SONO CONTENTA CHE MIA MAMMA E' MORTA
Buongiorno lettrici e lettori di Everpop! Oggi è il giorno perfetto per parlare di Sono contenta che mia mamma è morta di Jennette McCurdy.
my point of view
In molti conosceranno Jennette McCurdy per le sue serie storiche di Nickelodeon "I-Carly" e "Sam e Cat", ma dietro un personaggio, dietro delle interpretazioni, si nasconde sempre una personalità diversissima e Jennette, con questo magnifico memoir, ci ricorda che gli attori sono molto di più che un semplice personaggio (per quanto quel personaggio sia da noi amato). Io in primis sono fan della serie e dell'attrice e, spulciando qua e là per il web, avevo letto e sentito parti della sua storia, ma leggerle attraverso le sue parole e la sua voce (che vi assicuro viene proprio fuori dalle pagine del libro) è senza alcun dubbio un'esperienza stupefacente!
Jennette è stata un'attrice sin da bambina, nonostante il suo carattere mite e timido, perché "spronata" insistentemente da una madre che voleva vivere il suo più grande sogno attraverso gli occhi e il corpo della propria figlia. Sin dalla più tenera età Net (come erano soliti chiamarla i suoi familiari) vive una vita che non è la sua, costretta sin da piccola a sacrificarsi e a sacrificare tutto quello che per le sue coetanee era pura normalità. Certo c'erano i film, i buffet e i personaggi famosi...ma a quale prezzo, soprattutto se tutto questo ti veniva privato in nome di una perfezione irraggiungibile?
Inizia così la storia che la McCurdy ci racconta: con il sacrificio di una bambina e le conseguenze che dovrà affrontare, tanto fuori che dentro di sé. Jennette infatti si troverà a dover fare i conti, più e più volte, con la sua testa e il suo corpo, cercando sempre e comunque di mettere in pace entrambe le voci, soltanto per soddisfare il volere di quella madre che da sempre ha amato indiscriminatamente.
A volte pensiamo che l'amore incondizionato non esista, eppure Jennette ci dimostra che può esistere, ma non è sempre un ben un'amore come questo. L'amore che la ragazzina (prima) e la giovane donna (dopo, nonostante i suoi rifiuti nei confronti della crescita) prova è deleterio, traumatico e anche pericoloso, perché mette più e più volte l'autrice in un angolo, lì dove le ombre del suo cuore cercano in ogni modo di fagocitarla per azzerare così la sua personalità e quindi la sua stessa esistenza. L'amore della McCurdy per la madre è così possente e indomito da sfociare poi, immancabilmente, nel sentimento opposto, una sorta di odio e disprezzo che però farà sentire male soltanto l'autrice stessa, vittima (sempre e comunque) dell'egoismo di una madre che mente prima a se stessa e poi a chi le sta intorno (in particolar modo alle persone che dovrebbe amare) soltanto per soddisfare l'ego del fantasma di una gioventù ormai sfumata.
E' incredibile e indiscutibile il talento di Jennette McCurdy nella scrittura, che con questo memoir ci regala una vera e propria perla del genere. La scrittura è scorrevole, ma è ancor prima schietta e sincera: non omette nulla, ma anzi, quando serve l'autrice stessa (e quindi la sua storia) sa essere anche piuttosto severa e spietata, proprio come la vita (la madre e lei stessa) lo è stata. Ho amato questo romanzo dalla prima all'ultima riga, arrivando a divorarlo in pochissimi giorni. Per quanto la storia della McCurdy è dura e spigolosa, a volte sembrava quasi di star leggendo un romanzo, una storia inventata, che però non lo è affatto; pensare infatti che una storia come questa è reale e ha veramente fatto del male alle persone coinvolte, sconvolte e lascia senza fiato chi legge (proprio come è successo a me).
La prosa è semplice e per nulla arzigogolata, ma allo stesso tempo dimostra il talento dell'autrice nella scrittura, che non risulta mai, neppure per un istante, una rookie del campo. Forse scrivere della propria vita e di quello che abbiamo provato sulla nostra stessa pelle è più semplice, o forse no, sta di fatto però che con questo libro la McCurdy ha dimostrato di poter portare avanti il suo sogno di scrittrice e sceneggiatrice, perché di voci così potenti (e che vanno dritte al cuore) ve ne sono davvero poche in circolazione.
Io vi invito a leggere questo libro, perché di certo vi troverete preziosi insegnamenti e soprattutto una storia che merita di essere letta, conosciuta e condivisa.
SONO CONTENTA CHE MIA MAMMA E' MORTA
- Autrice:Jennette McCurdy
- Editore:Mondadori
- Genere:Memoir
- Pagine:384 pp
- Uscita:14 Marzo 2023
- Prezzo:€ 19,00
- Nazionalità:USA
TRAMA
Jennette McCurdy ha solo tredici anni quando diventa una celebrità della tv grazie alla serie "iCarly". Dietro il suo sorriso smagliante si nasconde però l'inferno degli abusi fisici e psicologici a cui sua madre la sottopone fin da quando è bambina. Ossessionata dall'idea di fare della figlia una star, Debbie ha assunto il controllo maniacale di ogni aspetto della sua vita. E Jennette, pur di vedere la madre felice e di conquistare il suo amore, è disposta a rinunciare all'infanzia normale che vorrebbe così tanto. Giorno dopo giorno, per anni, Debbie cerca di distruggere Jennette per ricostruirla a suo piacimento. Solo quando il cancro obbliga Debbie a stare in ospedale e lontano da lei, Jennette scopre fino a che punto è riuscita a devastarla. Preda di disturbi alimentari, dell'alcol e di una grave depressione, è costretta ad affrontare il suo passato e il mostro che l'ha resa ciò che non avrebbe mai voluto essere. Scritto con disarmante sincerità e umorismo nero, "Sono contenta che mia mamma è morta" è il racconto di quello che succede quando chi ci dovrebbe amare più di tutti abusa della nostra innocenza. Ma soprattutto è una storia che parla di resilienza e conquista della libertà. E della felicità di farti lo shampoo da sola.
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