DISCOSOGNI
Buongiorno e buon martedì amici di Everpop! Quest'oggi devo assolutamente parlarvi di Discosogni di Alessandra Rostagnotto.
my point of view
Orfani, come ogni anno, dall'ultima edizione di Sanremo ci si chiede: e ora? Mi toccherà aspettare ancora un anno? Stavolta no! Quest'anno doppia edizione di Sanremo e la seconda "dose" è anche più effervescente e magica! Di cosa sto parlando? Ma del Sanremo raccontato da Alessandra Rostagnotto nel suo Discosogni, un graphic novel che ci porta dritti dritti nell'Italia degli anni '80, con le sue boyband, i suoi cantanti "italo-americani" e le sue canzoni tanto trash quanto travolgenti!
Ambra e Giovanni sono due ragazzi con due grandi sogni: le sogna di sfondare nel mondo della musica, mentre lui di diventare un ballerino della TV...solo che vivono a Santa Marinella al Mare, un luogo in cui la loro arte non ha valore e i loro sogni non sono così forti e scintillati da essere notati. Nonostante il lavoro in gelateria e il piano bar le portino via gran parte del suo tempo quotidiano, Ambra non perde mai l'occasione di presentare i suoi nuovi brani nelle balere la sera, nella speranza che prima o poi possa essere notata. Una speranza che alla fine viene ripagata, anche se non nella maniera che credeva: Ambra potrà cantare le sue canzoni, ma ad interpretarle, a prestare il volto, dovrà essere Giovanni, o meglio, Zaff Hero.
Questo fumetto racchiude in se sogni preziosi e inestimabili, che sia i ragazzi dell'epoca che quelli di oggi avrebbero voluto assaporare e veder realizzati. Discosogni si fa portatore di desideri difficili e a volte irrealizzabili, regalando ai lettori la speranza e la forza di non mollare mai, ma anzi di proseguire anche quando ci si ritrova più volte a capitolare. In questo graphic novel infatti la Rostagnotto ha saputo rappresentare alla perfezione il percorso da compiere per la realizzazione di un proprio sogno; una rappresentazione che travolge il lettore e lo influenza (in maniera positiva) a dare il massimo e a esprimere se stesso, nonostante le etichette, i pregiudizi e quegli sciocchi modi di pensare che, soprattutto un tempo, hanno sempre frenato chi voleva intraprendere il viaggio dei sogni.
Attraverso Ambra e Giovanni l'autrice è infatti riuscita a dimostrare quanto sia importante rimanere fedeli a se stessi, alle proprie idee e ai propri desideri, senza mai cedere a quelle tentazioni che potrebbero semplificare il percorso verso la realizzazione del proprio desiderio. Ambra, nonostante le porte chiuse in faccia e la possibilità di sfondare, ma solo nell'ombra, non cede del tutto alle tentazioni; certo, accetta l'ingaggio e presta la sua voce al suo prezioso amico, ma rimane però sempre se stessa, quella ragazza del piano bar che vuole fare musica, a prescindere alla fama. E lo stesso vale per Giovanni, che pur prestando il suo viso e fingendosi chi non è, capisce alla fine che per diventare famosi è inutile nascondersi dietro una maschera così lontana dal proprio io. Questi due personaggi, questi due sognatori, con il loro coraggio e la loro forza di volontà, hanno saputo conquistare il mio cuore al primo colpo, accecandomi con la loro aura brillante che rende entrambi due vere e proprie stelle.
A conquistarmi, oltre ad Ambra e Giovanni, è stata anche l'ambientazione tutta italiana; un'ambientazione nostalgica e forse a tratti anche un po' malinconica, che sa essere però allo stesso tempo anche tanto ritmata, proprio come la musica di quei tempi che ancora oggi sa travolgerci e farci ballare. Sono ormai innamorato perso degli scorci e dei paesaggi che l'autrice ha abilmente rappresentato, della ormai iconica facciata di Sanremo che la giovanissima Rostagnotto ha saputo rappresentare in tutto il suo magico fascino. Ma ancor di più sono innamorato del suo modo di raccontare l'Italia degli anni '80, attraverso la musica e quel suo inimitabile trash che in quegli anni ha reso il nostro paese unico.
Tutto viene quindi raccontato con un tono frizzante e accattivante, un tono che sa come coinvolgere il lettore, sin dalla prima pagina, a prescindere (secondo me) dall'età e dal contesto culturale, perché tutti, almeno una volta, abbiamo visto Sanremo e desiderato di essere lì come pubblico o come protagonista. A supportare la trama e la sua prosa esplosiva, a rendere tutto ancor più incredibile, ci pensano i meravigliosi disegni dell'autrice che con il suo tratto sottile ma deciso, morbido e senza tempo, riesce a catturare gli occhi del lettore, che rimangono immancabilmente incantati. Più che la linea però, il vero e proprio potere magnetico è esercitato dai colori: una palette pop nella quale convivono tinte differenti che accostate l'una all'altra accentuano la loro forza attrattiva. I colori di questo graphic novel sono un vero e proprio tesoro del fumetto e sintetizzano perfettamente il periodo in cui è ambientata la storia e i sogni dei due protagonisti.
Ehi, quel rosa e quell'azzurro mi hanno fatto letteralmente impazzire! Chiudo esortandovi a leggere questo fumetto perché la lode stavolta ci sta tutta! Prima però permettetemi di ringraziare Bao Publishing, che ancora una volta ha saputo scovare un talento pazzesco, offrendo a noi lettori una lettura veramente di alto livello!
DISCOSOGNI
- Autrice:Alessandra Rostagnotto
- Editore:Bao Publishing
- Genere:Narrativa a Fumetti
- Pagine:184 pp
- Uscita:24 Febbraio 2022
- Prezzo:€ 20,00
- Nazionalità:Italiana
TRAMA
La metà degli anni Ottanta. La riviera ligure. Ambra compone canzoni, ma neanche quando si esibisce nella gelateria della zia il pubblico sembra apprezzarla. Giovanni veste da Dio, ma in discoteca è guardato come quello strano, e non riesce a vivere serenamente la propria identità. Un giorno un produttore disilluso si trova costretto a creare dal nulla una nuova pop star, e Giovanni diventa Zaff Hero, improbabile cantante di Chicago venuto a farsi adorare dalle adolescenti italiane. Con le basi e la voce bassa di Ambra, in rigoroso playback, Giovanni andrà a Sanremo. Cosa può andare storto? *Alessandra Rostagnotto* ci regala una favola quasi moderna venata di amarcord, in cui diventa sempre più chiaro che mettere in vendita i propri sogni è sempre una pessima idea.
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