THE EMPIRE OF CORPSES
Buongiorno Evereaders! La giornata di oggi si tinge di mistero con il secondo volume di The Empire of Corpses di Project Itoh e Toh EnJoe e Tomoyuki Hino.
EDITORE:Star Comics | GENERE: Steampunk
PAGINE: 176 | TITOLO ORIGINALE: The Empire of Corpses#2
PAGINE: 176 | TITOLO ORIGINALE: The Empire of Corpses#2
USCITA: 10 gen 2018 | PREZZO: € 5,90 | EBOOK: €
TRAMA
In un XIX secolo dalle atmosfere steampunk è possibile riportare in vita i morti e impiegarli nelle più svariate attività. John Watson, un brillante studente di medicina, si trova invischiato in una pericolosa missione per conto dell’Impero Britannico. Ciò che cerca sono i ventuno grammi di un’anima... Nel cuore dell’Afghanistan, Alexei Karamazov svela a Watson una terribile verità sui nuovi modelli di cadavere. Il giovane medico e i suoi compagni ripartono per il Giappone sulle tracce del diario di Victor. La spirale di violenza e tradimenti si fa più soffocante mentre emergono dall’ombra nuovi giocatori di questa pericolosa partita a scacchi...
MY POINT OF VIEW
L’amore sbocciato con il
primo volume di questa serie è letteralmente esploso con questo secondo
meraviglioso volume, che mi ha riportato in uno dei mondi più belli e
affascinanti del panorama fumettistico giapponese, quel mondo popolato dai più
famosi personaggi della letteratura inglese e straniera, che tornano in vita
pronti a rivivere avventure a dir poco stupefacenti. Mistero e azione si
mescolano al classicismo di alcune delle più famose opere della letteratura,
condite stavolta in salsa steampunk. Rimanerne stregati è piuttosto semplice, è
bene saperlo sin da ora.
Dopo la sconvolgente
scoperta che ha chiuso il primo intrigante volume di The Empire of Corpses, si
torna sulla scena “del delitto” in compagnia di John Watson (si proprio quel
Watson) e del fidato cadavere Friday, attorno al quale continua ad aleggiare
una sinistra ombra di mistero. Il diario di Victor Frankenstein nelle mani dei
fratelli Karamazov sembra essere finalmente a portata di mano del giovane John,
ma oscuri misteri e tenebrose verità sono pronti ad assalirlo. La verità fa
male e corrode proprio come il peggiore dei veleni, mettendo a serio rischio la
fiducia del piccolo gruppo capitanato proprio dal giovane studioso. Stavolta
però il palcoscenico di questa nuova ed elettrizzante avventura è un Giappone
antico e ricco di cultura, immerso in una primavera nostalgica ma anche tanto
pericolosa.
Quando in una storia c’è
di mezzo il cognome Watson i misteri e gli enigmi non possono certo mancare ed
è così anche stavolta! Cosa nasconde la compagnia alla quale si è unito il
protagonista? Che intenzioni ha The One, il primo ed inimitabile cadavere creato
dal Dottor Frankenstein? Cosa nasconde il tanto ambito diario? Questi sono solo
alcuni degli enigmi che travolgono il lettore durante la lettura di questo
volume, ricco di azione e colpi di scena, che lasciano letteralmente senza
fiato e a bocca spalancata. Con il mistero, principale ingrediente di questa
storia, gli autori ci giocano magistralmente, centellinandolo per ogni singolo
personaggio ed ogni singolo evento. Tutto sembra tingersi di nero e tutto tende
ai toni del grigio, proprio come dovrebbe essere una storia che mescola mistero
e oscurità.
Con un solo volume inoltre
gli autori riescono a far compiere ai personaggi, ed in particolar modo al
protagonista, una considerevole evoluzione a livello stilistico e caratteriale che solitamente scaturisce solo dopo
svariati volumi. Quest’evoluzione potrebbe dirsi frettolosa ma in realtà seppur
veloce è chiaramente ben studiata e caratterizzata nel dettaglio. A darci
l’esempio sono le poche pagine che contengono il passato del protagonista e le
ultime importanti parole di Friday, che permettono al lettore di comprendere
l’animo di questa particolare coppia di amici.
Una delicatezza effimera
contraddistingue però non solo la storia, ma anche i disegni che anche in
questo secondo volume conservano tutta la loro eleganza e raffinatezza,
attraverso un tratto delicato e sicuro che da letteralmente vita a quei
personaggi che per tanto tempo, quelli che come me hanno amato i classici della
letteratura, ci hanno accompagnato durante le nostre letture. I volti dei
protagonisti sono eleganti e curati sin nel dettaglio, ma sono gli occhi il
vero vanto di Tomoyuki Hino che attraverso il suo tratto riesce ad incantare
dalla prima all’ultima pagina, soprattutto nelle primissime due pagine dove il
tratto è accompagnato dall’uso minuzioso del colore.
Come avrete capito l’amore
per questo fumetto è ormai a livelli esorbitanti e sarà per questo
difficilissimo dover dire addio alla storie ed i protagonisti tra qualche mese.
Continuo ancora a pensare che questa è a tutti gli effetti una delle più belle
miniserie di sempre. Se ancora non l’avete letta…be’ dovete assolutamente
correre ai ripari. Attenti ai cadaveri però!
See you soon!
-Lewis
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