lunedì 31 luglio 2017

Liete Novelle: Nonni di Antonio Vinci (Recensione)

Buongiorno con l'ultima recensione di Luglio! Da domani Everpop cambia registro ed entra nella modalità vacanze (niente di così diverso vedrete), oggi però godetevi (quando si suol dire il "termine adatto") questa recensione!



NONNI
di Antonio "Tonio" Vinci
                                                                                           

TITOLO ORIGINALE: Nonni

EDITORE: Tunué

GENERE: Storie di Vita

PAGINE: 100pp

PREZZO: 14,90

USCITA: 27 lug 2017


TRAMA

Un graphic novel sulla voglia di essere vivi finché si è in vita. Sandro è un postino in pensione, ha settantadue anni e dopo l'improvvisa morte di Lidia, l'amore di una vita conosciuto tra i banchi di scuola, si abbandona a una solitudine fatta di sigarette, finte partite a carte e pasti accompagnati dalla luce di un vecchio televisore. Le sue giornate scorrono lente e tristemente ripetitive finché scopre un mondo di anziani per cui la vita, e soprattutto il sesso, sono parte di un presente appagante, giocoso e del tutto normale. Allora Sandro s'innamora di nuovo, sperimenta come in una seconda adolescenza i piaceri della carne, e fa i conti con le occasioni mancate del proprio passato. Con un tocco fresco e grottesco insieme, Antonio Vinci firma una storia tragicomica e venata di squisita nostalgia per ricordarci, come diceva Charles Bukowski, che la vita non sa nulla degli anni.

MY POINT OF VIEW
                                                                    
                                              

"Mi sento vivo" è una delle espressioni che ormai sta sempre più svanendo, a causa dello stress quotidiano, del lavoro (o sarebbe meglio dire della disoccupazione), delle spese e della crisi (sì perché è sempre colpa della crisi, in un modo o nell'altro). Vi siete però mai chiesti quando si inizia a a vivere per davvero? C'è chi dice che 40 anni sono una meta importante, perché è da lì che ci si inizia a sentire vivi, altri invece puntano ai 50 (io sono quasi arrivato ai 30 e mi sento vivo a fasi alterne, ma forse non del tutto ma meglio goderseli come meglio si può questi anni). Questa domanda che vi pongo oggi è quella che in qualche modo di sarà posto anche Antonio Vinci, autore di questo nuovissimo fumetto Tunué, nel quale viene esplorato il tema della vecchiaia e quello del sesso, due temi che normalmente sembrerebbero procedere su due binari diversi, ma che invece riescono inaspettatamente a procedere sullo stesso binario.

Questa è la storia del Signor Sandro, un postino in pensione ormai fresco vedovo della moglie Lidia, che (ri)scopre inaspettatamente il piacere della vita...e del sesso. Il punto di partenza di questo fumetto è la morte, che viene tratteggiata all'inizio per poi essere messa da parte; è un punto di partenza, e come tale lì si ferma. Pur iniziando con il classico "finché morte non vi separi" infatti il fumetto pone come suo punto centrale, come sua tematica principale, non la morte quanto la vita. Tonio Vinci esplora e racconta la vita a modo suo, attraverso la figura di questo uomo distinto e affranto, che ritrova la felicità proprio da uno dei piaceri primordiali, l'unico aspetto della vita forse che riesce realmente a restituire la felicità. A cavallo tra vita e morte l'autore ci racconta l'amore al suo "ultimo stadio", quello che a volte riesce a fiorire persino in tarda età, nonostante le complicazioni. Attraverso questo tema si parla anche di dolore, mostrato ai lettori attraverso la figura del protagonista, che riesce ad esorcizzarlo in una maniera un po' buffa e goffa, ma incredibilmente reale.

Nonostante l'età del protagonista, questa è a tutti gli effetti una storia di crescita interiore, di crescita mentale, un viaggio attraverso la riscoperta della vita e dei piaceri, per sottolineare che la vita finisce solo quando sopraggiunge la morte, e che quindi è solo in quel frangente che bisogna "arrendersi". Il signor Sandro infatti non ci metterà molto, grazie all'aiuto dei suoi nuovi amici del Circolo Aurora, un luogo di ritrovo per anziani vispi e anche un po' sporcaccioni (ma ditemi voi chi anche in segreto non lo è!). 

Quello che però sorprende in questo particolarissimo graphic novel è il connubio (che a molti potrà sembrare anche assurdo) tra erotismo ed anzianità. Quella che sembrano essere due punti in continua convergenza riescono finalmente ad incontrarsi e conseguentemente a fondersi in questo fumetto dalle tinte reali ed ironiche, contraddistinto da sfumature dolci e tenere (come solo gli anziani sanno essere) che però tendono anche ad essere irriverenti e impertinenti (da veri malandrini direbbe la nonna di una cara amica), da qui l'aspetto esilarante che contraddistingue l'opera ed i suoi protagonisti. 

A completare l'opera e a dargli il giusto aspetto, l'effetto giusto a cavallo tra reale e faceto, ci pensano i disegni contraddistinti da uno stile un po' "deformed" che danno ai vari personaggi, soprattutto quelli che circondano Sandro, un aspetto da "teatrino" utile appunto a smorzare il malumore e la tristezza iniziali che circondano l'anziano protagonista. Quello che sembra essere uno stile "semplicistico" è in realtà qualcosa di molto più articolato, che si sposa perfettamente con la trama e le tematiche trattate.
Insomma voi Nonni lo dovete assolutamente leggere perché vi farà ridere, ma anche perché bisogna portare rispetto verso le persone più anziane, o no?
See you soon! -Lewis

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