martedì 8 novembre 2022

Liete Novelle: Penelope di Dado e Savuland (Recensione)


PENELOPE

Bentrovati amici di Everpop! E se oggi vi parlassi di Penelope di Dado e Savuland?

my point of view

Vi è mai capitato di sentirvi diversi, anche quando siete circondati da persone che vi fanno stare bene o che vi conoscono e comprendono da una vita? Questo senso di diversità, di non appartenenza, è (in particolar modo) comune ai giovani d'oggi che si trovano ad affrontare una quotidianità spesso confusa e complicata. Nonostante i tentativi poi non è sempre detto che questo senso di diversità passi, provate a chiederlo a Penelope, la protagonista del nuovo fumetto (Edito Saldapress) di Dado e Savuland, un'universitaria che non si sente proprio come le altre.


Penelope infatti, sin da bambina, vede strani spiriti e strane ombre scure che vagano silenziose per il mondo. Queste presenze a volte anche spaventose l'hanno sempre portata a pensare che in lei ci fosse qualcosa di strano, che qualcosa non andasse...soprattutto a livello mentale. Da sempre infatti la ragazza pensa di essere affetta da qualche malattia mentale dalla quale non riesce a guarire e intorno alla quale inizia a costruire la sua vita, a partire dagli studi di psicologia che intraprende...e che però risultano vani, perché una serie di eventi per nulla ordinari la porteranno a capire che quegli spiriti non sono frutto della sua fantasia e che la sua testa funziona perfettamente.


I temi, quelli della diversità e della malattia mentale, sono al centro di questo fantastico graphic novel, che si è rivelato ben diverso e lontano da ciò che mi immaginavo. Questi due temi, due pilastri importantissimi per la storia, vengono trattati e raccontati con gran maestria; sviluppati in una maniera semplice, alla portata di tutti, senza mai venir però sminuiti. Lo stato di perenne ansia di Penelope, che da una parte la porta a pensare di essere pazza e dall'altra, contemporaneamente, la spinge lontano dalle persone proprio per la paura che qualcuno possa ricordarle le sue stranezze, rendono questo personaggio affascinante e allo stesso tempo un simbolo, soprattutto per i giovani, che come lei si sentono appunto strani e diversi (due stati non per forza legati però al tema della malattia mentale).


Da buona eroina qual è Penelope si fa carico dei problemi e delle ansie che attanagliano i giovani. Capitola e cade lungo il percorso, ma ben presto si rialza e capisce come affrontare quelle ombre e quegli spettri, divenendo così un chiaro esempio e un'eroina a tutto tondo. La caratterizzazione di questo personaggio è davvero interessante, sotto punti diversi e, pur partendo da quelli che lei crede essere sintomi della pazzia, si estende a dismisura andando a toccare anche temi e tematiche diverse, che si inseriscono perfettamente nella trama e nella sua caratterizzazione, senza mai essere superflui.


La vera sfida che Penelope deve affrontare è quella verso se stessa. Lungo questa sua avventura la giovane impara infatti a riconoscersi e a conoscere aspetti di lei che fino a quel momento non pensava potessero appartenerle. Quei mostriciattoli che galleggiano per il mondo poi appaiono come un'estensione delle sue paure e delle sue ansie, anche se poi si rivelano essere veri e propri nemici dell'umanità. Proprio come nel mondo reale, il nostro, queste ansie fluttuano tutte intorno a noi, silenziosamente, pronte ad assalirci in maniera imprevedibile.


Penelope però non è soltanto un graphic novel che parla di crescita, quello di Dado e Savuland è infatti allo stesso tempo un'avventura fantasy nel mondo reale e (si rivela poi) una storia anche romantica, d'amicizia e d'amore. Uno dei temi inaspettati, di cui parlavo qualche riga più su, è infatti quello della riscoperta di se stessi dal punto di vista romantico e vedrete (preferisco lasciarvi la sorpresa) come l'amore si presenterà davanti agli occhi di Penelope. 


Con una trama ottima e una caratterizzazione della protagonista altrettanto efficace, il registro grafico non poteva certo essere da meno. Ad una prima occhiata il tratto morbido e tondeggiante sembra portare il lettore verso una storia differente, per certi versi opposta alle tematiche trattate, ma pagina dopo pagina si comprende perfettamente la scelta di questo stile, che permette un'apertura verso il pubblico ampia e variegata: Penelope infatti, a mio parere, è un fumetto perfetto tanto per gli adolescenti quanto per i più grandi e questo suo stile aiuta davvero tanto in questa apertura di target. 


Penso proprio che integrerò questa storia nella lista di libri e fumetti da consigliare ai miei studenti, perché storie come queste meritano di essere scoperte in primo luogo tra i banchi di scuola, perché credo possano essere di grande aiuto ai più giovani e a chi ha bisogno di una mano amica nell'affrontare le beghe e le difficoltà quotidiane.

See you soon! -Lewis

PENELOPE

  • Autori:Dado e Savuland
  • Editore:Saldapress
  • Genere:Narrativa Fantastica
  • Pagine:200 pp
  • Uscita:26 Ottobre 2022
  • Prezzo:€ 18,00
  • Nazionalità:Italiana
TRAMA

Penelope ha vent'anni e studia psicologia. Fin da bambina, ha sofferto di un particolare tipo di allucinazioni: vede creature mostruose muoversi nel buio. Nel tempo, però, ha imparato a gestire questo disturbo, fino al punto che quelle spaventose figure non le appaiono quasi più. Ma, col trasferimento in una nuova città e gli inevitabili cambiamenti che questo comporta, ciò che sembrava un capitolo ormai chiuso nella vita di Penelope riemerge dal passato (e dalle tenebre) e ricomincia a tormentarla. Così, per trovare una soluzione al suo problema e scoprire chi la sta braccando, la ragazza dovrà intraprendere un viaggio dentro sé stessa e dentro il senso delle proprie emozioni. La star del fumetto indie Dado insieme alla disegnatrice Savuland firmano "Penelope", un libro che declina temi propri del genere young adult in una storia dal taglio urban fantasy. Un graphic novel che, muovendosi sul confine tra disturbo cognitivo e fantastico, ci racconta una vicenda profondamente umana su ciò che significa crescere e scoprire la propria vera identità.

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