ARTE
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! La giornata parte in compagnia di un fumetto davvero affascinante, in cui l'Arte è la vera protagonista.
EDITORE: Panini Comics | GENERE: Seinen
NUMERI: 1 (di 7 In Corso) | TITOLO ORIGINALE: Arte
NUMERI: 1 (di 7 In Corso) | TITOLO ORIGINALE: Arte
USCITA: nov 2017 | PREZZO: € 5,50 |
TRAMA
XVI secolo, Firenze. La giovane di nobili origini Arte desidera diventare pittrice e fare apprendistato nella bottega di un maestro. Nell’età del Rinascimento non è però concesso spazio alle ambizioni di una donna e, per inseguire il suo sogno, Arte dovrà sfidare le convenzioni sociali della sua epoca.
MY POINT OF VIEW
La bellezza dell’arte italiana è apprezzata in tutto il mondo, e questo è ormai un fatto risaputo, così come l’amore dei giapponesi per ogni singola città e paesello della nostra penisola. Quello per l’arte del passato, dalla romana fino a quella rinascimentale poi, è un amore incrollabile che molte volte sfocia in altrettante opere degne di nota, in cui l’arte italiana vive e brilla in tutta la sua bellezza.
Tra le varie opere giapponesi, tra i vari manga che trattano di arte del passato, Arte è senza dubbio una delle opere più particolari e meglio caratterizzate nel panorama del fumetto nipponico. Un fumetto che abbraccia l’arte rinascimentale a tutto tondo, per poi celebrarla in ogni sua componente, dalla scultura alla pittura fino ad arrivare all’architettura. Insomma quella di Kei Ohkubo è una vera e propria perla da custodire, in cui la disciplina artistica, con tutti i suoi lavori, assume il ruolo di vera protagonista, prendendo in prestito la voce, il volto, ma soprattutto il cuore, dell’omonima protagonista, chiamata appunto Arte. E’ un gioco di parole assurdo e complicato, lo so, ma vi assicuro che il fumetto è molto più semplice da capire se lo si legge, ma parliamone comunque.
Arte è una giovane nobile che segue tutte le direttive familiari per diventare un’ottima sposa, compiti e lezioni che raddoppiano a seguito della morte del padre, che comporta la conseguente decaduta del patrimonio familiare. Per far fronte a questo problema la madre di Arte cerca in ogni modo di accasare la propria figlia, allontanandola così dal suo vero e proprio amore: la pittura. Arte è la vera e propria personificazione della disciplina di cui prende il nome e come tale sopravvive proprio grazie a tempere, matite e tele, grazie alle quali realizza dei piccoli capolavori. Lei ha un sogno, diventare pittrice, ma c’è però un gran problema: lei è una donna e come tale può soltanto seguire le direttive imposte dalla madre…o almeno dovrebbe, visto che un bel giorno Arte decide di abbandonare la sicurezza familiare alla ricerca di una bottega che possa prenderla come apprendista. Dopo una dura e estenuante ricerca la ragazza riesce a convincere un artista, il più burbero e solitario tra tutti, il maestro Leo, che la accoglie inizialmente con remore, che però non tengono conto del suo essere donna.
Questo solo primo volume mi ha convinto del tutto su questa serie che a mio parere è destinata a brillare, soprattutto in questo genere storico-artistico così ricco e particolare. Il motivo principale? La scelta delle tematiche e il metodo di approccio dell’autrice, che riesce a collegare presente e passato attraverso temi assai attuali, come la figura della donna nella società, il suo valore e il suo peso sulle comunità rinascimentali che si riflettono poi anche su quelle attuali. La Ohkubo infatti non celebra solo l’arte ed il Rinascimento nelle sue diverse sfumature, attraverso i vari protagonisti dell’opera e i loro talenti, ma anche (e forse soprattutto) la figura della donna e la sua vogli di indipendenza, attraverso un periodo storico florido ma ahimè alquanto difficile per tutte quelle donne che come Arte desideravano proseguire il cammino dell’arte. Capitolo dopo capitolo la figura femminile viene tratteggiata con minuzia e analizzata sin nel dettaglio, con delicatezza ed energia allo stesso tempo, al punto tale da apparire bella e misteriosa proprio come un quadro…come la Gioconda, tanto per rimanere in tema. Le donne che mette in scena l’autrice, come Arte e sua madre, sono donne forti e coraggiose, donne risolute e intelligenti, pronte a tutto (seppur per scopi diversi) pur di portare a termine l’obiettivo prefissato. Alternativamente Arte e sua madre si scontrano per poi immancabilmente rincontrarsi. Questo loro rapporto, seppur a volte passi in sordina, rende la storia interessante e allo stesso tempo raffinata, contraddistinta da un ritmo lento e cadenzato, una storia che porta il lettore a ritagliare il giusto tempo, proprio come quando ci si ritrova davanti ad un quadro ammaliante.
Ammaliante come il tratto dell’autrice, morbido e delicato, elegante anche quando si tratta di descrivere luoghi popolari, che brillano in tutta la loro bellezza proprio grazie al talento dell’autrice alle matite, che si tramuta in una fedele e raffinata rappresentazione di una Firenze da favola, una città incantata dove Magia non è altro che l’apposizione di un pennello su una tela. Una volta scoperti i disegni della Ohkubo è impossibile non rimanerne innamorati, vi ho avvisati!
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