venerdì 29 giugno 2018

Libri Letture e (La) Recensione: Mosquitoland di David Arnold

MOSQUITOLAND

Buongiorno e buon venerdì amici di Everpop! Concludiamo la settimana con uno dei migliori titoli usciti fino ad ora in questo 2018! Vi parlo di Mosquitoland di David Arnold, già entrato a far parte nell'olimpo dei miei libri preferiti!

MOSQUITOLAND di David Arnold
                                                                                                                  
EDITORE: Rizzoli | GENERE: Narrativa
 PAGINE: 410 | TITOLO ORIGINALE: -
USCITA: 31 mag 2018 | PREZZO: € 18,00 | EBOOK: 
                                                                                                                  

TRAMA

Mim, sedicenne cocciuta e altrettanto brillante, scappa di casa e dai terremoti che l'hanno sconvolta - il divorzio dei suoi, Kathy, la nuova fiamma di papà, e le loro affrettate nozze, una sorellastra in arrivo - direzione Cleveland, dove conta di ritrovare la madre malata. Durante il viaggio, ad accarezzare la sua vita ci saranno tutte le emozioni del mondo: la saggezza, nei panni di una vecchia signora con una scatola piena di segreti e di non detti; la paura, nelle mani di un maniaco che lei saprà tenere a bada; la tenerezza, nel mondo sospeso di un ragazzo down; l'amicizia, forse l'amore, negli occhi di Beck. Ad aspettarla nella sua vecchia casa, invece, troverà Kathy, e una verità che non si aspetta.

MY POINT OF VIEW
                                                                       
                                          

Finalmente, dopo tanta tanta attesa, posso finalmente parlare di uno dei titoli più attesi in questo 2018, il titolo che aspettavo dalla sua uscita americana e che avevo già spulciato in lingua. Devo ammettere che, nonostante succeda di rado, le mie aspettative non sono state per nulla deluse, ma anzi appagate pienamente, superando anche di tanto la mia idea ed il mio giudizio su questo meraviglioso titolo.

Per parlare di Mosquitoland bisogna in primo luogo parlare di Mary Iris Malone, la protagonista di questo romanzo meglio nota come Mim, una adolescente che si è vista portata via dalla sua città natale e dalla sua amata madre, a seguito del divorzio dei due genitori. A seguito di questo allontanamento la vita della ragazza non può che andare male, a causa della presenza della nuova matrigna Kathy, della vita in una città non sua, ma soprattutto per via della sfiducia del padre nei suoi confronti, che la considera a tutti gli effetti una matta da legare. Ad avvalorare questa tesi ci pensa l'Abilitol, il tanto temuto medicinale col compito di mettere in ordine i pensieri di Mim, aiutandola così a ragionare lucidamente, un medicinale che però a lei proprio non va a genio.

Così come non gli va a genio la situazione di stallo in cui ormai si trova, imprigionata in una vita ovattata, circondata da regole e da scelte prese dagli altri al posto suo. Per far fronte a questi problemi Mim decide di lasciare tutto e tutti, di lasciare l'odiata Mosquitoland, per partire alla volta di Cleveland, dove potrà finalmente ricongiungersi all'adorata madre, che a quanto pare non se la passa certo meglio, soprattutto per quanto riguarda la sua salute fisica.

Parte così il viaggio on the road di Mim, che inizia a bordo di un bizzarro bus occupato da gente altrettanto strana e bizzarra con la quale la protagonista dovrà in tutti i modi interfacciarsi, volente o nolente. A bordo del bus, che è soltanto il primo mezzo con il quale la giovane attraverserà il suo personalissimo cammino della crescita, sono stipati anche tanti insegnamenti, tante esperienze che aiuteranno Mim a crescere e a formarsi, aiutandola soprattutto a schermarsi da tutto il brutto che c'è nelle persone.

Come dicevo, il bus però non è l'unico mezzo che permette alla protagonista di viaggiare, saltando da un mezzo all'altro, a volte camminando persino a piedi, Mim riesce a connettersi con individui a volte bizzarri a volte assurdi, altre volte semplicemente dannatamente normali, che sembrano quasi usciti direttamente dalla sua testa. Questo concetto di legami e conoscenze è uno dei temi più caratterizzanti questo romanzo, quello che porta con se la gran parte del bagaglio emotivo, attraverso il quale l'autore riesce a far esprimere a pieno una protagonista così atipica e unica come Mary Iris Malone. Da Arlene, la vecchina seduta accanto a Mim in pullman, a Walt il tenero ragazzino senza qualche rotella, i personaggi che incroceranno e interverranno sulla storia di Mim e quindi sulla sua crescita, non sono certo pochi, ma soprattutto non meno importanti della protagonista stessa.

Mim però, nonostante il cast di personaggi vasto e particolareggiato, riesce senza tanta difficoltà a emergere e primeggiare, dimostrando sin da subito al lettore di saperci fare, di essere sì diversa, ma semplicemente perché portatrice di qualcosa di speciale: l'amore. L'amore che prova Mim è qualcosa di indescrivibile, immenso e smisurato, che si mostra in tanti modi diversi, in base a chi viene rivolto. Mim alla fine è una ragazza semplice, nonostante l'immagine che ormai il padre ha tirato su; l'amore che la contraddistingue è proprio come lei, semplice ma travolgente, un sentimento unico assai difficile da trovare soprattutto in romanzi per ragazzi come questo. Mim non è come tutti gli altri, questo è chiaro, quello che però la rende diversa non è certo il suo stato mentale, che imparerete ad apprezzare e a riconoscere sin da subito, ma bensì la bontà d'animo che è racchiusa nel suo cuore, nascosta dietro quel velo di cinismo che ha imparato a tirar fuori nel momento del bisogno.

Dire che questo romanzo mi sia piaciuto è dir poco, soprattutto perché trovo che questo di David Arnold sia a tutti gli effetti, in tutto e per tutto, un romanzo di formazione, una storia on the road sulle strade della vita e della crescita, lungo le quali non è la sola protagonista a crescere e ad uscirne arricchita culturalmente, ma anche (e forse soprattutto) il lettore, al quale viene donato un pezzo di cuore e tanti grandi spunti su cui ragionare. Ho adorato la metafora del viaggio come consapevolezza stessa della vita, della verità, anzi di quelle verità che molte volte ci vengono nascoste e altre ancora invece nascondiamo noi stessi, per non soffrire e non deluderci con le nostre stesse mani. Si percepisce, soprattutto sulle battute finali, la volontà di raccontare una storia che parli di accettazione, personale e generale, rivolta soprattutto alle persone che amiamo e stimiamo, quelle che ai nostri occhi ci sembrano dei grandi eroi, dei punti fissi, ma che in realtà sono anche essi umani. Insomma ho amato e adorato ogni singola goccia di emotività presente in questo romanzo!


Ho straparlato mi sa, ma questo dovrebbe farvi capire una cosa: MOSQUITOLAND MERITA PIU' DI CINQUE STELLE! Chiaro no?
See you soon! -Lewis

1 commento :

  1. Questo titolo mi incuriosiva già tantissimo, dopo la tua recensione sono pienamente convinta di inserirlo tra i prossimi acquisti! ;)

    RispondiElimina