OREO
Buongiorno e buon lunedì amici di Everpop! Iniziamo la settimana parlando di Oreo di Fran Ross.
my point of view
Si sa, ci sono amori che ti conquistano dalla prima all'ultima pagina e altri che invece sono veri e propri colpi di fulmine. Questo è quello che mi è successo quando ho visto la cover di Oreo di Fran Ross (edito SUR), un vero e proprio colpo di fulmine che mi ha suggerito di mollare tutto e iniziare questo meraviglioso viaggio letterario, in compagnia di una delle protagoniste più grintose e strabilianti di sempre.
Questa è la storia della giovane Christine, figlia di madre nera e papà ebreo, un mix alquanto bizzarro (soprattutto per l'epoca in cui è ambientato il romanzo) che però sembra calzare a pennello su questa giovane, caratterizzandola come una tra tante. Nota al mondo intero come Oreo, proprio per questo suo particolarissimo status, ma ancor di più per il suo bianco sorriso che spicca sul suo volto scuro, si ritrova da un giorno all'altro a dover lasciare la sua comfort zone in Philadelphia per raggiungere New York e quel padre che ha lasciato lei, sua madre e suo fratello, per rifarsi una nuova vita.
Questo però, come scoprirete leggendo, non è soltanto un romanzo di formazione che narra la crescita della sua protagonista. Eh no! Questo è un vero e proprio libro corale ben mascherato, un palcoscenico perfetto che, proprio attraverso la vita di Christine, permette ai personaggi (a dir poco bizzarri) che le orbitano attorno di esprimersi a pieno e raccontare la propria storia.
Prima però permettetemi di spendere più di una parola su Oreo. La protagonista di questo libro, ancor più per il suo status a cavallo tra due mondi, si caratterizza per una personalità a dir poco sorprendente, fuori dagli schemi, una vera e propria bomba pronta ad esplodere all'occorrenza. Con questo paragone però non aspettatevi certo un personaggio violento (anche se bisogna dire che Oreo sa come difendersi quando serve) o irruento, consideratela bensì una personalità che all'occorrenza sa mutare e allo stesso tempo adattarsi, per (in primo luogo) divertire il lettore e stupirlo a più riprese, proprio attraverso scelte e azioni a volte sconclusionate, ma anche coraggiose. Fran Ross con la sua eroina infatti rivisita il concetto di coraggio e lo esplicita in una maniera tanto assurda quanto bizzarra, caratterizzando questo aspetto della protagonista attraverso un'ironia sottile e a volte sfuggente, ma soprattutto colta e ricercata.
Attraverso un viaggio, lungo la strada della crescita, l'autrice mette la sua Oreo davanti a svariate situazioni sconclusionate, che parrebbero non portare a nulla, proprio come quegli indizi senza senso che il padre le lascia per aiutarla a trovarlo. Giovani attori, nani, papponi e truffatori ad esempio sono solo alcune delle personalità che vengono presentate ed esplicitate lungo l'arco narrativo. Potrebbero sembrare superflui, alcuni di questi personaggi, eppure si incastrano perfettamente nella storia di Oreo, come pezzi mancanti di un puzzle più grande. Questo aspetto in particolare rende il libro una sorta di romanzo corale, attraverso il quale l'autrice ha la possibilità di raccontare storie di vite straordinarie (perché i personaggi di questo libro lo sono senza ombra di dubbio), ma soprattutto una storia familiare (quella composta dai due rami familiari che non provano mai, in alcun modo, ad intrecciarsi) ricca di spunti interessanti e di bizzarrie capaci di generare ilarità a più riprese. Tanti sono quindi i sub plot in questo romanzo, tanti i personaggi descritti (in maniera davvero sopraffina), tanti sono quindi gli "ostacoli" (se così possiamo chiamarli) da superare. Ogni personaggio secondario spunta così, dal nulla, proprio come nella vita vera e, proprio come nella vita reale, lascia un segno chiaro e indelebile.
Altrettanto affascinante è lo stile dell'autrice, una prosa sofisticata e fresca che però in qualche modo sembra provenire da un passato non così lontano. Il suo stile si caratterizza per una continua e intensa ironia, sagace e colta, che strizza l'occhio alle "stranezze" quotidiane e a quelle personalità che siamo portati a identificare come "bizzarre". Ammetto che non è sempre stato così semplice capire alcune battute e destreggiarsi tra slang e termini appartenenti ad una cultura non mia, questo però mi ha permesso di scoprire qualcosa di nuovo e avvicinarmi ad una cultura con cui ancora, fino ad oggi, non mi ero ancora approcciato del tutto.
E quindi, chiudo questa recensione con un ringraziamento: verso la Ross, un'autrice fantastica di cui spero di poter rileggere presto qualcosa di nuovo e verso la SUR che ha portato un così bel romanzo che ha saputo sorprendermi a più riprese!
Questa è la storia della giovane Christine, figlia di madre nera e papà ebreo, un mix alquanto bizzarro (soprattutto per l'epoca in cui è ambientato il romanzo) che però sembra calzare a pennello su questa giovane, caratterizzandola come una tra tante. Nota al mondo intero come Oreo, proprio per questo suo particolarissimo status, ma ancor di più per il suo bianco sorriso che spicca sul suo volto scuro, si ritrova da un giorno all'altro a dover lasciare la sua comfort zone in Philadelphia per raggiungere New York e quel padre che ha lasciato lei, sua madre e suo fratello, per rifarsi una nuova vita.
Questo però, come scoprirete leggendo, non è soltanto un romanzo di formazione che narra la crescita della sua protagonista. Eh no! Questo è un vero e proprio libro corale ben mascherato, un palcoscenico perfetto che, proprio attraverso la vita di Christine, permette ai personaggi (a dir poco bizzarri) che le orbitano attorno di esprimersi a pieno e raccontare la propria storia.
Prima però permettetemi di spendere più di una parola su Oreo. La protagonista di questo libro, ancor più per il suo status a cavallo tra due mondi, si caratterizza per una personalità a dir poco sorprendente, fuori dagli schemi, una vera e propria bomba pronta ad esplodere all'occorrenza. Con questo paragone però non aspettatevi certo un personaggio violento (anche se bisogna dire che Oreo sa come difendersi quando serve) o irruento, consideratela bensì una personalità che all'occorrenza sa mutare e allo stesso tempo adattarsi, per (in primo luogo) divertire il lettore e stupirlo a più riprese, proprio attraverso scelte e azioni a volte sconclusionate, ma anche coraggiose. Fran Ross con la sua eroina infatti rivisita il concetto di coraggio e lo esplicita in una maniera tanto assurda quanto bizzarra, caratterizzando questo aspetto della protagonista attraverso un'ironia sottile e a volte sfuggente, ma soprattutto colta e ricercata.
Attraverso un viaggio, lungo la strada della crescita, l'autrice mette la sua Oreo davanti a svariate situazioni sconclusionate, che parrebbero non portare a nulla, proprio come quegli indizi senza senso che il padre le lascia per aiutarla a trovarlo. Giovani attori, nani, papponi e truffatori ad esempio sono solo alcune delle personalità che vengono presentate ed esplicitate lungo l'arco narrativo. Potrebbero sembrare superflui, alcuni di questi personaggi, eppure si incastrano perfettamente nella storia di Oreo, come pezzi mancanti di un puzzle più grande. Questo aspetto in particolare rende il libro una sorta di romanzo corale, attraverso il quale l'autrice ha la possibilità di raccontare storie di vite straordinarie (perché i personaggi di questo libro lo sono senza ombra di dubbio), ma soprattutto una storia familiare (quella composta dai due rami familiari che non provano mai, in alcun modo, ad intrecciarsi) ricca di spunti interessanti e di bizzarrie capaci di generare ilarità a più riprese. Tanti sono quindi i sub plot in questo romanzo, tanti i personaggi descritti (in maniera davvero sopraffina), tanti sono quindi gli "ostacoli" (se così possiamo chiamarli) da superare. Ogni personaggio secondario spunta così, dal nulla, proprio come nella vita vera e, proprio come nella vita reale, lascia un segno chiaro e indelebile.
Altrettanto affascinante è lo stile dell'autrice, una prosa sofisticata e fresca che però in qualche modo sembra provenire da un passato non così lontano. Il suo stile si caratterizza per una continua e intensa ironia, sagace e colta, che strizza l'occhio alle "stranezze" quotidiane e a quelle personalità che siamo portati a identificare come "bizzarre". Ammetto che non è sempre stato così semplice capire alcune battute e destreggiarsi tra slang e termini appartenenti ad una cultura non mia, questo però mi ha permesso di scoprire qualcosa di nuovo e avvicinarmi ad una cultura con cui ancora, fino ad oggi, non mi ero ancora approcciato del tutto.
E quindi, chiudo questa recensione con un ringraziamento: verso la Ross, un'autrice fantastica di cui spero di poter rileggere presto qualcosa di nuovo e verso la SUR che ha portato un così bel romanzo che ha saputo sorprendermi a più riprese!
See you soon! -Lewis
OREO
- Autore:Fran Ross
- Editore:SUR
- Genere:Narrativa Contemporanea
- Pagine:252 pp
- Uscita:11 Marzo 2020
- Prezzo:€ 17,50
- Titolo originale:Oreo
- Nazionalità:USA
TRAMA
Oreo è il classico biscotto americano a due colori: nero fuori, bianco dentro. Ma è anche il soprannome di Christine, l'eroina di questo romanzo, nata dall'improbabile (e presto naufragato) matrimonio tra una madre nera e un padre ebreo. È per ritrovare le tracce di quest'ultimo, sparito senza spiegazioni anni prima, che l'adolescente Christine lascia Philadelphia alla volta di New York. Seguendo una labile scia di indizi, affronterà prova dopo prova una metropoli popolata da personaggi grotteschi - nani e truffatori, ruffiani e fattucchiere - tenendo a bada ogni pericolo con le uniche armi che ha: il cervello affilato e la lingua svelta (senza disdegnare un tocco di arti marziali). Originalissima rivisitazione del mito di Teseo in chiave pop e fumettistica, "Oreo" è un libro che, come i migliori romanzi postmoderni, interroga e sfida a ogni pagina l'intelligenza del lettore. Con il suo spirito femminista e ribelle, la sua garbata satira del meticciato culturale e l'inesauribile vena linguistica, che mescola con disinvoltura lo yiddish e il vernacolo dei neri, i giochi di parole e i puri e semplici neologismi, questa perla ritrovata degli anni Settanta conserva intatta la comicità sofisticata e la fantasia straripante di un'opera letteraria fuori da qualsiasi schema.
Considerazioni Finali
8/10
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