DEAD TUBE
Buongiorno e buon giovedì amici di Everpop! Torniamo a parlare di manga con un fumetto dalle tinte horror che ho divorato in pochi minuti qualche settimana fa. Tenetevi pronti a Dead Tube di Mikoto Yamaguchi e Touta Kitakawa.
TITOLO ORIGINALE: Dead Tube
EDITORE: J-POP Manga
GENERE: Thriller/Horror
VOLUMI: 2 (In Corso)
PREZZO: 6,00€ cad
USCITA: lug 2017
TRAMA
Un vero e proprio snuff manga, uno spaventoso thriller scolastico che vi getterà nel mezzo di un cruento gioco di omicidi. Un giorno, Tomohiro Machiya, studente del secondo anno del liceo Gyotoku e membro del club di cinema, riceve all'improvviso una strana richiesta da Mai Mashiro, una delle ragazze più belle e popolari della scuola: Mai desidera essere filmata per due giorni, 24 ore su 24. Tuttavia, nell'ultimo giorno di riprese, Tomohiro si ritrova ad assistere a un omicidio commesso dalla ragazza...
MY POINT OF VIEW
Be' parto subito dicendovi che se avete il cuore debole e l'animo sensibile, dovrete fare una buona scorta di coraggio prima di immergervi tra le pagine di questo manga. Ovviamente si parla di un horror/thriller leggero, scorrevole e per nulla contorto, un fumetto crudo alla portata di tutti (anche se sconsiglio la lettura a lettori giovani e soprattutto a quelli giovanissimi). Nonostante questo, seppur questa parole potranno trarvi in inganno, vi assicuro che questo fumetto "s'ha da leggere", soprattutto se amate il genere thriller l'horror e lo splatter, perché sì Dead Tube è anche un fumetto un po' splatter.
Mistero e terrore ruotano attorno alla figura (e alla vita scolastica) di Tomohiro Machiya, un ragazzo come tanti iscritto al club di cinematografia, che un bel giorno si vede inaspettatamente ingaggiato come cameraman personale della bella ed ambita Mai Mashiro, una delle ragazze più popolari dell'istituto. A Tomohiro viene fatta una richiesta piuttosto strana: riprendere ininterrottamente la bella Mai, persino nei momenti più intimi e personali. Nonostante le remore iniziali Tomohiro accetta e segue Mai in ogni momento, senza mai staccare gli occhi da lei, neppure quando, il secondo ed ultimo giorno, si trova a riprendere una scena piuttosto spietata, nella quale la ragazza che sembrava essere tanto dolce e docile rivela il suo vero volto, un volto piuttosto oscuro e perverso.
Ciò che in primo luogo cattura e affascina in questo fumetto è proprio l'uso e l'applicazione dei social ai quali gli autori ricorrono per narrare una storia per nulla spensierata, ma carica invece di tensione adrenalina e tanta tanta ansia. Se siete amanti del genere saprete senz'altro che in questo fumetto non c'è da fidarsi di nessuno, forse neppure del protagonista che alla fine è più che altro una vittima, degli eventi e soprattutto delle persone che lo circondano. Ciò che però davvero sconvolge e carica d'ansia la lettura è proprio il social al centro del manga, il sito Dead Tube, che strega nel vero senso della parola ogni spettatore, con video spietati carichi di tonalità rosse...ma ammalianti. Il vero nemico però rimane l'uomo, come succede spesso in questi fumetti, che si lascia letteralmente sopraffare dal sito e dalle sue regole, diventando così una sorta di sadico burattino.
Questo primo volume però, perfetto come apripista per una storia che si prospetta spietatamente interessante, si concentra ben poco sui retroscena e sui gestori del sito, punti di domanda che però immancabilmente tormentano il lettore durante e dopo la lettura di questo primo albo. C'è da dire che la domanda però passa un po' in secondo piano, grazie a quella che sembra essere la co-protagonista della storia, la bella e sadica Mai Mashiro, un personaggio tanto enigmatico quanto spietato, pronto a tutto pur di strappare un video perfetto da caricare su Dead Tube. Il personaggio di Mai riesce addirittura a strappare l'attenzione da Tomohiro, che passa in secondo piano per via della sua debolezza e della sua ingenuità. Mai però non è l'unica a rivelare una personalità oscura e perversa e sarà proprio il povero Tomohiro a doverne subire le svariate conseguenze, nei modi più assurdi e terrorizzanti.
La paura in questo manga non nasce tanto dalla violenza sprigionata dai vari "giocatori", pronti a tutti pur di accaparrarsi soldi e views, ma bensì dalla perfidia che spinge questi personaggi a compiere le azioni più cattive e spietate. In questo fumetto infatti si passa dallo stato di carnefice a quello di vittima in un battito di ciglia, ed è tutta lì che si insidia la curiosità.
Per quanto riguarda i disegni, ammetto di aver apprezzato lo stile di Touta Kitakawa, che mi ha ricordato molto quello che caratterizza le tavole di Medaka Box, soprattutto per quanto riguarda la fisionomia e la caratterizzazione dei personaggi, e che pur non trovandoli propriamente adatti ad un manga horror, devo ammettere che il risultato finale, la combinazione tra trama e disegni, è stato alquanto soddisfacente.
Ora però son curioso di sapere cosa potrà succedere nei prossimi volumi...e voi?
See you soon! -Lewis
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