MACUMBA
Buon mercoledì Evereaders! Oggi sul blog torna Mattia Iacono uno degli autori di casa Tunué che è tornato a sorprendermi con la sua nuova opera Macumba.
EDITORE: Tunué | GENERE: Onirico
PAGINE: 128 pp | TITOLO ORIGINALE: Macumba
USCITA: 28 set 2017 | PREZZO: € 16,90 | EBOOK: €
TRAMA
Il Sig. Bellini è un archeologo scontroso e solitario; ama le acciughe, le camere buie e il whiskey d'annata, ma a distinguerlo è soprattutto il senso di panico e ipocondria che lo investe al minimo pallore o al pensiero dei disastri annunciati alla tv. Una notte qualsiasi, dopo l'ennesima bevuta di troppo, dalle pietre antichissime che Bellini tiene in libreria si sprigionano tre demoni venuti ad annunciargli quando morirà. Difficile dire se sia tutta colpa dei fumi dell'alcool; l'unica certezza è che Bellini vorrebbe chiudersi in casa per distanziare i pericoli e che alla fine non ci riesce: il Dr. Cabrera, un vecchietto cordiale e suo vicino di casa, lo convince ad accompagnarlo per una commissione. A venirne fuori è una passeggiata, al contempo semplice e grottesca, durante la quale la Morte è sempre dietro l'angolo e da nessuna parte.
MY POINT OF VIEW
Dopo averci sorpreso e lasciato a bocca aperta
(e diciamo anche un po’ storditi) con la sua opera precedente, Demone Dentro,
Mattia Iacono torna con Tunué per firmare il suo secondo Graphic Novel, dove il
mondo onirico torna a farsela da padrone. Un fumetto che si presenta come una
storia a se stante, ma che in realtà è ben collegata, saldata profondamente,
con la precedente…e con la prossima e conclusiva alla quale l’autore romano sta
già lavorando. Una trilogia popolata da demoni e magia oscura dove la paura
lascia spazio allo stupore, mentre il mondo onirico viene sopraffatto da quello
reale e dalla vita quotidiana.
Paura, ansia e frustrazione sono i tre termini
che identificano l’opera, tre eventuali nomi che si potrebbero dare alle statue
rosa possedute dal protagonista di questa storia. Tre esseri soprannaturali che
predicono il futuro, e in particolare l’avvento della morte, che rappresentano
in breve la paura (quotidiana) ed il timore che abbiamo nei confronti della
morte. Insomma nulla di così eclatante, nulla di così spaventoso e spettrale,
ma semplicemente una rivisitazione, una rilettura, di una paura che ci
accompagna da sempre, dagli albori del mondo stesso, e che continuerà per
sempre a starci accanto. Ciò che fa Mattia Iacono non è altro che far suo
questo concetto, plasmandolo e riplasmandolo (prima con Demone Dentro e ora con
Macumba) per dar vita ad una storia carica di ansia e inquietudine che da non
poco da pensare. E’ impossibile infatti, a fine lettura, non riflettere sulle
proprie scelte e il proprio stile di vita, così come risulta impossibile non
provare empatia per il protagonista e chiedersi se la vita che si sta vivendo è
degna di essere chiamata tale, se la si sta realmente vivendo appieno.
In breve Macumba esplora l’ultimo giorno di
vita di un uomo qualunque, il professor Bellini, docente universitario e
appassionato archeologo, il quale dopo la visita di tre spiriti (e non mi
riferisco a quelli natalizi di Dickens) viene a conoscenza della sua morte
imminente, morte di cui non viene specificata la causa. Questa visione, questo
sogno, questo incontro inaspettato da vita ad una vera e propria spirale di
ansia e di paura, che inizialmente lo stesso Bellini prende sottogamba, per poi
lasciarsi sopraffare sempre più istante dopo istante. Timore e paranoia, che
assalgono immancabilmente lo scorbutico malcapitato, vengono però smorzate
dalla presenza del vicino di casa, il professor Cabrera, che grazie al suo
carattere positivo e alla sua schiettezza sembra quasi esorcizzare quei demoni
che ormai Bellini porta a spasso. Un incontro inaspettato che da vita ad una
coppia sui generis, un duo strambo ma allo stesso tempo esilarante ed
azzeccatissimo (questa mi sembra la parola più adatta, quindi perdonatemi).
Parte così un’inaspettata corsa “all’ultimo
minuto”, un peregrinare che porta i due protagonisti da un punto all’altro
della città, costellato da incontri particolari e fuori dagli schemi (basti
pensare al “pirata” Lafayette amico dell’anziano vicino), che sembra aver quasi
una doppia funzione: da un lato distoglie l’attenzione dalla paura e dalle
ansie di Bellini, dall’altro invece permette al lettore di entrar nel profondo
del personaggio, e del suo accompagnatore, la quale figura rassomiglia a quella
di Virgilio nel viaggio Dantesco. Un moderno Dante, rivisto e rivisitato in
chiave moderna, il nostro Bellini, un protagonista inizialmente burbero e
apparentemente sicuro di se, che però cede ben presto ai propri timori,
schiacciato dal peso della morte, dai demoni che tutti noi ci portiamo dentro.
Quei demoni che hanno subito una notevole
evoluzione nel passaggio dal primo al secondo volume, sia dal per quanto
riguarda la loro caratterizzazione psicologica, sia (soprattutto) dal punto di
vista grafico. Con questo secondo volume Mattia fa un chiaro e deciso salto in
avanti, grazie al quale dimostra un talento in continua evoluzione ed uno stile
che cresce di pagina in pagina. Stavolta le tavole appaiono studiate nel
dettaglio e risulta ben chiara la minuziosa attenzione che l’autore rivolge ad
ogni singola tavola, che molto probabilmente per questioni di tempo, non aveva
potuto dedicare fino in fondo nel volume precedente. Ottima ancora una volta la
scelta di una gamma di colori particolari e atipici per una storia di vita quotidiana,
una tavolozza di colori nella quale spicca un rosa acceso che domina intere
tavole e dona al fumetto quell’aura onirica di cui la trama è satura.
Una storia di ansie, angosce e timori, che stimola la curiosità e porta al ragionamento. Una storia che sa come raccontarsi da se, e che per questo dovete assolutamente leggere! Attenti però a quello che pronunciate ad alta voce!
See you soon! -Lewis
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