36 DOMANDE PER FARTI INNAMORARE DI ME
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! La giornata di oggi si apre con una nuova recensione. Un nuovo titolo YA che a me è piaciuto tantissimo: 36 domande per farti innamorare di me di Vicki Grant.
EDITORE: Mondadori | GENERE: Narrativa YA
PAGINE: 290pp | TITOLO ORIGINALE: 36 Questions That Changed My Mind About You
PAGINE: 290pp | TITOLO ORIGINALE: 36 Questions That Changed My Mind About You
USCITA: 12 feb 2018 | PREZZO: € 16,90 | EBOOK: € 7,99
TRAMA
Hildy ha diciotto anni e frequenta l'ultimo anno di liceo. Di buona famiglia, è una studentessa modello fin troppo rispettosa delle regole. Paul ha quasi diciannove anni, non ha un lavoro fisso ed è meravigliosamente sfrontato e intrigante. Hildy e Paul non si conoscono e appartengono chiaramente a mondi distanti anni luce. È probabile che non si sarebbero mai incontrati se non avessero deciso di partecipare, ognuno per le proprie ragioni, a un esperimento organizzato dal dipartimento di psicologia dell'università. Una ricerca che si propone di rispondere a un quesito semplice quanto ambizioso: può l'amore - sentimento nobilissimo e raro di cui grondano romanzi, film e canzoni pop - essere "pilotato" se non addirittura costruito a tavolino? Per capirlo, Hildy e Paul (vedi alla voce cavie) dovranno rispondere insieme a un questionario di 36 domande. Di risposta in risposta, alternando le risate ai pianti e passando attraverso arrabbiature, segreti inconfessabili, bugie, fughe improvvise e ritorni inaspettati potrebbero accorgersi che forse, al di là delle loro evidenti differenze, qualcosa di profondo li unisce. Che si tratti di quella cosa che inizia per A di cui tutti sembrano andare in cerca? 36 domande per farti innamorare di me è un romanzo fresco, moderno, pieno di "cuore" e di humour che, nel momento stesso in cui lo avrete terminato, vi lascerà con il desiderio bruciante di trovare subito uno sconosciuto tutto vostro con il quale rispondere al questionario. E, forse, trovare l'amore.
MY POINT OF VIEW
CINQUE SCINTILLANTI STELLINE! Non mi capitava da tempo di dare 5 stelle ad uno Young Adult, ma soprattutto non mi capitava da mesi di leggere un libro tutto d'un fiato, senza annoiarmi mai! Vicki Grant è riuscita a spezzare quella catena di "già letto/già visto" che mi portavo dietro da un po', come una sorta di maledizione, con una storia semplice ma fresca, priva di pretese e carica di energia ed entusiasmo, con due indimenticabili protagonisti che vivono l'amore e il romanticismo a modo loro, in un modo piuttosto bizzarro e atipico, ma incredibilmente spassoso.
La storia di Hildy e Paul mi ha fatto davvero ridere, a più riprese, proprio grazie al loro bizzarro incontro, primo di una serie di altrettanti incontri assurdi e divertenti. Tutto inizia quando Hildy, una classica brava ragazza, decide di partecipare ad un esperimento psicologico promosso dall'Università della sua città, volto a svelare se l'amore può essere "inculcato" o anche solo indirizzato nella giusta direzione. In poche parole una ricerca volta a capire quanto può essere semplice e scontato l'amore alle volte. In questo strano e bizzarro esperimento si trova coinvolto anche Paul, un ragazzo scapestrato, che partecipa soltanto per i 40 dollari in ballo. Il punto di partenza è uno strano test composto da 36 domande, alle quali i due protagonisti dovranno rispondere sempre e con estrema sincerità (come la stessa Hildy terrà a sottolineare più e più volte).
Domanda dopo domanda, risposta dopo risposta, l'autrice ci presenta con incredibile schiettezza e grande astuzia due protagonisti completamente diversi tra loro, che di domanda in domanda rivelano la loro vera essenza, celata dietro le maschere che indossano i due per affrontare la vita e la realtà. Ogni risposta avvicina sempre di più i due ragazzi, partiti decisamente con il piede sbagliato dopo svariati battibecchi, al punto tale da avvalorare la tesi alla base dell'esperimento. Hildy e Paul, meglio noti come Betty e Bob, si scoprono vicendevolmente, mettendosi a nudo uno davanti all'altro, senza però mai abbattere del tutto la barriera di diffidenza e scoraggiamento dietro la quale si nascondono da sempre; allo stesso tempo però i due protagonisti si mettono in gioco davanti al lettore stesso, che in loro compagnia scopre aspetti che gli stessi personaggi non sapevano di possedere.
Devo ammettere che la Grant ci ha saputo fare, soprattutto con la caratterizzazione dei personaggi. Due personalità agli antipodi che sono riusciti a intrigarmi e incuriosirmi allo stesso modo, con le loro difficoltà e i loro problemi, ma anche con le loro paure ed i timori. Paul è forse quello che mi ha colpito di più, sia per il suo passato che per il mode con cui ogni giorno lui tenta di esorcizzarlo. Dietro quella maschera di strafottenza si nasconde un gran bel personaggio, forte e coraggioso, ma allo stesso tempo triste e fragile. Dietro le sue risposte brevi e a volte prive di senso si nascondono tante paure e tante incertezze, ma soprattutto ferite profonde e difficili da guarire, ferite che Hildy proverà più di una volta a guarire, incitando il ragazzo con la lacrima tatuata ad inseguire i suoi sogni e a prendere in mano le redini della sua vita.
Ma anche Paul fa lo stesso con Hildy, incitandola proprio attraverso i suoi disegni ed il suo carattere esuberante. Attraverso battute e continui sfotto' il ragazzo dona sicurezza e forza di volontà alla nuova conoscente, di cui capisce ben presto di provare una strana ma travolgente attrazione. Le certezze e i punti saldi dei due, ciò in cui hanno sempre creduto crollano ad ogni domanda e risposta, per rivelare alla fine due personalità apparentemente nuove, ma che esistevano già da prima del loro incontro.
Ho letteralmente divorato questo romanzo dal ritmo scorrevole e serrato, contraddistinto da uno stile schietto che mescola continuamente divertimento e serietà, alternando momenti tristi ad altri molto più allegri e spumeggianti. E' proprio attraverso i due protagonisti, rappresentazione dello Ying e dello Yang, che l'autrice dono energia e velocità ad una storia che si basa su 36 domande "semplici" e su un concetto di amore a volte ritenuto forse un po' scontato. Per la prima volta non mi sono ritrovato in nessuno dei due protagonisti (forse solo un po' in Hildy per il suo atteggiamento ossessivo compulsivo) ed è forse proprio per questo che sono riuscito ad apprezzarli del tutto, in tutte le loro differenti e interessantissime sfumature, che mi hanno dato modo di amarli fino in fondo.
La storia di Hildy e Paul mi ha fatto davvero ridere, a più riprese, proprio grazie al loro bizzarro incontro, primo di una serie di altrettanti incontri assurdi e divertenti. Tutto inizia quando Hildy, una classica brava ragazza, decide di partecipare ad un esperimento psicologico promosso dall'Università della sua città, volto a svelare se l'amore può essere "inculcato" o anche solo indirizzato nella giusta direzione. In poche parole una ricerca volta a capire quanto può essere semplice e scontato l'amore alle volte. In questo strano e bizzarro esperimento si trova coinvolto anche Paul, un ragazzo scapestrato, che partecipa soltanto per i 40 dollari in ballo. Il punto di partenza è uno strano test composto da 36 domande, alle quali i due protagonisti dovranno rispondere sempre e con estrema sincerità (come la stessa Hildy terrà a sottolineare più e più volte).
Domanda dopo domanda, risposta dopo risposta, l'autrice ci presenta con incredibile schiettezza e grande astuzia due protagonisti completamente diversi tra loro, che di domanda in domanda rivelano la loro vera essenza, celata dietro le maschere che indossano i due per affrontare la vita e la realtà. Ogni risposta avvicina sempre di più i due ragazzi, partiti decisamente con il piede sbagliato dopo svariati battibecchi, al punto tale da avvalorare la tesi alla base dell'esperimento. Hildy e Paul, meglio noti come Betty e Bob, si scoprono vicendevolmente, mettendosi a nudo uno davanti all'altro, senza però mai abbattere del tutto la barriera di diffidenza e scoraggiamento dietro la quale si nascondono da sempre; allo stesso tempo però i due protagonisti si mettono in gioco davanti al lettore stesso, che in loro compagnia scopre aspetti che gli stessi personaggi non sapevano di possedere.
Devo ammettere che la Grant ci ha saputo fare, soprattutto con la caratterizzazione dei personaggi. Due personalità agli antipodi che sono riusciti a intrigarmi e incuriosirmi allo stesso modo, con le loro difficoltà e i loro problemi, ma anche con le loro paure ed i timori. Paul è forse quello che mi ha colpito di più, sia per il suo passato che per il mode con cui ogni giorno lui tenta di esorcizzarlo. Dietro quella maschera di strafottenza si nasconde un gran bel personaggio, forte e coraggioso, ma allo stesso tempo triste e fragile. Dietro le sue risposte brevi e a volte prive di senso si nascondono tante paure e tante incertezze, ma soprattutto ferite profonde e difficili da guarire, ferite che Hildy proverà più di una volta a guarire, incitando il ragazzo con la lacrima tatuata ad inseguire i suoi sogni e a prendere in mano le redini della sua vita.
Ma anche Paul fa lo stesso con Hildy, incitandola proprio attraverso i suoi disegni ed il suo carattere esuberante. Attraverso battute e continui sfotto' il ragazzo dona sicurezza e forza di volontà alla nuova conoscente, di cui capisce ben presto di provare una strana ma travolgente attrazione. Le certezze e i punti saldi dei due, ciò in cui hanno sempre creduto crollano ad ogni domanda e risposta, per rivelare alla fine due personalità apparentemente nuove, ma che esistevano già da prima del loro incontro.
Ho letteralmente divorato questo romanzo dal ritmo scorrevole e serrato, contraddistinto da uno stile schietto che mescola continuamente divertimento e serietà, alternando momenti tristi ad altri molto più allegri e spumeggianti. E' proprio attraverso i due protagonisti, rappresentazione dello Ying e dello Yang, che l'autrice dono energia e velocità ad una storia che si basa su 36 domande "semplici" e su un concetto di amore a volte ritenuto forse un po' scontato. Per la prima volta non mi sono ritrovato in nessuno dei due protagonisti (forse solo un po' in Hildy per il suo atteggiamento ossessivo compulsivo) ed è forse proprio per questo che sono riuscito ad apprezzarli del tutto, in tutte le loro differenti e interessantissime sfumature, che mi hanno dato modo di amarli fino in fondo.
Concludo invitandovi a scoprire questo fantastico romanzo che mi ha conquistato pur non trattando di storie strappalacrime, ma bensì di amori adolescenziali esplosivi ed esilaranti. Pronti a partecipare all'esperimento?
See you soon! -Lewis
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