SHIRO - UNA VITA INSIEME A UN GATTO
Buongiorno e buon martedì amici di Everpop! Ogni iniziamo questa nuova giornata in compagnia di Shiro - Una vita insieme a un gatto di Keiko Nishi.
my point of view
In questo ultimo mese mi è capitato di leggere svariati fumetti con protagonisti gatti sempre diversi tra loro; in ognuna di queste storie i gatti erano i protagonisti assoluti della storia e tutto ruotava attorno a loro, alle loro azioni, alle loro avventure e quindi alla loro vita quotidiana. In quei fumetti si poteva seguire e ammirare vite di gatti tanto diversi tra loro, ma allo stesso modo tenere. Con Shiro della maestra Keiko Nishi è stato invece completamente diverso, perché pur avendo come protagonista lo scorbutico gatto Shiro, questo manga analizza la crescita e lo sviluppo dei legami di una comune famiglia giapponese.
La famiglia Osawa è quindi la vera e propria protagonista di questa storia. La loro storia inizi con l'arrivo di questo misterioso gattino bianco dallo sguardo arcigno che si palesa misteriosamente all'interno della loro nuova casa, un edificio nei sobborghi di Tokyo che lo stesso capofamiglia aveva costruito addossandosi un grosso mutuo. Quando Shiro (chiamato così proprio per il suo pelo bianco) fa capolino all'interno della famiglia, composta dai due genitori, la figlia maggiore Mami e il minore Wataru, tutto sembra cambiare repentinamente, proprio per l'inserimento di questo nuovo componente che, un po' con forza, si insinua nella loro quotidianità, stravolgendola uno sguardo tenebroso alla volta. Nonostante il brutto caratteraccio di Shiro però il cucciolo riesce a conquistare tutti, ad eccezione di papà Osawa (che sin da subito si dimostra contrario), accompagnandoli nella crescita e nel superamento delle difficoltà.
Credetemi, i problemi della famiglia Osawa non sono certo pochi e, pur essendo di ordine quotidiano (difficoltà che tutti in qualche modo abbiamo affrontato o ci stiamo trovando ad affrontare), scandiscono di anno in anno l'apparente quiete quotidianità di questa famiglia che potrebbe a tutti gli effetti rappresentare una famiglia media di Tokyo (mi sento di affermare questo perché la maestra Nishi riesce a tratteggiare così bene questo nucleo familiare da renderlo in qualche modo reale). Una delle caratteristiche peculiari di questo manga, forse quella che maggiormente lo caratterizza e lo diversifica da altre opere in circolazione e lo sviluppo della storia, scandito da salti di età, solitamente 2/3, che ci mostrano la crescita e il cambiamento della famiglia Osawa attraverso la crescita di Shiro e l'invecchiamento della casa che apre le sue porte ai lettori e alla famiglia ad inizio volume. Questa scansione, tanto a livello di trama quanto a livello grafico, a partire addirittura dalla struttura delle prime tavole di ogni capitolo (ho adorato le illustrazioni di inizio capitolo BTW), rende il fumetto unico nel suo genere e gli conferisce un ritmo costante, forse non così imprevedibile, che sembra rassicurare il lettore.
Grazie all'ottima caratterizzazione di ogni componente della famiglia, che anno dopo anno si racconta e si rivela proprio attraverso i vari problemi che sorgono quotidianamente nella vita di tutti, la mangaka riesce a dar vita a personaggi che sembrano addirittura vivi e questo porta a pensare addirittura che il manga che si ha tra le mani possa essere un'opera biografica, per quanto i fatti vengono raccontati con sincerità, senza alcun filtro. I componenti della famiglia Osawa sono imperfetti, proprio come tutti noi, vivono vite difficili e sbagliano più e più volte, arrivando a volte a compiere azioni ingiuste ed egoistiche. Questa schiettezza permette quindi al lettore di vivere la storia in prima persona, di creare un forte legame empatico con i vari protagonisti, fare il tifo per loro o provare grande rabbia nei loro confronti. L'imperfezione di questi protagonisti, oltre a rendere l'opera sincera e realistica, la rende anche incredibilmente accattivante e degna di essere letta!
Non hanno la stessa forza della trama i disegni della maestra, caratterizzati da una linea sottile e un po' tremolante. Bianchi e neri sono importantissimi in quest'opera e la loro applicazione, che di tanto in tanto viene accompagnata dai retini, riesce a rendere perfettamente lo stato d'animo dei personaggi, grazie anche all'espressività di questi, che pur se ridotta a linee semplici, riesce a colpire e far breccia nel cuore del lettore. Non ho apprezzato molto la caratterizzazione dei volti, differente per ogni componente della famiglia, che li fa apparire non ben amalgamati tra loro. Presi singolarmente però ho apprezzato soprattutto papà Osawa e Mami, che è stata anche la mia protagonista preferita!
Anche oggi quindi torno a consigliarvi un nuovo volume della collana Showcase della regina Asuka "MangaBelli" Ozumi. Un volume sincero che saprà di certo tenervi compagnia in questi giorni di vita domestica!
La famiglia Osawa è quindi la vera e propria protagonista di questa storia. La loro storia inizi con l'arrivo di questo misterioso gattino bianco dallo sguardo arcigno che si palesa misteriosamente all'interno della loro nuova casa, un edificio nei sobborghi di Tokyo che lo stesso capofamiglia aveva costruito addossandosi un grosso mutuo. Quando Shiro (chiamato così proprio per il suo pelo bianco) fa capolino all'interno della famiglia, composta dai due genitori, la figlia maggiore Mami e il minore Wataru, tutto sembra cambiare repentinamente, proprio per l'inserimento di questo nuovo componente che, un po' con forza, si insinua nella loro quotidianità, stravolgendola uno sguardo tenebroso alla volta. Nonostante il brutto caratteraccio di Shiro però il cucciolo riesce a conquistare tutti, ad eccezione di papà Osawa (che sin da subito si dimostra contrario), accompagnandoli nella crescita e nel superamento delle difficoltà.
Credetemi, i problemi della famiglia Osawa non sono certo pochi e, pur essendo di ordine quotidiano (difficoltà che tutti in qualche modo abbiamo affrontato o ci stiamo trovando ad affrontare), scandiscono di anno in anno l'apparente quiete quotidianità di questa famiglia che potrebbe a tutti gli effetti rappresentare una famiglia media di Tokyo (mi sento di affermare questo perché la maestra Nishi riesce a tratteggiare così bene questo nucleo familiare da renderlo in qualche modo reale). Una delle caratteristiche peculiari di questo manga, forse quella che maggiormente lo caratterizza e lo diversifica da altre opere in circolazione e lo sviluppo della storia, scandito da salti di età, solitamente 2/3, che ci mostrano la crescita e il cambiamento della famiglia Osawa attraverso la crescita di Shiro e l'invecchiamento della casa che apre le sue porte ai lettori e alla famiglia ad inizio volume. Questa scansione, tanto a livello di trama quanto a livello grafico, a partire addirittura dalla struttura delle prime tavole di ogni capitolo (ho adorato le illustrazioni di inizio capitolo BTW), rende il fumetto unico nel suo genere e gli conferisce un ritmo costante, forse non così imprevedibile, che sembra rassicurare il lettore.
Grazie all'ottima caratterizzazione di ogni componente della famiglia, che anno dopo anno si racconta e si rivela proprio attraverso i vari problemi che sorgono quotidianamente nella vita di tutti, la mangaka riesce a dar vita a personaggi che sembrano addirittura vivi e questo porta a pensare addirittura che il manga che si ha tra le mani possa essere un'opera biografica, per quanto i fatti vengono raccontati con sincerità, senza alcun filtro. I componenti della famiglia Osawa sono imperfetti, proprio come tutti noi, vivono vite difficili e sbagliano più e più volte, arrivando a volte a compiere azioni ingiuste ed egoistiche. Questa schiettezza permette quindi al lettore di vivere la storia in prima persona, di creare un forte legame empatico con i vari protagonisti, fare il tifo per loro o provare grande rabbia nei loro confronti. L'imperfezione di questi protagonisti, oltre a rendere l'opera sincera e realistica, la rende anche incredibilmente accattivante e degna di essere letta!
Non hanno la stessa forza della trama i disegni della maestra, caratterizzati da una linea sottile e un po' tremolante. Bianchi e neri sono importantissimi in quest'opera e la loro applicazione, che di tanto in tanto viene accompagnata dai retini, riesce a rendere perfettamente lo stato d'animo dei personaggi, grazie anche all'espressività di questi, che pur se ridotta a linee semplici, riesce a colpire e far breccia nel cuore del lettore. Non ho apprezzato molto la caratterizzazione dei volti, differente per ogni componente della famiglia, che li fa apparire non ben amalgamati tra loro. Presi singolarmente però ho apprezzato soprattutto papà Osawa e Mami, che è stata anche la mia protagonista preferita!
Anche oggi quindi torno a consigliarvi un nuovo volume della collana Showcase della regina Asuka "MangaBelli" Ozumi. Un volume sincero che saprà di certo tenervi compagnia in questi giorni di vita domestica!
See you soon! -Lewis
SHIRO - UNA VITA INSIEME A UN GATTO
- Autore:Keiko Nishi
- Editore:Dynit - Showcase
- Genere:Slice of Life
- Pagine:190 pp
- Uscita:21 Dicembre 2020
- Prezzo:€ 15,90
- Titolo originale:Shiro ga ite
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
Gli Osawa sono la famiglia media giapponese: padre impiegato, madre casalinga, due figli alle prese con la scuola prima e il loro passaggio nel mondo adulto. Il piccolo Wataru un giorno trova però Shiro, un gatto bruttino, scontroso, scorbutico. Una saga che descrive con estremo realismo i cambiamenti a cui vanno incontro i quattro protagonisti lungo l'arco temporale della vita del felino. Il rapporto di coppia evolve, i figli crescono, ma alla fine la famiglia è sempre la famiglia.
Disegni
6/10
Trama
9/10
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