KIDS WITH GUNS 3
Buongiorno e buon lunedì! Iniziamo la settimana in compagnia di Kids with guns 3 di Capitan Artiglio.
my point of view
Son già passati due anni dal debutto di Capitan Artiglio in casa Bao eppure sembra solo ieri che facevo i primi passi all'interno del mondo fanta-wester di questo giovane autore. Due anni che per questa serie son trascorsi piuttosto velocemente, da sembrare addirittura inesistenti, complice soprattutto la trama chiara e lineare che, di volume in volume, sembra non arrestarsi mai. Insomma, grazie al suo talento, Capitan Artiglio è riuscito in tre anni a creare un'opera unitaria che non risente delle pause temporali, che solitamente invece incidono su serie come queste. Va inoltre detto, sin da subito, che pur trovandosi davanti ad una sfida piuttosto grande e difficile, quella di partire da esordiente con una trilogia a fumetti, il buon Capitano è riuscito a dimostrare di saperci fare, di avere tanto coraggio, ma ancor di più uno smisurato talento, che lungo i tre volumi non ha fatto altro che crescere a dismisura, senza però perdere i suoi tratti caratterizzanti.
Ma passiamo alla trama (senza fare ovviamente spoiler). Se avete seguito come me i due volumi precedenti e avete atteso trepidamente questo capitolo conclusivo, ricorderete senz'altro il sacrificio che c'è stato, ma ancor di più la sorte toccata ai tre fratelli Doolin, ormai sempre più a loro agio con i magici poteri conferiti dai teschi Xyantu. Gli stessi poteri che hanno accentuato le divergenze tra loro e il loro differente modo di pensare, che ha portato tutti, come c'era da aspettarsi, ad uno scontro finale imminente, già ampiamente tracciato nei due volumi precedenti. Uno scontro però che pone le basi per riappacificazioni e nuove alleanze, ritrovamenti inaspettati e ovviamente...svariati sacrifici.
Tra i tre volumi questo è senza alcun dubbio quello più ricco e ben definito, quello che decreta una volta per tutte il talento di questo autore che ha saputo procedere dritto per la sua strada, con un obiettivo chiaro in testa che alla fine si è tramutato in un'opera grintosa e sensazionale, una trilogia a fumetti come non se ne vedevano da tempo (e parliamo forse di tempo immemore eh). Tre è un po' un numero ricorrente in questa serie, un numero vincente potremmo dire, incarnato in primo luogo dai fratelli Doolin, Duke Dave e Dan, così diversi eppure in qualche modo legati dallo stesso sogno: la salvezza di quel mondo che per una triste e spietata ironia è proprio il motivo principale del dissidio che li ha separati.
Carta vincente di questa serie, subito dopo allo spettacolare lavoro grafico (che a mio parere decreta il successo inarrestabile di questa trilogia), è senza alcun dubbio l'ottima caratterizzazione dei personaggi e dei legami che sussistono tra loro. Quello che mi ha piacevolmente stupito in tutti e tre i volumi è il continuo contrasto tra i tre fratelli, le continue divergenze che vanno a crearsi per motivi apparentemente simili, che però dimostrano quanto il raggiungimento di uno stesso obiettivo possa essere affrontato in maniere differenti. Di grande interesse è senz'altro anche la crescita che questi tre fratelli compiono lungo questo pericoloso e spericolato percorso (che bruttissimo gioco di parole, scusate) che decreta allo stesso tempo un'avventura western senza tempo e anche una storia di crescita e formazione, che a mio parere potrebbe essere sviluppata ulteriormente e portata avanti da qui a chissà quando! Come ci si aspetta da una storia del genere, per certi versi identificabile come un racconto corale con tre grandi voci forti ed imponenti, il passaggio continuo da un personaggio all'altro è stato ben strutturato e scandito in maniera precisa ed equilibrata, permettendo infine alla storia di convergere verso un unico punto: la città di Xandra, palcoscenico finale di questa grande storia entusiasmante.
Certamente questo fumetto offre nuovi spunti e nuovi modi di vedere sia per quanto riguarda il genere fantasy che quello western. Mai prima d'ora si erano visti scontri a colpi di pistola così magici ed esplosivi, ma allo stesso tempo mai si era vista l'applicazione della magia in un mondo così lontano dai classici standard a cui siamo abituati. Una realtà senza tempo, quella di Capitan Artiglio, che stupisce a più riprese e getta le basi a storie e autori futuri, aprendo un po' la strada su un genere letterario mai trattato prima d'ora. Riuscire in questo, ad una giovane età come quella di Julien Cittadino (vero nome di Capitan Artiglio) è un evento di portata straordinaria, soprattutto per chi come lui ha debuttato relativamente da poco nel mondo del fumetto per professionisti; straordinaria proprio come la sua opera, capace di attirare a se un pubblico vasto e smisurato di lettori, dall'età e gusti completamente differenti.
Vorrei entrare ancor di più nel cuore dell'opera, dal punto di vista della trama, ma sento che finirei immancabilmente nel tirare fuori qualche spoiler, rovinandovi così la lettura di questo esplosivo capitolo conclusivo, che invece va letto tutto d'un fiato senza interruzioni. Spenderò invece più di qualche parola sullo stile grafico che caratterizza Kids with Guns che in tre volumi è cresciuto notevolmente, senza però perdere gli elementi che fortemente caratterizzano il tratto dell'autore. Un mondo POP che spinge tantissimo sull'effetto nostalgico, come suggeriscono gli svariati richiami alla cultura nerd degli anni passati, piazzati dall'autore all'interno dell'ambientazione. Questo aspetto però in questo terzo volume si affievolisce, poiché l'attenzione e la mano dell'autore si focalizzano sugli scontri e su quelle splash pages meravigliose che vorresti tanto poter incorniciare. Ciò che invece ho amato sin da subito, dalla primissima pagina del primo volume, è la scelta cromatica, la palette di colori (anche stavolta dalle tinte pop) capace di dar vita ai disegni, già di per sé caratterizzati da un forte dinamismo.
Con la speranza che Capitan Artiglio possa nuovamente tornare a farci sognare con una nuova storia, vi consiglio vivamente di leggere questa serie, se ancora non l'aveste fatto!
Ma passiamo alla trama (senza fare ovviamente spoiler). Se avete seguito come me i due volumi precedenti e avete atteso trepidamente questo capitolo conclusivo, ricorderete senz'altro il sacrificio che c'è stato, ma ancor di più la sorte toccata ai tre fratelli Doolin, ormai sempre più a loro agio con i magici poteri conferiti dai teschi Xyantu. Gli stessi poteri che hanno accentuato le divergenze tra loro e il loro differente modo di pensare, che ha portato tutti, come c'era da aspettarsi, ad uno scontro finale imminente, già ampiamente tracciato nei due volumi precedenti. Uno scontro però che pone le basi per riappacificazioni e nuove alleanze, ritrovamenti inaspettati e ovviamente...svariati sacrifici.
Tra i tre volumi questo è senza alcun dubbio quello più ricco e ben definito, quello che decreta una volta per tutte il talento di questo autore che ha saputo procedere dritto per la sua strada, con un obiettivo chiaro in testa che alla fine si è tramutato in un'opera grintosa e sensazionale, una trilogia a fumetti come non se ne vedevano da tempo (e parliamo forse di tempo immemore eh). Tre è un po' un numero ricorrente in questa serie, un numero vincente potremmo dire, incarnato in primo luogo dai fratelli Doolin, Duke Dave e Dan, così diversi eppure in qualche modo legati dallo stesso sogno: la salvezza di quel mondo che per una triste e spietata ironia è proprio il motivo principale del dissidio che li ha separati.
Carta vincente di questa serie, subito dopo allo spettacolare lavoro grafico (che a mio parere decreta il successo inarrestabile di questa trilogia), è senza alcun dubbio l'ottima caratterizzazione dei personaggi e dei legami che sussistono tra loro. Quello che mi ha piacevolmente stupito in tutti e tre i volumi è il continuo contrasto tra i tre fratelli, le continue divergenze che vanno a crearsi per motivi apparentemente simili, che però dimostrano quanto il raggiungimento di uno stesso obiettivo possa essere affrontato in maniere differenti. Di grande interesse è senz'altro anche la crescita che questi tre fratelli compiono lungo questo pericoloso e spericolato percorso (che bruttissimo gioco di parole, scusate) che decreta allo stesso tempo un'avventura western senza tempo e anche una storia di crescita e formazione, che a mio parere potrebbe essere sviluppata ulteriormente e portata avanti da qui a chissà quando! Come ci si aspetta da una storia del genere, per certi versi identificabile come un racconto corale con tre grandi voci forti ed imponenti, il passaggio continuo da un personaggio all'altro è stato ben strutturato e scandito in maniera precisa ed equilibrata, permettendo infine alla storia di convergere verso un unico punto: la città di Xandra, palcoscenico finale di questa grande storia entusiasmante.
Certamente questo fumetto offre nuovi spunti e nuovi modi di vedere sia per quanto riguarda il genere fantasy che quello western. Mai prima d'ora si erano visti scontri a colpi di pistola così magici ed esplosivi, ma allo stesso tempo mai si era vista l'applicazione della magia in un mondo così lontano dai classici standard a cui siamo abituati. Una realtà senza tempo, quella di Capitan Artiglio, che stupisce a più riprese e getta le basi a storie e autori futuri, aprendo un po' la strada su un genere letterario mai trattato prima d'ora. Riuscire in questo, ad una giovane età come quella di Julien Cittadino (vero nome di Capitan Artiglio) è un evento di portata straordinaria, soprattutto per chi come lui ha debuttato relativamente da poco nel mondo del fumetto per professionisti; straordinaria proprio come la sua opera, capace di attirare a se un pubblico vasto e smisurato di lettori, dall'età e gusti completamente differenti.
Vorrei entrare ancor di più nel cuore dell'opera, dal punto di vista della trama, ma sento che finirei immancabilmente nel tirare fuori qualche spoiler, rovinandovi così la lettura di questo esplosivo capitolo conclusivo, che invece va letto tutto d'un fiato senza interruzioni. Spenderò invece più di qualche parola sullo stile grafico che caratterizza Kids with Guns che in tre volumi è cresciuto notevolmente, senza però perdere gli elementi che fortemente caratterizzano il tratto dell'autore. Un mondo POP che spinge tantissimo sull'effetto nostalgico, come suggeriscono gli svariati richiami alla cultura nerd degli anni passati, piazzati dall'autore all'interno dell'ambientazione. Questo aspetto però in questo terzo volume si affievolisce, poiché l'attenzione e la mano dell'autore si focalizzano sugli scontri e su quelle splash pages meravigliose che vorresti tanto poter incorniciare. Ciò che invece ho amato sin da subito, dalla primissima pagina del primo volume, è la scelta cromatica, la palette di colori (anche stavolta dalle tinte pop) capace di dar vita ai disegni, già di per sé caratterizzati da un forte dinamismo.
Con la speranza che Capitan Artiglio possa nuovamente tornare a farci sognare con una nuova storia, vi consiglio vivamente di leggere questa serie, se ancora non l'aveste fatto!
See you soon! -Lewis
KIDS WITH GUNS 3 - CODA
- Autore:Capitan Artiglio
- Editore:Bao Publishing
- Genere:Fantasy - Western
- Pagine:165 pp
- Uscita:26 Marzo 2020
- Prezzo:€ 20,00
- Nazionalità:Italiana
TRAMA
Capitan Artiglio conclude la rocambolesca trilogia di Kids With Guns. I fratelli Doolin hanno tre destini molto diversi, ma le loro vite convergeranno nello stesso luogo e nello stesso epilogo, per il bene dell’universo. La bambina senza nome troverà la pace? Il mucchio selvaggio accetterà il proprio fato? Quanta colla serve per fare un mostro gigante con le ossa di migliaia di morti?
Tutte le domande troveranno risposta, in una cavalcata epica verso l’epilogo, con una chiusa soddisfacente, emozionante e ottima per lo stile di narrazione di questo autore che in tre volumi si è imposto come una delle voci più importanti del fumetto italiano.
Tutte le domande troveranno risposta, in una cavalcata epica verso l’epilogo, con una chiusa soddisfacente, emozionante e ottima per lo stile di narrazione di questo autore che in tre volumi si è imposto come una delle voci più importanti del fumetto italiano.
Disegni
9/10
Trama
8/10
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