PUO' SUCCEDERE ANCHE A NOI?
Buongiorno e buon lunedì amici di Everpop! Riprendiamo dopo una settimana di pausa, causa stanchezza post Lucca, a recensire! Iniziamo la settimana con Può succedere anche a noi? di Becky Albertalli e Adam Silvera.
my point of view
Può capitare, nella vita di un lettore, che grandi attese generino grandi aspettative, che a volte non vengono soddisfatte del tutto. E' successo proprio stavolta con uno dei titoli che più aspettavo con ansia in questo 2019, IL titolo su cui puntavo tutto e su cui ho soprattutto puntato tutte le mie aspettative, che sono un po' crollate dopo averlo finito (qualche settimana fa). Ho aspettato a parlarne perché ho rotto praticamente l'anima a chiunque su questo titolo e non mi andava quindi di condividere con voi la mia delusione (seppur piccola com'è) con voi sin da subito.
Questa è la storia di Arthur e Ben, due ragazzi che il destino ha scelto di fare incontrare, in un giorno come tanti altri, in una piccola e anonima posta, nella quale scatta l'improvviso colpo di fulmine. Galeotto fu il pacco di Ben, indirizzato al suo ex, che colpisce subito l'attenzione di Arthur, portandolo a rimanere letteralmente imbambolato davanti al proprietario del suddetto scatolone. Dopo qualche chiacchiera, qualche battuta e un flashmob con tanto di proposta di matrimonio, i due si salutano senza scambiarsi neppure il numero, ma con la consapevolezza nel cuore che tra loro possa scattare qualcosa.
Consapevolezza che accresce sempre di più, quando i due ragazzi si trovano ormai lontani e senza alcun indizio che possa riportarli l'uno dall'altro. Eppure neppure l'immensità e la densità abitativa di New York sembra fermare i due ragazzi che bensì iniziano a cercarsi e a rincorrersi per potersi conoscere per bene, stavolta per davvero. L'Universo però sembra avere chiara la storia e decide quindi di rimettere le vite dei due ragazzi sullo stesso binario, in modo tale da farle collidere, l'una verso l'altra. Arthur e Ben infatti si ritrovano, grazie ad un annuncio e decidono di ripartire con il piede giusto...più di una volta, per dar senso ad un evento inaspettato e ad un'estate partita decisamente male.
Partiamo subito con la nota dolente di questo libro (così da concentrarci poi sugli aspetti positivi dell'opera): i protagonista. Stavolta (a differenza degli altri romanzi dei due autori) nessuno dei due protagonisti mi è piaciuto del tutto. Non sono riuscito ad entrare in sintonia ne con Arthur (con il quale però condivido diversi aspetti del carattere e il modo di vedere una relazione), ne con Ben, per via delle loro personalità "controverse" (passatemi il termine). Ammetto che la caratterizzazione dei personaggi è ben fatta e infatti in più occasioni mi è capitato di pensare a quanto questi due personaggi potessero essere veri, soprattutto quando diverse volte ho provato antipatia tanto per uno quanto per l'altro. Nonostante questo però non sono riuscito a creare quel rapporto empatico che invece generalmente riesco a trovare nei libri (e in particolar modo nelle storie dei due autori). Ho trovato Ben alquanto antipatico, anche se alla fine riesce a riscattarsi e Arthur piuttosto frignone, e costantemente pronto a scoraggiarsi davanti ogni ostacolo nel cammino dell'amore.
Ho trovato il loro rapporto veloce e affrettato, pur sapendo che tutto si svolge nel giro di un'estate (ormai iniziata), soprattutto in determinate scene (che non esplicito per non fare spoiler). Penso che la storia sarebbe potuta essere più interessante se il rapporto tra i due si fosse evoluto con un ritmo più lento e cadenzato, utile a descrivere l'evoluzione di un sentimento e la nascita dell'amore, mentre invece è sbocciato ed è fiorito davvero in fretta.
Con questo non voglio certo dire che questo romanzo non sia bello ed interessante, semplicemente non ha retto le innumerevoli aspettative che avevo sulla storia. Va infatti riconosciuto il talento dei due autori nell'arte della scrittura, che con questo romanzo viene (ancora una volta) sottolineato ed esplicitato, attraverso una storia tenera, alla portata di tutti, una storia che (alla fine) scalda il cuore. Può succedere anche a noi? è la dimostrazione che da una grande amicizia possono nascere grandi cose, ma soprattutto grandi storie. Adam Silvera e Becky Albertalli, pur creando una storia a quattro mani, sono così perfettamente in sintonia da far sembrare il romanzo scritto da un'unica persona. I loro stili infatti si combinano perfettamente e si completano a vicenda, permettendo però, ai lettori più attenti e affezionati, di poter distinguere gli stili caratteristici dei due amici.
Scelta saggia e ottima, che in qualche modo smorza la delusione sopracitata, è quella di ricamare attorno alla storia principale dei due ragazzi, quelle dei loro amici, altrettanto interessanti e tenere. Questo permette ai due autori di caratterizzare maggiormente i co-protagonisti, che attraverso le voci di Arthur e Ben, riescono comunque a raccontare la loro storia personale e allo stesso tempo ad offrire un punto di vista differente sull'amore. Dylan tra tutti è quello che ho preferito in assoluto, nonostante le sue continue interferenze nella storia e nel rapporto tra i due protagonisti. Lui è un vero e proprio tornado, capace di portare il sorriso anche nei momenti più tristi (come appunto scoprirete leggendo), un amico e una spalla che tutti desidereremmo avere, soprattutto per la sua spontaneità e per la sua apertura mentale (ma anche per il suo essere così assurdamente bizzarro).
Un altro aspetto che ho apprezzato in questo romanzo è il continuo rimando al mondo nerd, le continue strizzatine d'occhio al mondo dei musical, quello dei romanzi e in particolar modo al mondo di Harry Potter, tanto caro a me quanto ai lettori più veraci e affezionati di fantasy moderno. Ma questo romanzo mi ha anche tanto divertito, riuscendo a farmi ridere a più riprese, soprattutto nei capitoli iniziali, che mi hanno permesso di partire a leggere questa storia con il sorriso, che (ammetto) non è mai andato via durante tutta la lettura.
Mi piacerebbe infine parlare con voi del finale, ma preferisco evitare gli spoiler, quindi mi fermerò a dire che gli ultimi capitoli sottolineano la presenza di Adam Silvera alla scrittura, che si esplicita attraverso una "mossa" narrativa a lui tanto cara, che in questo romanzo (rispetto agli altri da lui scritti) è senza alcun dubbio la migliore, o almeno quella che più tende alla vita reale.
Non lasciatevi scoraggiare dalle mie parole stavolta, ma provate a dare un'occasione ai due protagonisti, visto che il romanzo ruota proprio attorno alle occasioni mancate e alle seconde chance. Provate a scoprire l'amore attraverso gli occhi di Arthur e Ben, due sguardi differenti eppure allo stesso modo teneri.
Questa è la storia di Arthur e Ben, due ragazzi che il destino ha scelto di fare incontrare, in un giorno come tanti altri, in una piccola e anonima posta, nella quale scatta l'improvviso colpo di fulmine. Galeotto fu il pacco di Ben, indirizzato al suo ex, che colpisce subito l'attenzione di Arthur, portandolo a rimanere letteralmente imbambolato davanti al proprietario del suddetto scatolone. Dopo qualche chiacchiera, qualche battuta e un flashmob con tanto di proposta di matrimonio, i due si salutano senza scambiarsi neppure il numero, ma con la consapevolezza nel cuore che tra loro possa scattare qualcosa.
Consapevolezza che accresce sempre di più, quando i due ragazzi si trovano ormai lontani e senza alcun indizio che possa riportarli l'uno dall'altro. Eppure neppure l'immensità e la densità abitativa di New York sembra fermare i due ragazzi che bensì iniziano a cercarsi e a rincorrersi per potersi conoscere per bene, stavolta per davvero. L'Universo però sembra avere chiara la storia e decide quindi di rimettere le vite dei due ragazzi sullo stesso binario, in modo tale da farle collidere, l'una verso l'altra. Arthur e Ben infatti si ritrovano, grazie ad un annuncio e decidono di ripartire con il piede giusto...più di una volta, per dar senso ad un evento inaspettato e ad un'estate partita decisamente male.
Partiamo subito con la nota dolente di questo libro (così da concentrarci poi sugli aspetti positivi dell'opera): i protagonista. Stavolta (a differenza degli altri romanzi dei due autori) nessuno dei due protagonisti mi è piaciuto del tutto. Non sono riuscito ad entrare in sintonia ne con Arthur (con il quale però condivido diversi aspetti del carattere e il modo di vedere una relazione), ne con Ben, per via delle loro personalità "controverse" (passatemi il termine). Ammetto che la caratterizzazione dei personaggi è ben fatta e infatti in più occasioni mi è capitato di pensare a quanto questi due personaggi potessero essere veri, soprattutto quando diverse volte ho provato antipatia tanto per uno quanto per l'altro. Nonostante questo però non sono riuscito a creare quel rapporto empatico che invece generalmente riesco a trovare nei libri (e in particolar modo nelle storie dei due autori). Ho trovato Ben alquanto antipatico, anche se alla fine riesce a riscattarsi e Arthur piuttosto frignone, e costantemente pronto a scoraggiarsi davanti ogni ostacolo nel cammino dell'amore.
Ho trovato il loro rapporto veloce e affrettato, pur sapendo che tutto si svolge nel giro di un'estate (ormai iniziata), soprattutto in determinate scene (che non esplicito per non fare spoiler). Penso che la storia sarebbe potuta essere più interessante se il rapporto tra i due si fosse evoluto con un ritmo più lento e cadenzato, utile a descrivere l'evoluzione di un sentimento e la nascita dell'amore, mentre invece è sbocciato ed è fiorito davvero in fretta.
Con questo non voglio certo dire che questo romanzo non sia bello ed interessante, semplicemente non ha retto le innumerevoli aspettative che avevo sulla storia. Va infatti riconosciuto il talento dei due autori nell'arte della scrittura, che con questo romanzo viene (ancora una volta) sottolineato ed esplicitato, attraverso una storia tenera, alla portata di tutti, una storia che (alla fine) scalda il cuore. Può succedere anche a noi? è la dimostrazione che da una grande amicizia possono nascere grandi cose, ma soprattutto grandi storie. Adam Silvera e Becky Albertalli, pur creando una storia a quattro mani, sono così perfettamente in sintonia da far sembrare il romanzo scritto da un'unica persona. I loro stili infatti si combinano perfettamente e si completano a vicenda, permettendo però, ai lettori più attenti e affezionati, di poter distinguere gli stili caratteristici dei due amici.
Scelta saggia e ottima, che in qualche modo smorza la delusione sopracitata, è quella di ricamare attorno alla storia principale dei due ragazzi, quelle dei loro amici, altrettanto interessanti e tenere. Questo permette ai due autori di caratterizzare maggiormente i co-protagonisti, che attraverso le voci di Arthur e Ben, riescono comunque a raccontare la loro storia personale e allo stesso tempo ad offrire un punto di vista differente sull'amore. Dylan tra tutti è quello che ho preferito in assoluto, nonostante le sue continue interferenze nella storia e nel rapporto tra i due protagonisti. Lui è un vero e proprio tornado, capace di portare il sorriso anche nei momenti più tristi (come appunto scoprirete leggendo), un amico e una spalla che tutti desidereremmo avere, soprattutto per la sua spontaneità e per la sua apertura mentale (ma anche per il suo essere così assurdamente bizzarro).
Un altro aspetto che ho apprezzato in questo romanzo è il continuo rimando al mondo nerd, le continue strizzatine d'occhio al mondo dei musical, quello dei romanzi e in particolar modo al mondo di Harry Potter, tanto caro a me quanto ai lettori più veraci e affezionati di fantasy moderno. Ma questo romanzo mi ha anche tanto divertito, riuscendo a farmi ridere a più riprese, soprattutto nei capitoli iniziali, che mi hanno permesso di partire a leggere questa storia con il sorriso, che (ammetto) non è mai andato via durante tutta la lettura.
Mi piacerebbe infine parlare con voi del finale, ma preferisco evitare gli spoiler, quindi mi fermerò a dire che gli ultimi capitoli sottolineano la presenza di Adam Silvera alla scrittura, che si esplicita attraverso una "mossa" narrativa a lui tanto cara, che in questo romanzo (rispetto agli altri da lui scritti) è senza alcun dubbio la migliore, o almeno quella che più tende alla vita reale.
Non lasciatevi scoraggiare dalle mie parole stavolta, ma provate a dare un'occasione ai due protagonisti, visto che il romanzo ruota proprio attorno alle occasioni mancate e alle seconde chance. Provate a scoprire l'amore attraverso gli occhi di Arthur e Ben, due sguardi differenti eppure allo stesso modo teneri.
See you soon! -Lewis
PUO' SUCCEDERE ANCHE A NOI?
- Autori:Becky Albertalli e Adam Silvera
- Editore:Mondadori
- Genere:Narrativa Contemporanea
- Pagine:307 pp
- Uscita:08 Ottobre 2019
- Prezzo:€ 18,00
- Titolo originale:What If It's Us
- Nazionalità:USA
TRAMA
Arthur è entusiasta all'idea di trascorrere un'intera estate a New York. Per lui, cresciuto a pane e musical, è proprio una città magica, romantica, dove tutto può succedere. Se Broadway gli ha insegnato qualcosa, poi, è che l'universo può recapitarti una storia d'amore indimenticabile quando meno te l'aspetti. E quale luogo al mondo potrebbe essere un set migliore della città che non dorme mai? Ben, invece, pensa che l'universo per una buona volta dovrebbe imparare a farsi gli affari suoi. Se davvero ci tenesse a lui, di certo non starebbe andando all'ufficio postale per spedire un'intera scatola di oggetti posseduti dal suo ex. Ma quando, proprio in quel grigio luogo affollato, le strade di Arthur e Ben si incrociano, viene il sospetto che il destino abbia davvero qualcosa in serbo per loro. Ma che cosa di preciso? Forse niente. In fondo, dopo essersi incontrati, ognuno va per la sua strada. Forse tutto. In fondo, alla fine si rivedono. E decidono di ripetere l'esperienza. Ma cosa accadrebbe se il loro primo appuntamento "ufficiale" non andasse proprio come previsto? E nemmeno il secondo primo appuntamento... o il terzo? Che cosa accadrebbe se Arthur le tentasse tutte per far andare bene le cose tra loro, e Ben invece non ci provasse abbastanza? E se la vita, quella vera, non fosse così tremendamente magica come pensa Arthur? Ma se invece lo fosse? Chi l'ha detto che non può essere come uno dei musical di Broadway che tanto ama? E soprattutto: perché un amore a prima vista fantastico come quelli che si vedono nei film deve capitare sempre agli altri? Perché non può succedere anche a loro?
Considerazioni Finali
6/10
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