venerdì 1 dicembre 2017

Libri Letture e (La) Recensione: Che palle il Natale di Rossella Calabrò

CHE PALLE IL NATALE

Din don dan, din don dan, è tornato lo XMASPOP! Dopo il successo degli anni passati il mese a tema natalizio torna a imperversare sulle pagine di Everpop! Quest’anno iniziamo il nuovo calendario dell’avvento con…CHE PALLE IL NATALE di Rossella Calabrò.

CHE PALLE IL NATALE di Rossella Calabrò
                                                                                                                  
EDITORE: Sperling & Kupfer | GENERE: Humor
 PAGINE: 180pp | TITOLO ORIGINALE: Che palle il Natale
USCITA: 07 nov 2017 | PREZZO: € 14,90 | EBOOK: 8,99€
                                                                                                                  

TRAMA

Che palle, ogni anno è la stessa storia: non si fa in tempo ad archiviare le foto delle vacanze estive e dire mestamente ciao all'abbronzatura, che comincia ad affacciarsi, strisciante e insidioso, il conto alla rovescia per il Natale. Basta distrarsi un attimo, e ci si ritrova invischiati tra luminarie e lieve panico, tra cene aziendali e intolleranze relazionali, tra regali da acquistare e altri da riciclare senza farsi beccare, tra tacchini e capitoni e tutta quella pletora di riti un filino molesti a cui è impossibile sottrarsi. Quest'anno, però, in aiuto della popolazione accorre un team di esimi studiosi - capitanati dall'impavida Rossella Calabrò - per analizzare e sdrammatizzare l'odierno concetto di festività natalizie. I piccoli orrori, le frasi fatte, le famigerate riunioni di famiglia, gli eccessi culinari, la retorica buonista: questo pamphlet non risparmia niente e nessuno. E dispensa una serie di impagabili consigli pratici per gestire il trauma natalizio e uscirne con le palle, sì, incrinate, ma non frantumate del tutto. Perché in fondo il Natale non è cattivo: è solo che lo disegnano così.

MY POINT OF VIEW
                                                                          
                                                 

Ridere fa bene! Questo è ormai assodato. Ridere a Natale però è anche meglio, fa bene alla salute fisica e anche a quella mentale, ma soprattutto fa bene alle palle che immancabilmente finiranno per rompersi durante questi periodi di festa. Se l’ansia per quelle due festose settimane in arrivo già vi abbraccia, vi strizza forte fino a mozzarvi il fiato, allora bisogna correre ai ripari sin da subito, così da mettere in salvo voi e chi vi accompagnerà in questa rossa e splendente avventura. La giusta panacea, per queste frenetiche feste, quest’anno la offre Sperling & Kupfer, con un tomo piccolo ma ricco di allegria, un libro nel quale i divertimento domina ogni singola pagina e che (io vi avverto) vi costringerà a ridere a crepapelle ovunque voi siate, qualunque cosa voi stiate facendo (finendo così per essere considerati come gli scellerati di turno…un po’ come è successo a me). Quindi attenzione al livello delle vostre risate, perché potreste passare per gli scassaballe di turno.
Ammetto di non aver mai letto nulla della Calabrò prima d’ora, quindi una volta ritrovatomi davanti a questo volume non sapevo davvero cosa aspettarmi (ora invece lo so bene e non vedo l’ora di recuperare i volumi precedenti e ridere, ridere, ridere). Devo dire però che non mi divertivo così tanto, leggendo un libro, da tempo immemore. L’ironia e l’allegria di Rossella, contenute tutte in questo libro, sono letteralmente contagiose e travolgenti: alla prima risata è impossibile arrestarsi, così come è impossibile arrestare la lettura di questo libriccino che costringe il lettore a divorare pagina dopo pagina, risata dopo risata. Non c’è trama, non c’è storia, ma ci sono tanti tantissimi aneddoti veri e incredibilmente spassosi che ogni anno passano sotto il nostro naso durante questo periodo delle feste; aneddoti ai quali ormai siamo più che abituati, al punto tale da aver sviluppato dei veri e propri vaccini, motivo per quale, riproposti qui in chiave ironica e spassosa, riescono a farci letteralmente cadere dalla sedia. Resistere è impossibile, rimanere impassibili è da codardi.
Parlare di un libro che ci è piaciuto particolarmente per la sua trama è una cosa semplice, fare lo stesso per un libro che invece ci ha fatto ridere (e anche tanto) per dei motivi quotidiani e naturali, dei motivi semplici e spontanei come può essere la scelta dei regali per il proprio partner o anche solo la cena di Natale…be’ quello è un po’ più difficile, perché da un lato la risata è soggettiva, dall’altro invece tutto può essere riassunto con un semplice “fa ridere ebbasta (tutto attaccato mi raccomando)”.
Ogni singolo argomento trattato in questo libro è vero, ahimè dannatamente reale. Questo libro infatti rispecchia le tradizioni, le usanze, ma soprattutto le rotture di scatole alle quali ogni anno andiamo nuovamente incontro quando il rosso compare come per magia nelle nostre case, insinuandosi prima lentamente e poi sempre con più prepotenza. A Napoli si direbbe “è entrat i sicc e se n’è asciut i chiatt” (per chi non mastica la lingua “è entrato snello e se n’è uscito panciuto”). E’ vera tutta la questione sui regali, sulle famiglie allargate da ritrovare alle cene, le classiche domande di rito e i regali riciclati. Sono anche vere però tutte le questioni legate al Capodanno e all’Epifania, che vengono comunque trattate, ma ancor di più è vera la faida che ogni anno imperversa tra le case e sui tavoli di tutta Italia: Pandoro VS Panettone. Io mi schiero dalla parte del Pandoro perché i canditi sono disgustosi (voi non sapete quante volte ho riscritto questa frase) ma anche l’uvetta non scherza mica!

E insomma oggi, da buon rappresentate del partito Pandoro, sono qui per invitarvi a leggere questo spassosissimo libro, ottimo regalo per queste festività ormai alle porte, che saprà senz’altro divertire tutti, per dirlo in gergo natalizio “A te e famiglia”.
See you soon! -Lewis

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