mercoledì 25 ottobre 2017

Botta&Risposta: Colazione con Nicholas Sparks

INTERVISTA A NICHOLAS SPARKS

Buongiorno e bentrovati amici di Everpop, stamane voglio condividere con voi uno degli eventi che più mi hanno colpito questo mese: la colazione milanese in compagnia di Nicholas Sparks.

LA VITA IN DUE di Nicholas Sparks
                                                                                                                  
EDITORE: Sperling & Kupfer | GENERE: Romance
PAGINE: 504pp | TITOLO ORIGINALE: 
USCITA: 04 lug 2017 | PREZZO: € 19,90 | EBOOK: € 10,99
                                                                                                                  

TRAMA
Seguii il loro sguardo e in quel momento pensai che London fosse la neonata più preziosa nella storia del mondo. Avremo una vita bellissima. Noi due. A trentaquattro anni, Russell Green ha tutto: una moglie fantastica, un'adorabile bambina di cinque anni, una carriera ben avviata e una casa elegante a Charlotte, in North Carolina. All'apparenza vive un sogno, ma sotto la superficie perfetta qualcosa comincia a incrinarsi. Nell'arco di pochi mesi, Russ si trova senza moglie né lavoro, solo con la figlia London e una realtà tutta da reinventare. E se quel viaggio all'inizio lo spaventa, ben presto il legame con London diventa indissolubile e dolcissimo, tanto da dargli una forza che non si aspettava. La forza di affrontare la fine di un matrimonio in cui aveva tanto creduto. Ma soprattutto la forza straordinaria di essere un padre solido e affidabile, capace di proteggere la sua bambina dalle conseguenze di un cambiamento tanto radicale. Alla paura iniziale, poco alla volta, si sostituisce la meraviglia di ritrovare dentro di sé le risorse che servono per fare il mestiere più difficile del mondo, il genitore. Russ scopre di saper amare in un modo nuovo, di quell'amore incondizionato che non deve chiedere ma solo offrire. E forse per questo potrà anche rimettersi in gioco con una donna alla quale dare tutto se stesso.
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BOTTA&RISPOSTA
                                                                        
Di seguito l'intervista tra l'autore e svariati blogger.

QUEST

Partiamo parlando del tuo nuovo romanzo. Quanto c'è di te in "La vita in due" e nei protagonisti di questo tuo ultimo romanzo? E come mai per questo libro hai tratteggiato un personaggi femminile davvero antipatico, visto che solitamente le tue donne sono sempre positive?

NICHOLAS

Questa storia è stata ispirata inizialmente dal legame che c'è tra me e mie figlie e dalla mia paura per la paternità. Per quanto riguarda la seconda domanda...be' ho conosciuto donne come Vivian e alle donne il suo personaggio è piaciuto molto. Per rispondere alla tua domanda però diciamo che volevo rendere il libro più autentico possibile, soprattutto per Russell, così da presentarlo nella maniera più autentica possibile. Il percorso che lui affronta è un percorso di guarigione, lungo il quale deve superare diverse difficoltà, e per questo ci tenevo a raccontare la sua storia in maniera più vera possibile. E poi c'è da dire che Vivian è davvero una buona madre, una madre che ama moltissimo sua figlia, solo che non ama più suo marito. Questo succede.

QUEST

In questo libro si parla del rapporto padre-figlia, quindi mi sorge spontaneo chiederti "che padre sei"?

NICHOLAS

UN PADRE FANTASTICO! A parte gli scherzi, credo che il compito di un genitore sia quello di far crescere i propri figli sia nel corpo che nella mente, così da diventare adulti altrettanto sani. Ricordo spesso ai miei figli che la vita a volte sa essere ingiusta, e che non sempre si può avere ciò che si vuole. Poi ovviamente le classiche regole da genitore, come ad esempio "no alle droghe", valgono anche per me. Però alla fine saranno loro a dar forma alle loro vite.

QUEST

I genitori di Russ sono dei personaggi davvero ben caratterizzati, quindi mi chiedo quanto siano simili ai tuoi genitori? Quanto c'è di autobiografico in questi due personaggi?

NICHOLAS

I genitori di Russ sono molto diversi dai miei. Assomigliano molto di più ai miei nonni. La mamma di Russ però condivide con la mia il lavoro, che come lei è stata optometrista e faceva la mamma a tempo pieno mentre mio padre faceva il professore. Ringrazio il cielo per aver avuto dei genitori come i miei, dei genitori che mi hanno fatto crescere indipendente e insegnandomi a credere sempre in me stesso. Mi sento davvero fortunato ad aver avuto due genitori così. 

QUEST

In quest'ultimo libro hai trattato il tema della genitorialità, e tu stesso sei padre, quindi mi sorge spontaneo chiederti se c'è un messaggio che vorresti passare alle generazioni più giovani e in particolare alle tue figlie.

NICHOLAS

In realtà no. Non ci sono veri e propri messaggi nelle mie storie. Però devo ammettere che comunque i ragazzi quando crescono subiscono una loro evoluzione spontanea, e quindi nel mio libro volevo offrire esplorare il rapporto che si viene a creare tra un genitore ed un figlio quando entrambe le parti sono pronte ad affrontare la vita.

QUEST

A quale dei tuoi libri sei più legato? E perché?

NICHOLAS

Direi senza dubbio "I Passi dell'Amore", il terzo libro. Scelgo quello perché mi sento molto legato al personaggio di Landon, l'unico personaggio dei miei libri che posso dire di essere stato. Come lui ho vissuto le stesse esperienze e ho vissuto la mia giovinezza proprio come lui. Mentre Noah invece è ha ottanta anni ed io ancora non li ho compiuti, quindi non so come ci si sente a quell'età.

QUEST

Per agganciarmi alla domanda precedente, volevo chiederti com'è nata la storia alla base de "I Passi dell'Amore"?

NICHOLAS

E' una storia che si ispira alla storia di mia sorella minore, la quale ha avuto come Jamie un cancro e come lei si è trovata a doverlo combattere. Jamie e mia sorella condividono tantissime cose, come ad esempio il finale del libro, quando i due protagonisti decidono di sposarsi vista l'ormai prossima morte di lei. Quello è stato il gesto più dolce e coraggioso che lui potesse farle.

QUEST

I tuoi romanzi hanno viaggiato in tutto il mondo, sia in forma scritta che in quella cinematografica. Com'è da scrittore vedere tutte queste storie prendano vita?

NICHOLAS

E' davvero divertente ed emozionante. Penso di essere il secondo autore a cui i film si sono ispirati per la sceneggiatura, il primo è Stephen King. Ho scritto queste storie con la speranza che le persone potessero trarne godimento da esse. Non tutti leggono e quindi sono felice che quella parte di persone possano ammirare la storia sul grande schermo.

QUEST

Hai scritto moltissimi libri e continui a farlo tutt'ora. Quando scrivi segui uno schema preciso, sai come ad esempio possa terminare, oppure i personaggi assumono il comando?

NICHOLAS

No. Il processo che seguo con la storia può durare da una settimana fino a un'anno, dipende. Inizio a scrivere solo quando so come la storia inizierà e come finirà, le altre cose hanno forse un peso minore, ma a grandi linee so bene quali sono i punti principali da trattare. Mi piace avere un'idea di quello che può essere la storia e di quello che possono essere i personaggi principali. Cose come l'età, lo status sociale, il loro punto di vista sull'amore. Solo dopo inizio a scrivere, ed è a quel punto che il processo prende piede ed i dettagli si sviluppano.

QUEST

Ricollegandomi alle precedenti domande, volevo chiederti se tu, quando scrivi, immagini di già quello che sarà lo screenplay del film tratto dal tuo libro oppure è una cosa che viene dopo?

NICHOLAS

Quando concepisco la storia nella mia testa, provo a mettere insieme tutti i pezzi che andranno a comporre la mia storia, in modo tale che questi pezzi possano adattarsi sia ad un romanzo che ad un film. Se così non succede allora respingo queste idee e molto spesso mi capita di abbandonare dei progetti proprio perché non li trovo originali per entrambe le categorie. Mi occupo però della sceneggiatura solo dopo aver concluso il libro.

QUEST

Nei tuoi libri la morte è un tema ricorrente. Io volevo sapere se tu da scrittore rimpiangi di prendere queste scelte. Qual è il tuo rapporto con questi personaggi?

NICHOLAS

Be' li amo, questo è ovvio. Originariamente ne "I Passi dell'Amore" non si capiva se Jamie sarebbe morta o no, e così è stato fino alla fine, infatti non sono riuscito a darle lo stesso finale che invece le è spettato nel film. Però in generale, quando scrivo i miei libri, cerco sempre di creare personaggi che risultino facilmente apprezzabili dal pubblico. Lo stesso vale per me. Io sono molto affezionato a questi personaggi e quando muoiono non posso che esserne triste.

QUEST

Quando scrivi le tue storie e pensi ai tuoi personaggi, tutto quello che viene fuori è frutto della tua fantasia oppure trai spunto da esperienze o persone realmente esistite?

NICHOLAS

Sì! Ogni personaggio viene da qualche parte. Generalmente sono sempre persone che ho conosciuto da vicino e che mi hanno ispirato, grazie ai quali riesco a creare le mie storie.


E' indescrivibile l'emozione provata davanti ad un autore del genere. Riuscire a formulare una domanda, nel modo giusto e che sembri più seria e credibile possibile...be' non è certo facile. In qualche modo però ci siamo riusciti e spero che quest'intervista vi sia piaciuta.
See you soon! -Lewis

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