LA CULLA DEI DEMONI / L'ISOLA DEI BAMBINI DIMENTICATI
Buongiorno e buon lunedì amici di Everpop! Oggi voglio fare una cosa un po' atipica, voglio recensire contemporaneamente bene due fumetti, gli ultimi capitoli di due incredibili serie realizzate da Kei Sanbe: L'Isola dei Bambini Dimenticati e La Culla dei Demoni, che giungono finalmente (anche se a me dispiace) al termine anche in Italia.
my point of view
Vi starete chiedendo perché stavolta i volumi da recensire sono ben due. Son certo che penserete all'istante che l'abbia fatto per parlare dell'autore o semplicemente per risparmiarmi un post...e invece no! Questi due ultimi volumi hanno qualcosa in comune, e non mi riferisco certo all'autore, hanno una sorta di legame che forse solo i più attenti potevano riuscire a capire e carpire. Cosa potrà mai essere? I più svegli (io no a quanto pare) avranno infatti sicuramente capito la connessione che hanno queste due serie, il punto di congiunzione rappresentato da un personaggio in particolare: Yume. Ora che ho detto questo nome avete capito tutto no? Ebbene sì, la bambina non vedente in L'Isola dei bambini dimenticati e l'adolescente bloccata all'interno della nave de La culla dei demoni, in realtà è la stessa, identica, persona. Come i più grandi autori prima di lui, quelli che hanno saputo creare grandi universi da intrecciare, anche il maestro Sanbe ha saputo tirar su un'unica grande storia divisa in due parti e legata proprio da un personaggio che forse passa un po' in sordina. In entrambe le storie infatti Yume fa solo da spalla ai protagonisti, li affianca e li incoraggia a spingere sempre più, riuscendo così alla fine a scamparla. E forse è proprio grazie a lei, che in entrambe le serie, si riesce a raggiungere un punto di svolta, ad andare avanti e affrontare le avversità. Leggendo L'Isola dei bambini dimenticati si capisce all'istante il coraggio che Yume dimostra nell'altra serie ma soprattutto la forza di volontà che la spinge a non arrendersi mai.
Dopo aver scoperto questa cosa non ho potuto far altro che rileggere dall'inizio queste due miniserie, ripartire proprio dal primo volume de L'isola dei bambini dimenticati, per poi tornare ad immergermi nelle terrificanti avventure sottomarine de La culla dei demoni. Rileggendo tutto dall'inizio ho potuto rivivere le storie da dei punti di vista differenti e così apprezzarle nuovamente, ma in maniera tutta nuova; insomma una doppia favolosa esperienza che vi invito a fare e rifare, così da poter scoprire alla fine una vera grande storia fatta di colpi di scena, ansia, paura e tanta tanta angoscia.
Una cosa risultava chiara da entrambe le serie: MAI FIDARSI DI NESSUNO. Eppure questi ultimi volumi ci hanno fatto capire che questa frase è vera fino ad un certo punto poiché, come si è potuto vedere in entrambe le serie, è proprio il gioco di squadra a ribaltare tutto, a dare la carica e a spingere i protagonisti verso la sopravvivenza. Procedere per il proprio tornaconto infatti costerà caro ad un po' di persone, non vi dico nulla ma tenete bene a mente questi insegnamenti.
Ma parliamo per un momento delle due serie in singolare, partendo proprio da L'isola dei bambini dimenticati. In quest'ultimo volume, come c'era da aspettarsi, si conclude la fuga dall'isola o almeno i bambini ci provano, e ci si concentra finalmente sul confronto finale, tra adulti e bambini, tra bugie e verità. Tutto ciò che fino ad ora era avvolto nel mistero viene finalmente a galla e la verità si mostra per quello che è sempre stata, sconvolgendo tutti. Alcuni avevano ragione, altri (molti) invece no e questo stupirà ben poco il piccolo Kokoro, che dovrà mettersi alla prova per cercare di capire di chi fidarsi e di chi no. Gli adulti saranno poi così cattivi o no? Il suo sesto senso, scatenato proprio dall'abbandono da parte della madre, avrà ragione? Sopraffatto da questi dubbi Kokoro dovrà prima interfacciarsi con la maestra, con la quale è rimasto imprigionato e poi con il perfido maestro, che si nasconde nel buio, pronto a far fuori tutti. Un ultimo volume nel quale tutti i nodi vengono al pettine, con un ritmo serrato ma mai frettoloso, che affascina il lettore, tenendolo incollato alle pagine dalla prima all'ultima battuta.
In La Culla dei demoni invece le cose si mettono decisamente male: la nave sta affondando, qualcuno dei protagonisti è ormai uscito allo scoperto pronto a far fuori tutti e qualcun altro rimane nell'ombra, per attuare la sua vendetta. In questa serie il maestro Sanbe ci regala un finale dolce-amaro che mette seriamente in dubbio il concetto di lieto fine, rafforzando però il concetto di sacrificio e ancor più quello di lascito e eredità. Finalmente si inizia a parlare di fiducia anche in questo volume e alcuni eventi inaspettati porteranno a galla persino l'amore. Insomma un volume finale con i fiocchi che procede rapido e incessante, lasciando il lettore senza fiato e desideroso di saperne sempre più. Con quest'ultimo volume inoltre l'autore sottolinea (ancora una volta) la sua bravura nello sceneggiare una storia dell'orrore che sembra essere così reale nelle diverse sfumature, anche se di mezzo ci sono cose a dir poco fantascientifiche (io vi conosco, non iniziate a pensare agli alieni che non ce ne sono!).
Straordinari finali per un grande autore che spero torni presto in Italia, con una nuova serie sotto il marchio della stella perugina. Voi siete curiosi?
Dopo aver scoperto questa cosa non ho potuto far altro che rileggere dall'inizio queste due miniserie, ripartire proprio dal primo volume de L'isola dei bambini dimenticati, per poi tornare ad immergermi nelle terrificanti avventure sottomarine de La culla dei demoni. Rileggendo tutto dall'inizio ho potuto rivivere le storie da dei punti di vista differenti e così apprezzarle nuovamente, ma in maniera tutta nuova; insomma una doppia favolosa esperienza che vi invito a fare e rifare, così da poter scoprire alla fine una vera grande storia fatta di colpi di scena, ansia, paura e tanta tanta angoscia.
Una cosa risultava chiara da entrambe le serie: MAI FIDARSI DI NESSUNO. Eppure questi ultimi volumi ci hanno fatto capire che questa frase è vera fino ad un certo punto poiché, come si è potuto vedere in entrambe le serie, è proprio il gioco di squadra a ribaltare tutto, a dare la carica e a spingere i protagonisti verso la sopravvivenza. Procedere per il proprio tornaconto infatti costerà caro ad un po' di persone, non vi dico nulla ma tenete bene a mente questi insegnamenti.
Ma parliamo per un momento delle due serie in singolare, partendo proprio da L'isola dei bambini dimenticati. In quest'ultimo volume, come c'era da aspettarsi, si conclude la fuga dall'isola o almeno i bambini ci provano, e ci si concentra finalmente sul confronto finale, tra adulti e bambini, tra bugie e verità. Tutto ciò che fino ad ora era avvolto nel mistero viene finalmente a galla e la verità si mostra per quello che è sempre stata, sconvolgendo tutti. Alcuni avevano ragione, altri (molti) invece no e questo stupirà ben poco il piccolo Kokoro, che dovrà mettersi alla prova per cercare di capire di chi fidarsi e di chi no. Gli adulti saranno poi così cattivi o no? Il suo sesto senso, scatenato proprio dall'abbandono da parte della madre, avrà ragione? Sopraffatto da questi dubbi Kokoro dovrà prima interfacciarsi con la maestra, con la quale è rimasto imprigionato e poi con il perfido maestro, che si nasconde nel buio, pronto a far fuori tutti. Un ultimo volume nel quale tutti i nodi vengono al pettine, con un ritmo serrato ma mai frettoloso, che affascina il lettore, tenendolo incollato alle pagine dalla prima all'ultima battuta.
In La Culla dei demoni invece le cose si mettono decisamente male: la nave sta affondando, qualcuno dei protagonisti è ormai uscito allo scoperto pronto a far fuori tutti e qualcun altro rimane nell'ombra, per attuare la sua vendetta. In questa serie il maestro Sanbe ci regala un finale dolce-amaro che mette seriamente in dubbio il concetto di lieto fine, rafforzando però il concetto di sacrificio e ancor più quello di lascito e eredità. Finalmente si inizia a parlare di fiducia anche in questo volume e alcuni eventi inaspettati porteranno a galla persino l'amore. Insomma un volume finale con i fiocchi che procede rapido e incessante, lasciando il lettore senza fiato e desideroso di saperne sempre più. Con quest'ultimo volume inoltre l'autore sottolinea (ancora una volta) la sua bravura nello sceneggiare una storia dell'orrore che sembra essere così reale nelle diverse sfumature, anche se di mezzo ci sono cose a dir poco fantascientifiche (io vi conosco, non iniziate a pensare agli alieni che non ce ne sono!).
Straordinari finali per un grande autore che spero torni presto in Italia, con una nuova serie sotto il marchio della stella perugina. Voi siete curiosi?
See you soon! -Lewis
LA CULLA DEI DEMONI #6
- Autore:KEI SANBE
- Editore:STAR COMICS
- Genere:HORRROR
- Pagine:192pp
- Formato:13x18
- Uscita:12/09/2018
- Prezzo:€ 5,90
- Titolo originale:Mouryou no Yurikago
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
Un viaggio di piacere che si trasforma in un incubo: partiti in nave per una gita scolastica, Ayukawa e compagni si ritrovano bloccati in mare aperto a seguito di un incidente. Come se non bastasse, un feroce assassino si aggira sul relitto e la sua sete di sangue sembra stia “contagiando” anche gli altri passeggeri...
La Ocean Cradle continua la sua lenta, inesorabile rotta verso il fondo del mare. Dopo la disperazione della morte, il ritorno alla vita vedrà alla fine vincitori gli stolti, i forti o i morti? L’ultimo numero di questo manga claustrofobico, adrenalinico e incalzante!
La Ocean Cradle continua la sua lenta, inesorabile rotta verso il fondo del mare. Dopo la disperazione della morte, il ritorno alla vita vedrà alla fine vincitori gli stolti, i forti o i morti? L’ultimo numero di questo manga claustrofobico, adrenalinico e incalzante!
Disegni
8
/10
Trama
7
/10
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