martedì 3 dicembre 2019

Seriamente Parlando: Buon quel che vi pare (Recensione)

BUON QUEL CHE VI PARE

Buongiorno e buon terzo giorno del XMASPOP! Oggi parliamo di telefilm, anzi di un telefilm in particolare: Buon quel che vi pare, una serie tv tutta natalizia che saprà senz'altro farvi ridere quanto è riuscita a fare con me!

my point of view

Me l'ero ripromesso: "Niente binge watching Lu!". Mi ero ripetuto più e più volte di non stare attaccato alla tv per più di due episodi...eppure quando ho iniziato Buon quel che vi pare non ho saputo resistere, al punto da divorare l'intera serie, una prima stagione di 8 episodi, in una singola sera (facendo addirittura raffreddare il purè).

Di film natalizi ormai ne abbiamo visti a bizzeffe e alcuni potrebbero addirittura dire di averne la pancia piena, ma di telefilm dedicati a uno dei giorni più amati e attesi dell'anno? Quante serie natalizie possiamo dire di conoscere? Io personalmente zero, o meglio una, da quando ho visto questa nuova chicca di Netflix.

Buon quel che vi pare è una serie originale Netflix e al suo interno racchiude l'essenza stessa del natale e ogni singolo elemento che abbiamo imparato ad amare e apprezzare dai film natalizi: famiglie, incomprensioni, risate, pasticci, caos e perché no, anche miracoli di natale! Questa è senza alcun dubbio una commedia, romantica e allo stesso tempo divertente, capace di intrattenere l'intera famiglia per la spontaneità della sua storia e per le numerose risate che genera, minuto dopo minuto. Questa è una commedia ricca di ironia, ma allo stesso tempo riesce a sottolineare tematiche attuali e quotidiane, che ruotano attorno alla sfera familiare.

Quando la più giovane della famiglia Quinn, Emmy (Bridgit Mendler), decide di trascinare il suo ragazzo Matt (Brent Morin) nella casa di famiglia per trascorrere insieme ai propri parenti le festività natalizie, entrambi si rendono conto (all'istante direi) che anche solo 10 giorni possono sembrare un'eternità. Tutta colpa di papà Don (Dennis Quaid) un patriarca severo, nonché sceriffo della contea, che ha una vera e propria passione sfrenata per le feste, in particolar modo dalla morte di sua moglie, il quale non teme certo di dimostrare al nuovo arrivato chi detta legge.

In dieci (interminabili) giorni alla famiglia Quinn ne succedono di tutti i colori, grazie anche all'intervento del tonto fratello maggiore Sean, dell'apprensiva Betsy e l'eccentrica Kayla, i quali riusciranno ogni volta a minare la tranquillità della giovane coppia. In questo breve, ma intenso, lasso di tempo però saranno tanti i pasticci ma altrettanto tante le liete novelle (che però dovrete scoprire da voi).

In questa commedia i confronti e i contrasti sono molto importanti, soprattutto per capire al meglio i personaggi. Grazie ai continui confronti/scontri tra i diversi membri della famiglia e il neo-arrivato Matt, è possibile infatti capire al meglio ogni singola personalità e al contempo anche provare forte empatia per ognuno dei protagonisti. La forza travolgente di ognuno di loro, così come le potenza ironica che son capaci di generare, permette allo spettatore di rivedersi e rispecchiarsi immancabilmente in uno dei protagonisti, o anche più di uno. La famiglia che ci presenta Tucker Cawley, è per certi versi la classica famiglia americana moderna, ma allo stesso tempo è anche lo specchio di ogni famiglia del mondo, durante il folle e sfrenato periodo delle feste. Sfido chiunque a dirmi di non aver affrontato neppure un singolo avvenimento presente all'interno della serie, dalla fissa per le tradizioni alla frenesia dei regali nei centri commerciali.

Questa serie mi ha divertito non poco, ma allo stesso tempo mi ha fatto pensare e ragionare, come ogni serie che si rispetti dovrebbe fare. Grazie alla magia del natale e a quella della risata, la storia riesce a parlare del tema dell'accettazione con semplicità, arrivando dritto al cuore del lettore. Tutti all'interno della famiglia Quinn cerca in ogni modo di essere amato apprezzato e accettato dagli altri membri, a partire dallo stesso Don, che si ritrova nuovamente ad amare e a fare i conti con quelle tradizioni che lui stesso negli anni ha risaldato. Ad una prima occhiata, o almeno nel primo episodio, sembra quasi che sia il solo Matt a tentare di conquistare il patriarca della famiglia e di conseguenza la famiglia intera, ma si scoprirà poi, ad ogni episodio che ognuno dei componenti di questa pazza famiglia festosa desidera in qualche modo essere amato per quello che è in realtà, per la versione di se che da sempre in qualche modo reprimono.

La serie si basa anche molto sugli stereotipi (a partire dall'impianto patriarcale che Don ha da sempre stabilito) e al loro abbattimento, attraverso una visione moderna e attuale di vedere le cose, che prescinde dalla tradizione che Don professa. Grazie a questo aspetto la serie acquista punti a dismisura, in soli 8 episodi, regalandoci alla fine un finale che un po' tutti ci aspettiamo, ma che nonostante questo riesce comunque a scaldarci il cuore.

Prima di salutarci però va sottolineata la bravura del cast e la chimica che sono riusciti ad instaurare tra loro. Devo inoltre riconoscere che sono rimasto piacevolmente sorpreso da Bridgit Mendler, che ho ritrovato (dopo le serie Disney) cresciuta e maturata, perfetta nella sua parte da adulta, nonostante i ruoli affrontati in precedenza. Spero vivamente di tornare a passare le feste con i Quinn anche il prossimo anno ma nel frattempo invito voi a fare un salto da loro. Non ve ne pentirete!
See you soon! -Lewis

BUON QUEL CHE VI PARE

  • Genere:Commedia Natalizia
  • Produzione:Netflix
  • Distributore:Netflix
  • Numero Episodi:8 (Stagione 1)
  • Uscita:28 Novembre 2019
  • Cast:Dennis Quaid, Bridgit Mendler, Ashley Tisdale, Brent Morin
  • Titolo originale:Merry Happy Whatever
  • Nazionalità:USA
TRAMA
Durante una visita natalizia di 10 giorni a Philadelphia, un musicista in difficoltà cerca di conquistare il burbero padre e i bizzarri fratelli della sua fidanzata.
Considerazioni Finali
8/10

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