venerdì 18 maggio 2018

Liete Novelle: La Rabbia di Salvatore Vivenzio e Gabriele Falzone (Recensione)

LA RABBIA

Buongiorno e buon venerdì amici di Everpop! Concludiamo questa ricca settimana con un fumetto di cui devo assolutamente parlarvi: La Rabbia di Salvatore Vivenzio e Gabriele Falzone.
LA RABBIA di Salvatore Vivenzio e Gabriele Falzone
                                                                                                                  
EDITORE: Shockdom | GENERE: Narrativa
 PAGINE: 116 | TITOLO ORIGINALE: La Rabbia
USCITA: 10 mag 2018 | PREZZO: € 10,00 | EBOOK: 
                                                                                                                  

TRAMA

È la rabbia di Cesare a dargli la forza di resistere ai colpi, alla morte del padre, a una vita dura e faticosa. La rabbia che gli permette di resistere tra le strade di Quindici, dove i colpi di proiettile suonano come le campane della Chiesa. È la rabbia a portarlo sul ring, a mettergli i guantoni, ad annebbiargli la vista quando dovrebbe ascoltare Teodoro, l'allenatore che lo ha tolto dalla strada.

MY POINT OF VIEW
                                                                          
                                                 

"La tua rabbia può essere forza o debolezza, sempre" ... Be' direi che stavolta la Rabbia invece è il catalizzatore e la linfa vitale per un graphic novel decisamente prorompente, un fumetto dal ritmo serrato incalzante che cresce sempre più pagina dopo pagina, destro dopo destro. 

Cos'è la rabbia? Fin dove si spinge? Fin dove ci spinge? Cosa ci costringe generalmente a fare? Queste sono domande perfette da rivolgere a Cesare, il protagonista di questo romanzo a fumetti, un ragazzo napoletano che dopo esser stato sballottolato qua e là si ritrova a vivere, anzi a sopravvivere, all'interno di una città ostica dove vige la legge del più forte. Attraverso una passione inaspettata, Cesare cresce circondato da consapevolezze sempre più dure, sempre più ingiuste, che lo induriscono e lo fanno maturare forse anche prima del previsto. Per fuggire dalla spiacevole realtà, ma soprattutto per sfuggire alle ingiustizie e finalmente reagire, Cesare si butta con tutto se stesso nella boxe e nel mondo che gravita attorno a questa disciplina. Da quel momento, tutto cambia e avviene l'evoluzione.Cesare cambia, ma la rabbia no, quella cresce insieme a lui e si ingigantisce di sopruso in sopruso, pronta ad esplodere proprio su ring che il ragazzo ha scelto di calcare.

Attorno ad un sentimento così forte e travolgente, un sentimento che tutti proviamo almeno una volta al giorno e che tutti conosciamo benissimo, motivo che lo rende così incredibilmente difficile da trattare e da tratteggiare, attorno a questo sentimento si sviluppa una storia che ho sentito incredibilmente "vicina", una storia fatta di paura ma allo stesso tempo di passione, di coraggio ma anche di tanta ansia, una storia di crescita e di cambiamenti che è allo stesso tempo anche una storia che parla di sconfitti e di lotte per la rivalsa, anche quando la rivalsa è soltanto un puntino lontano sul proprio orizzonte. Salvatore Vivenzio è riuscito, anche stavolta permettetemelo, a mettere in scena un sentimento e a dargli una voce ed un volto, grazie alla strabiliante e dinamica matita di Gabriele Falzone. Grazie a questo sentimento è riuscito a tratteggiare, con incredibile bravura sincerità e delicatezza (una delicatezza a volte assai spietata), lo spaccato di una società che ancora oggi è vivo e presente sul territorio napoletano. Con immenso coraggio e gran talento ha saputo raccontare la storia di un ragazzo, della sua crescita e delle sue passioni, ma soprattutto le sue difficoltà, in una società ostica che cerca sempre di azzannarti. Tutto questo è assai chiaro, sin dalle prime pagine, sin dalle prime battute, proprio grazie alla semplicità poetica che il giovane autore mette in gioco, attraverso uno stile che è ormai a tutti gli effetti suo, nonostante la giovane (giovanissima) età. Che Vivenzio abbia del talento è ormai chiaro, proprio come il suo protagonista infatti non teme di salire sul ring per dare il meglio, ma soprattutto per vincere l'incontro, quello con i suoi lettori che, permettetemelo, riesce a stendere al primo colpo, proprio grazie ad un linguaggio fluido, fluente e d'incredibile impatto.

In questo fumetto, più che mai, ho ritrovato Napoli, ho ritrovato una Napoli cupa e amareggiata, ma anche incredibilmente sincera, con i suoi vicoli e vicoletti, il suo dialetto inimitabile e il timore dei suoi abitanti. Ho ritrovato quella parte della mia città di origine che a volte fa paura e altre volte invece semplicemente vergogna, perché a volte è assai più semplice provare vergogna per qualcosa che non si sa come "aiutare". La voce l'ha data persino alla città, Salvatore Vivenzio, una voce sincera che non teme di mostrare anche i panni sporchi e le ingiustizie, perché ha da raccontare la vita, e lo sappiamo tutti che la vita non è sempre giusta. 

A dare un volto a tutto questo ci pensa poi Gabriele Falzone, con il suo tratto preciso e dal sapore un po' retrò, che ricorda i classici albi Bonelli, soprattutto in quanto a inchiostrazione e bilanciamento di bianco e nero. Se lo sceneggiatore riesce a dar una voce alla rabbia, il disegnatore riesce a dar vita e movimento alla passione del protagonista. Le tavole possiedono una forza tutta loro, un dinamismo tale che sembra quasi imprimere un movimento in ogni singola vignetta. Tutto poi viene coronato da una precisa attenzione ad ogni piccolo dettaglio, che permette così di creare tavole a dir poco incredibili, come quella iniziale della festa di paese, che non riesco ancora a cancellare dalla mia vista.


Che altro dire se non "accattatavill". Questo è senza dubbio un fumetto su cui scommettere e su cui investire, anche solo per i suoi due autori. Son certo che piacerà tanto anche a voi, anche se non siete amanti della boxe e non siete di Napoli, perché vi ci sentirete, credetemi!
See you soon! -Lewis

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