SOGNANDO ELVIS
Ehi Evereaders, siete pronti per la quarta tappa del tour tutto la femminile targato BAO? Oggi è il turno di Veronica "Veci" Carratello e il nuovissimo Sognando Elvis.
my point of view
Partiamo dal fatto che adoro Veronica, il suo stile e la sua bravura nella sceneggiatura, aggiungiamo il fatto che Elvis è uno dei miei personaggi della musica preferita (Suspicious Minds mi segue sempre in ogni mio nuovo cellulare o pod) e possiamo dire che questo fumetto ha fatto en plein con me! Ancora una volta insomma la Carratello ha saputo conquistarmi con una storia fuori dagli schemi che si contraddistingue per il suo tono fresco e travolgente, nonostante le arie principalmente predominano all'interno della storia.
Mettiamo da parte le famiglie bizzarre e i riferimenti ai grandi film come i Tenenbaum e torniamo a parlare di personaggi famosi, ma stavolta in maniera totalmente diversa! Dopo Freezer (anche esso edito BAO) e David Bowie (edito NPE) è il turno di un fumetto tutto dedicato al re del rock: Elvis the Pelvis (in the Memphis). Un fumetto che parla dell'intramontabile re attraverso un individuo che si contrappone totalmente alla figura del cantante. Carlo, il protagonista di questa avventura on the road è un triste impiegato che vive una vita misera, soprattutto a causa della sua immensa ipocondria, che lo porta a girare ogni giorno con una borsa stracarica di medicinali. E' un uomo di 45 anni solo che viene preso continuamente in giro dai colleghi, dai quali fugge e si tiene lontano, soprattutto durante i periodi di feste. Sopraffatto da queste sue paure, dai suoi timori e dalle mille malattie che sembrano circondarlo, decide un bel giorno di staccare la spina e partire per l'Australia, per partecipare al raduno dei fan di Elivis nel Parks. Un'impresa semplice a parole che si dimostra ben presto una vera e propria epopea che porterà il protagonista a sfidare se stesso e le sue paure, mettendosi così alla prova costantemente.
Era da tanto che non trovavo un protagonista a me affine che mi facesse sentire il vero protagonista della storia. Il personaggio della Carratello ci è riuscito sin da subito, grazie alla incredibile caratterizzazione che lo porta a sembrare così vero e riconoscibile, soprattutto per quanto mi riguarda. La sua ipocondria è così ben studiata e messa in mostra che mi ha fatto pensare alle continue nottate passate su google alla ricerca delle più insensate malattie, malattie che affliggono lo stesso Carlo e lo costringono a star rinchiuso nel suo mondo sterile e privo di entusiasmo. Leggere questa storia mi ha dato coraggio, mi ha ricordato che senza rischiare è come vivere la vita solo a metà, e trovo che questo sia un gran vanto per questo fumetto, ma soprattutto per l'autrice che è stata capace di generare empatia attraverso un personaggio vero in ogni sua sfumatura. Quella di Carlo potrebbe infatti essere la storia di una qualunque storia conosciuta o la nostra, appunto, una storia costellata di difficoltà e prove da superare, soprattutto quelle interiore, proprio come nella vita reale di tutti i giorni.
Attraverso il suo protagonista e la figura dell'intramontabile Elvis, l'autrice riesce a parlare di coraggio e di voglia di rivalsa, ma anche (e soprattutto) della bellezza insita nella vita stessa, quella bellezza che molte volte viene oscurata dai nostri pensieri e dalle nostre preoccupazioni. La storia insegna quindi a staccare la spina, quando il mondo sembra quasi opprimerci, e in un certo senso ci riesce nel vero senso della parola, perché una volta iniziato il volume ci si estranea totalmente da tutto il resto, grazie alla forza travolgente della storia e alla profondità delle emozioni che è capace di generare in chi legge. Trovo inoltre che questo fumetto oltre ad essere un inno al coraggio e la celebrazione di un personaggio immenso, sia anche un inno alla vita e alle bellezze del mondo che ci circonda, una storia da cui trarre ispirazione e magari da cui attingere nei momenti più difficoltosi. Credo che la "Veci" ci sia riuscita, almeno con me ce l'ha fatta, e questo non fa altro che sottolineare il talento di una giovane disegnatrice che già nella sua precedente opera era riuscita a farmi aprire gli occhi facendomi sorridere e pensare contemporaneamente.
In Sognando Elvis ritroviamo il cinismo dell'opera precendete, verso la vita e verso se stessi, la sfiducia verso il prossimo destinata a perdere quella triste S, ma soprattutto lo stile inconfondibile dell'autrice che già nelle storie precedenti era riuscita a colpire i lettori. Oltre al tratto, contraddistinto da una linea spessa (ma non troppo) di contorno, tornano ad affascinare il lettore i colori netti e accesi alla quale l'autrice ricorre (la quale riesce ad adattare ad ogni sua diversa opera come ampiamente ha dimostrato nella colorazione degli albi di Zagor). Non mi stancherò mai di rimanere incantato davanti a questo stile, diverso dai tanti altri in circolazione, forse anche un po' bizzarro, ma incredibilmente attraente proprio perché facilmente distinguibile dalla massa.7
Siete pronti a sognare in compagnia di Carlo e della sua incredibile autrice?
Mettiamo da parte le famiglie bizzarre e i riferimenti ai grandi film come i Tenenbaum e torniamo a parlare di personaggi famosi, ma stavolta in maniera totalmente diversa! Dopo Freezer (anche esso edito BAO) e David Bowie (edito NPE) è il turno di un fumetto tutto dedicato al re del rock: Elvis the Pelvis (in the Memphis). Un fumetto che parla dell'intramontabile re attraverso un individuo che si contrappone totalmente alla figura del cantante. Carlo, il protagonista di questa avventura on the road è un triste impiegato che vive una vita misera, soprattutto a causa della sua immensa ipocondria, che lo porta a girare ogni giorno con una borsa stracarica di medicinali. E' un uomo di 45 anni solo che viene preso continuamente in giro dai colleghi, dai quali fugge e si tiene lontano, soprattutto durante i periodi di feste. Sopraffatto da queste sue paure, dai suoi timori e dalle mille malattie che sembrano circondarlo, decide un bel giorno di staccare la spina e partire per l'Australia, per partecipare al raduno dei fan di Elivis nel Parks. Un'impresa semplice a parole che si dimostra ben presto una vera e propria epopea che porterà il protagonista a sfidare se stesso e le sue paure, mettendosi così alla prova costantemente.
Era da tanto che non trovavo un protagonista a me affine che mi facesse sentire il vero protagonista della storia. Il personaggio della Carratello ci è riuscito sin da subito, grazie alla incredibile caratterizzazione che lo porta a sembrare così vero e riconoscibile, soprattutto per quanto mi riguarda. La sua ipocondria è così ben studiata e messa in mostra che mi ha fatto pensare alle continue nottate passate su google alla ricerca delle più insensate malattie, malattie che affliggono lo stesso Carlo e lo costringono a star rinchiuso nel suo mondo sterile e privo di entusiasmo. Leggere questa storia mi ha dato coraggio, mi ha ricordato che senza rischiare è come vivere la vita solo a metà, e trovo che questo sia un gran vanto per questo fumetto, ma soprattutto per l'autrice che è stata capace di generare empatia attraverso un personaggio vero in ogni sua sfumatura. Quella di Carlo potrebbe infatti essere la storia di una qualunque storia conosciuta o la nostra, appunto, una storia costellata di difficoltà e prove da superare, soprattutto quelle interiore, proprio come nella vita reale di tutti i giorni.
Attraverso il suo protagonista e la figura dell'intramontabile Elvis, l'autrice riesce a parlare di coraggio e di voglia di rivalsa, ma anche (e soprattutto) della bellezza insita nella vita stessa, quella bellezza che molte volte viene oscurata dai nostri pensieri e dalle nostre preoccupazioni. La storia insegna quindi a staccare la spina, quando il mondo sembra quasi opprimerci, e in un certo senso ci riesce nel vero senso della parola, perché una volta iniziato il volume ci si estranea totalmente da tutto il resto, grazie alla forza travolgente della storia e alla profondità delle emozioni che è capace di generare in chi legge. Trovo inoltre che questo fumetto oltre ad essere un inno al coraggio e la celebrazione di un personaggio immenso, sia anche un inno alla vita e alle bellezze del mondo che ci circonda, una storia da cui trarre ispirazione e magari da cui attingere nei momenti più difficoltosi. Credo che la "Veci" ci sia riuscita, almeno con me ce l'ha fatta, e questo non fa altro che sottolineare il talento di una giovane disegnatrice che già nella sua precedente opera era riuscita a farmi aprire gli occhi facendomi sorridere e pensare contemporaneamente.
In Sognando Elvis ritroviamo il cinismo dell'opera precendete, verso la vita e verso se stessi, la sfiducia verso il prossimo destinata a perdere quella triste S, ma soprattutto lo stile inconfondibile dell'autrice che già nelle storie precedenti era riuscita a colpire i lettori. Oltre al tratto, contraddistinto da una linea spessa (ma non troppo) di contorno, tornano ad affascinare il lettore i colori netti e accesi alla quale l'autrice ricorre (la quale riesce ad adattare ad ogni sua diversa opera come ampiamente ha dimostrato nella colorazione degli albi di Zagor). Non mi stancherò mai di rimanere incantato davanti a questo stile, diverso dai tanti altri in circolazione, forse anche un po' bizzarro, ma incredibilmente attraente proprio perché facilmente distinguibile dalla massa.7
Siete pronti a sognare in compagnia di Carlo e della sua incredibile autrice?
See you soon! -Lewis
SOGNANDO ELVIS
- Autore:VERONICA VECI CARRATELLO
- Editore:BAO PUBLISHING
- Genere:COMMEDIA
- Pagine:216pp
- Formato:17x24
- Uscita:27 Settembre 2018
- Prezzo:€ 19,00
- Titolo originale:Sognando Elvis
- Nazionalità:Italiana
TRAMA
Due anni dopo Freezer, Veronica “Veci” Carratello torna con un sorprendente romanzo grafico sulla conquista delle proprie paure. Quando un ipocondriaco paranoico, che passa più tempo al Pronto Soccorso che a casa propria, decide di andare agli antipodi per partecipare a un raduno di impersonatori di Elvis Presley… be’, è palese che tutto ciò che può andare storto lo farà. Con un’ironia feroce, mai gratuita, Veronica guida il lettore attraverso un catalogo di ubbie e gabbie mentali impressionante, fino al catartico, inevitabile, liberatorio finale.
Disegni
8
/10
Trama
8
/10
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