venerdì 25 maggio 2018

Liete Novelle: 68 - Corri nella Giungla di Mark Kidwell e Nat Jones (Recensione)

68 - CORRI NELLA GIUNGLA

Buongiorno e buon venerdì amici di Everpop! Concludiamo questa settimana oscura con la recensione ad un fumetto ricco di zombie: 68 di Mark Kidwell e Nat Jones.

68 - Corri nella giungla di Mark Kidwell Nat Jones
                                                                                                                  
EDITORE: Saldapress | GENERE: Horror
 PAGINE: 320 | TITOLO ORIGINALE: -
USCITA: 27 mar 2015 | PREZZO: € 15,90 | EBOOK: 
                                                                                                                  

TRAMA

l tenente Blake, Bronto, Cerotto e Bonnie sono in missione nel cuore della giungla vietnamita. Charlie è il loro nemico. Charlie è il nomignolo con cui i soldati americani chiamano i vietcong. Charlie puzza, ma non ha certo l’odore nauseabondo che si avverte nell’aria. Quello è un’altra cosa: è puzza di cadavere. E i cadaveri hanno iniziato a camminare, a diffondere una stramaledetta infezione che contagia i bianchi, i musi gialli, i soldati e persino i pacifisti. Sì, anche dall’altra parte del mondo, in California, nel fervore della protesta pacifista, sta succedendo la stessa cosa: i morti attaccano i vivi. E la morte accomuna chi spara, chi protesta, chi è ancora in vita e chi l’ha appena persa. Corri nella giungla! è il primo volume di ’68, l’acclamata serie scritta da Mark Kidwell e disegnata da Nat Jones che rilegge il periodo della guerra del Vietnam in chiave horror. Un viaggio all’inferno in cui alla violenza degli uomini si aggiunge l’orrore del contagio zombie. Un fumetto destinato a diventare fenomeno di culto per gli appassionati del genere.

MY POINT OF VIEW
                                                                   
                                       

Cosa succede quando scegli un'epoca storica già di per sé incasinata, ricca di lotte e battaglie all'ultimo colpo e ci aggiungi il fattore horror? Be' ve lo dico io: viene fuori una serie dell'orrore con tanti zombie e tante battaglie.

Prepariamoci. Impostiamo la data al 13 Febbraio 1968, in Vietnam. Faaaatto? Bene! La storia contenuta in questo fumetto parte proprio da qui, da una spedizione, da un avanzamento per la frontiera, di un gruppo di soldati capitanati dal tenente Blake, un uomo giovane, anche per quanto riguarda il lato lavorativo. Insieme alla sua squadra, formata dal gigantesco Bronto, il rappezzatore Cerotto ed i fidati Mann e Bonnie, il tenente poeta si trova improvvisamente davanti ad un nemico inaspettato, uno zombie vietcong che sembra inarrestabile e immortale, nonostante la scarica di colpi. Quello però non è il primo dei cadaveri che la squadra incontra lungo la strada, il primo morto vivente che per qualche strano motivo sembrerebbe essere tornato in vita, affamato e pronto a mordere. Cosa ha riportato in vita questo esercito zombie? Chi è l'artefice di questi sfortunati ritorni?

Sulla scia de La notte dei morti viventi e anticipando in qualche modo, seppur anche solo per il periodo storico d'ambientazione, serie come The Walking Dead, 68 presenta tutti i tratti tipici delle serie zombie, scremato però dei soliti cliché e arricchito invece di tematiche e elementi storici tipici di quel periodo. La storia americana viene analizzata dal duo Kidwell-Jones sotto una luce diversa, una luce mortifera, grazie alla quale i due autori riescono a parlare di storia e allo stesso tempo a intrigare e incuriosire il lettore, riuscendo a eliminare la costante "noiosa" tipica delle serie "storiche". Ad avvalorare questa tesi ci pensa l'altra parte della storia, quella raccontata sul versante di Berkeley, dove impazzano i moti studenteschi e dove questi cadaveri ambulanti si mescolano tra la folla. Si spazia quindi da un punto vivido all'altro di questo anno ricco di avvenimenti e di fatti già da subito intramontabili, resi ancora più spettacolari proprio dalla presenza di queste oscure figure che impazzano tra le strade.

Per raccontare tante storie diverse, ma legate insieme da un unico filo conduttore, c'è bisogno però di un cast di personaggi vasto e differenziato, proprio come quello di questo fumetto, nel quale confluiscono personalità tutte diverse ma allo stesso tempo pazzesche. Ogni singolo protagonista viene rappresentato e caratterizzato nel dettaglio, ad ognuno di essi viene inoltre affidato un compito, uno scopo e una ragione, che verrà poi perseguitato e seguito fino alla fine (del volume si intende) e forse anche dopo. Dagli hippie per le strade ai militanti sul campo di battaglia, ad ognuno viene riservata la stessa importanza e lo stesso impegno, utile a tratteggiare delle personalità magnetiche.

Quello che però rende questo fumetto così oscuro, così cupo, persino tragico, è il reparto grafico, caratterizzato dal tratto pulito ed efficace di Nat Jones, che muta all'occorrenza in base all'ambientazione scelta. Ciò che viene fuori dai suoi disegni è tutta l'emotività contenuta nei personaggi di questo fumetto, che grazie a sguardi ed espressioni ben delineate riescono ad esprimere tutta la loro espressività e la loro forza attrattiva. La rabbia, la disperazione, il terrore e persino la fame inarrestabile sono facilmente leggibili sui volti di questi personaggi che sembrano degli sconfitti, dei protagonisti destinati a perdere, che nonostante questo riescono a rialzarsi e combattere, ma soprattutto a farsi valere. 


Insomma, un'ennesima serie zombie direte voi. Uno storico dell'orrore rispondo io. Questa volta lasciatevi assuefare dal periodo storico e provate a fare un tuffo nel passato...stando bene attenti ai pericoli!
See you soon! -Lewis

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