A BABBO MORTO
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Cosa si nasconde dietro la casella numero 18? Il nuovissimo graphic novel tutto natalizio di Zerocalcare: A Babbo Morto.
my point of view
Quante allegorie e personaggi strampalati si nascondono dietro usanze, leggende e racconti delle feste? Ma soprattutto, quanto si è raccontato sin ad oggi su questi personaggi bizzarri e festosi? Davvero tanto, se pensate che alla fine persino Zerocalcare ci ha tirato su una storia tutta natalizia...seppur abbastanza dark e cinica (come solo lui sa essere).
Babbo Natale è morto! Bisogna dirlo sin da subito, perché oltre ad essere la premessa di questo romanzo a fumetti, la morte dell'illustre e rosso vecchio panciuto permette all'intera storia di aver senso e di svilupparsi con criterio...un po' come in Canto di Natale (avete presente no la precisazione iniziale di Dickens sulla morte di Marley? Ecco, anche per Zerocalcare è così!). Dopo aver dunque precisato che Babbo Natale è morto (magari morto come un chiodo in un uscio, per restare a tema con IL romanzo Dickensiano) la storia può iniziare...
9 Ottobre 19xx. La morte di Babbo Natale innesca un effetto domino traumatico e allo stesso tempo spietato, che coinvolge l'intera famiglia del patriarca rosso e i suoi dipendenti, gettandoli così in una spirale di eventi sempre più cupi e lontani dallo spirito delle feste (da quello che ci si aspetta, insomma).
Con la sua voce cinica e realista, priva di filtri e di fronzoli, il buon Zerocalcare quest'anno ci racconta una storia di Natale fuori dagli schemi (proprio come tutte le altre sue storie) che però centra perfettamente la realtà quotidiana di questa nostra complessa società. Una favola oscura e cupa, a volte addirittura spietata (come solo la vita vera sa essere), quella del celebre fumettista romano, che tende ad essere una chiara critica alla politica e alla società, volta anche (o soprattutto) ad aprire gli occhi dei lettori, attraverso l'utilizzo di figure ed elementi tipici delle festività natalizie, che da sempre siamo stati abituati a considerare come simbolo di bontà e perbenismo.
Scordatevi il buon cuore e l'altruismo quindi, perché A Babbo Morto è il primo moderno racconto di Natale ad essere dannatamente cinico e realista (un po' come i romanzi di Dickens che oggi ho tanta voglia di citare). In questo racconto, decisamente "sciupato" (per utilizzare un termine adatto al periodo festivo) rispetto ai suoi standard (teniamo conto che questo è anche il suo secondo romanzo a fumetti pubblicato durante il 2020), la prosa di Zerocalcare si fa ancor più diretta e concisa del solito, rendendo così la storia stessa meno complessa e incredibilmente schietta.
La critica al consumismo è lampante e incisiva, al punto tale da scatenare nel lettore un senso di inadeguatezza, soprattutto considerando l'anno corrente. Questa tematica però pur non passando mai in secondo piano, non viene mai messa al centro del racconto, ma fa bensì da spalla ad ogni personaggio. Non da meno però è la critica all'essenza natalizia di oggi, alle pretese dei più giovani soprattutto, che l'autore mette in contrasto con i desideri e i sogni dei bambini di qualche decennio fa.
Per una storia atipica e fuori dagli schemi, Zerocalcare non poteva certo che ricorrere ad una tecnica altrettanto atipica (per il suo stile classico a fumetti) che mescola l'illustrazione tipica dei racconti natalizi, affiancati (nella pagina di destra) dai testi riassuntivi, e il classico stile a fumetti bianco e nero tipico dell'autore. Stavolta però il fumetto viene utilizzato per richiamare alla memoria flashback del passato e allo stesso tempo approfondire gli aspetti più cinici e cupi della storia (sembra infatti quasi di essere in un poliziesco, per certi versi). Stavolta svolgono un ruolo importante anche gli appunti a piè di pagina che lascia l'autore, i fun-fact come vengono chiamati, che per certi versi spezzano anche la serietà del racconto.
Va infine sottolineato il lavoro della casa editrice che stavolta, oltre ad aver portato in libreria (e fumetteria) un volume curato (come sempre) sin nel minimo dettaglio, ha anche pensato di accompagnarlo con un audiolibro altrettanto spassoso e ispirante, narrato da voci illustri (e quella dell'autore) che riescono a far vivere le stesse emozioni che vengon fuori leggendo il fumetto. Insomma, Bao sa sempre come stupire e lasciar a bocca aperta i suoi lettori!
E quindi...questo è il regalo perfetto per chi vuole storie natalizie diverse dalle solite, storie senza fronzoli e finto perbenismo, storie capaci di aprire gli occhi (soprattutto nel periodo più festoso e gioioso dell'anno) e per chi, ovviamente, è come me un gran fan dell'autore!
A BABBO MORTO
- Autore:Zerocalcare
- Editore:Bao Publishing
- Genere:Narrativa a Fumetti
- Pagine:80pp
- Uscita:12 Novembre 2020
- Prezzo:€ 11,00
- Nazionalità:Italiana
TRAMA
Natale... i regali, il cenone, i parenti... ma ci avete mai pensato alle condizioni di lavoro dei folletti nella fabbrica di Babbo Natale? Zerocalcare sì, e vi racconta per la prima volta la scabrosa verità dietro al business della consegna dei regali. Bonus! Le anziane rider della Befana scioperano insieme ai minatori sardi (le cui miniere di carbone vengono chiuse perché nelle calze i bambini preferiscono trovare gli orsetti gommosi), per ottenere migliori condizioni di lavoro!
Nessun commento :
Posta un commento