presto, quando Jean si ritrova davanti ad un bivio: da un lato la strada verso casa, a bordo di un mercantile, dall'altro invece una vera e propria avventura con una sola direzione, l'Antartide.
Scelte e bivi. Decisioni da prendere e insicurezze da fronteggiare. Questi gli "spettri" che Jean è costretto ad affrontare, i futuri che gli si ergono davanti in tutta la loro nebbiosa incertezza. La dualità, uno dei temi forti presenti in questo romanzo a fumetti che ha il sapore di grande romanzo dell'avventura e allo stesso tempo profondo romanzo di formazione. La continua contrapposizione tra scelte, decisioni e volontà, che si traducono spesso in azzardi e avventure inaspettate, anzi L'Avventura, quella nella quale in qualche modo Jean si ritrova (piacevolmente) invischiato, un'avventura inaspettata ma utile per la crescita del suo personaggio.
Un personaggio che sulle prime battute sembra essere semplicemente una spalla, un secondario di contorno destinato a fare di tanto in tanto la sua comparsa, mentre in realtà si rivela essere a tutti gli effetti un vero e proprio protagonista degno di nota, contraddistinto da un grande coraggio e un'altrettanta smisurata curiosità. Jean è silenzioso, leale e ubbidiente, fin troppo buono...azzarderei innocente, come dimostrato dal "pasticcio" nel quale si ritrova, a discapito della sua vita, della sua quotidianità e del suo amore. Un amore che attende, seppur dietro qualche moina e borbottio e che rivela un altro personaggio davvero interessante, ben caratterizzato nella sua "breve" descrizione. Ma del resto, dietro un grande uomo (per quello che dimostra fino ad ora Jean) c'è sempre una grande donna, Claire appunto.
Alla chiusura di questo libro ne sono uscito colmo di emozioni, con la mente lanciata verso l'infinito, sognante e speranzosa, ed il cuore trepidante per altre avventure, che spero arrivino presto (come suggerisce quel numero 1 sulla costina del volume). Un libro che si contraddistingue per la sua storia profonda e ricca, di tematiche ed emozioni; che fa percepire, con facilità se permettete, l'immenso e attento studio che c'è dietro; che inoltre si sviluppa con un ritmo incalzante ma allo stesso tempo lento e ammaliante, come il canto della sirena, che accompagna il lettore e lo fa sentire a casa, nonostante i luoghi sconosciuti e mai prima della lettura esplorati. Questa è una di quelle letture che fa sentire il lettore il primo protagonista, quando si ritrova letteralmente catapultato nella storia e nei luoghi descritti e tratteggiati, con abile mano. Uno di quei libri capaci di far vivere un'avventura inenarrabile senza mai alzarsi dalla poltrona, come solo le grandi storie sanno fare.
Ma La Belgica si contraddistingue anche per il suo stile, per il tratto ormai riconoscibile di Toni Bruno, che in quest'opera però si arricchisce e matura, facendo tesoro delle storie precedenti. Il tratto si fa sempre più raffinato, nonostante non si certo così pulito, ma bensì piuttosto sporco, soprattutto se si tiene conto dello stile che l'autore applica alle sue vignette, le quali appaiono come invecchiate, reduci da intemperie e negligenza da parte di lettori precedenti (come sembrano voler sottolineare le macchioline che appaiono qui e là sui disegni). La Belgica si presenta come un romanzo a fumetti da custodire, venuto da un punto impreciso del passato, pronto per essere però apprezzato tanto oggi quanto domani.
E spero proprio che possiate anche voi apprezzarlo come me, che son rimasto letteralmente stregato, innamorato ancora una volta dello stile e del talento di questo autore che spero di poter rileggere molto presto.
Dallo spazio al mare aperto, un salto da un'epoca all'altra. Toni Bruno questa volta ci accompagna in un'avventura tra le onde, lì dove i ragionamenti si perdono e i pensieri volano in alto. Un porto. Tutto inizia in un porto di Ostenda, in Belgio, battuto da una pioggia incessante, un palcoscenico perfetto per una storia toccante e allo stesso tempo malinconica, quasi nostalgica. Su questo palcoscenico iniziano lentamente a muoversi, quasi come risvegliati da un letargo, i protagonisti di quest'opera, facendo la loro apparizione come solitamente accade sul palcoscenico, uno per volta, per presentarsi al meglio al pubblico. Quando è il turno di Jean si capisce subito che il ragazzo è diverso dagli altri, da chi lo circonda, il suo animo si mostra all'istante al lettore in tutta la sua purezza, mosso dalla volontà di muoversi verso grandi avventure. E infatti è quello che succede ben presto, quando Jean si ritrova davanti ad un bivio: da un lato la strada verso casa, a bordo di un mercantile, dall'altro invece una vera e propria avventura con una sola direzione, l'Antartide.
Scelte e bivi. Decisioni da prendere e insicurezze da fronteggiare. Questi gli "spettri" che Jean è costretto ad affrontare, i futuri che gli si ergono davanti in tutta la loro nebbiosa incertezza. La dualità, uno dei temi forti presenti in questo romanzo a fumetti che ha il sapore di grande romanzo dell'avventura e allo stesso tempo profondo romanzo di formazione. La continua contrapposizione tra scelte, decisioni e volontà, che si traducono spesso in azzardi e avventure inaspettate, anzi L'Avventura, quella nella quale in qualche modo Jean si ritrova (piacevolmente) invischiato, un'avventura inaspettata ma utile per la crescita del suo personaggio.
Un personaggio che sulle prime battute sembra essere semplicemente una spalla, un secondario di contorno destinato a fare di tanto in tanto la sua comparsa, mentre in realtà si rivela essere a tutti gli effetti un vero e proprio protagonista degno di nota, contraddistinto da un grande coraggio e un'altrettanta smisurata curiosità. Jean è silenzioso, leale e ubbidiente, fin troppo buono...azzarderei innocente, come dimostrato dal "pasticcio" nel quale si ritrova, a discapito della sua vita, della sua quotidianità e del suo amore. Un amore che attende, seppur dietro qualche moina e borbottio e che rivela un altro personaggio davvero interessante, ben caratterizzato nella sua "breve" descrizione. Ma del resto, dietro un grande uomo (per quello che dimostra fino ad ora Jean) c'è sempre una grande donna, Claire appunto.
Alla chiusura di questo libro ne sono uscito colmo di emozioni, con la mente lanciata verso l'infinito, sognante e speranzosa, ed il cuore trepidante per altre avventure, che spero arrivino presto (come suggerisce quel numero 1 sulla costina del volume). Un libro che si contraddistingue per la sua storia profonda e ricca, di tematiche ed emozioni; che fa percepire, con facilità se permettete, l'immenso e attento studio che c'è dietro; che inoltre si sviluppa con un ritmo incalzante ma allo stesso tempo lento e ammaliante, come il canto della sirena, che accompagna il lettore e lo fa sentire a casa, nonostante i luoghi sconosciuti e mai prima della lettura esplorati. Questa è una di quelle letture che fa sentire il lettore il primo protagonista, quando si ritrova letteralmente catapultato nella storia e nei luoghi descritti e tratteggiati, con abile mano. Uno di quei libri capaci di far vivere un'avventura inenarrabile senza mai alzarsi dalla poltrona, come solo le grandi storie sanno fare.
Ma La Belgica si contraddistingue anche per il suo stile, per il tratto ormai riconoscibile di Toni Bruno, che in quest'opera però si arricchisce e matura, facendo tesoro delle storie precedenti. Il tratto si fa sempre più raffinato, nonostante non si certo così pulito, ma bensì piuttosto sporco, soprattutto se si tiene conto dello stile che l'autore applica alle sue vignette, le quali appaiono come invecchiate, reduci da intemperie e negligenza da parte di lettori precedenti (come sembrano voler sottolineare le macchioline che appaiono qui e là sui disegni). La Belgica si presenta come un romanzo a fumetti da custodire, venuto da un punto impreciso del passato, pronto per essere però apprezzato tanto oggi quanto domani.
E spero proprio che possiate anche voi apprezzarlo come me, che son rimasto letteralmente stregato, innamorato ancora una volta dello stile e del talento di questo autore che spero di poter rileggere molto presto.
See you soon! -Lewis
LA BELGICA - Il canto delle sirene
- Autore:Toni Bruno
- Editore:Bao Publishing
- Genere:Narrativa a fumetti
- Pagine:170 pp
- Uscita:14 Novembre 2019
- Prezzo:€ 20,00
- Titolo originale:La Belgica
- Nazionalità:Italiana
TRAMA
Il giovane Jean perde i sensi una sera a bordo di una nave che ha appena cambiato armatore, e l'indomani scopre di essere in rotta per il sud America, da dove La Belgica, questo il nome del veliero, ripartirà per esplorare l'Antartide. Toni Bruno racconta una storia di fantasia basata sulla missione antartica belga di Amundsen e Cook del 1897. Una grande storia di avventura, in due volumi che usciranno a pochi mesi l'uno dall'altro, con una sceneggiatura tesa e avvincente, e magnifici disegni a mezzatinta. Un degno seguito al successo del 2016 di Bruno, Da quassù la terra è bellissima, più volte ristampato.
Disegni
9/10
Trama
8/10
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