DELITTO E CASTIGO
Buon mangartedì amici di Everpop! Iniziamo questa giornata parlando di grandi opere e grandi autori: Delitto e Castigo rivisitato dal maestro Osamu Tezuka.
my point of view
Ci sono opere immense e smisurate, opere così grandi da sembrare intoccabili e inviolabili, e Delitto e Castigo di Dostoevskij è una di quelle, un'opera che merita di esser letta in una sua singola versione, anche perché provare ad adattarla sembra una cosa folle e impossibile...Eppure il maestro Tezuka ci ha provato, ha affrontato questa impresa epica e ha tirato fuori un fumetto tutto suo, una versione diversa dall'originale, assurda bizzarra, bislacca, ma ugualmente originale in maniera tutta nuova...alla maniera di Tezuka ovvio!
Attraverso il suo inconfondibile stile ormai intramontabile, la risposta giapponese perfetta alla vecchia Disney, il maestro riesce rappresentare su carta la vita tormentata di Raskol'nikov, stravolgendola in un certo senso, così da adattarla per una lettura semplice e scorrevole, a prescindere dal lettore e dalla sua età. Delitto e Castigo diviene così una favola a fumetti, pazza e sconclusionata, un racconto che si addolcisce e smussa gli angoli per tornare a raccontare un racconto epico ricco di iconografia, che si ripresenta con un ritmo, delle arie, ma soprattutto degli sviluppi imprevisti, nonostante la storia principale sia quella.
Ciò che fa il maestro Tezuka non è altro che cambiare le carte in tavola, stravolgere tutto a prescindere dalla profondità dell'opera principale, commettendo una sorta di sacrilegio, che però si rivela assai interessante poiché, pur sacrificando la serietà e la profondità dei temi principali, la storia scritta e disegnata dal maestro del manga, riesce ugualmente a conservare lo spirito primo (e ultimo) dell'opera originale. Tutto sembra quasi semplificarsi, basta pensare ad alcune scene chiave della storia e di come Tezuka riesce a riassumerle e riscriverle, attraverso trucchi e stratagemmi narrativi ripercorribili solo nel mondo del fumetto.
E' impossibile però non rimanere spiazzato davanti alla "giapponizzazione" dell'opera: l'utilizzo dei suffissi tipici utilizzati in oriente, il cambio stesso della moneta (lo yen che circola in Russia mi ha spiazzato), o addirittura l'utilizzo dell'alfabeto giapponese che sostituisce totalmente il cirillico. Insomma, il Giappone mette pianta stabile in Russia e ne riscrive alcuni connotati, per dar la possibilità al lettore, quello giapponese in particolare, di fare un salto in una storia che di suo si presenta piuttosto ostica e complicata.
Una mozza azzardata quella del maestro? Senza ombra di dubbio. A mio parere forse questa è stata (e ora, chissà, sarà) una delle opere più criticate del maestro Tezuka, proprio per questa sua "blasfemia", per via degli svariati stravolgimenti che però hanno dato vita ad un'opera a se stante, che trae ispirazione da quella originale, per trasformarsi però in qualcosa di tutto nuovo, una favola (come dicevo) divertente che sembra quasi voler prendere in giro la serietà e la tragicità dell'originale. Questa mossa pericolosa però ha permesso alla storia di adattarsi ai disegni del maestro (perché diciamocelo, nonostante il valore della trama è questa che si adatta ai disegni e non viceversa), a seguirne le linee principali giocose e festose, anche quando di mezzo ci sono delitti e timori, perfino quando la piazza si gremisce per ospitare fatti sconvolgenti. Il tratto, quello di sempre, da vita a personaggi dalle forme sempre più svariate e estrose, caricature dei protagonisti originali che si prestano a diventare cartoni animati per grandi e piccini, come ci si aspetta ormai da un maestro della portata di Tezuka.
E' complicato parlare di grandi opere, come accennavo all'inizio, trattare temi importanti e provare anche solo a riassumerne le trame, questo è decisamente quello che è successo oggi a me davanti all'opera del maestro Tezuka, che nonostante le "eresie" mi ha stravolto e lasciato senza parole, forse anche un po' confuso, in difficoltà al momento della recensione (rileggendola sento di dover aggiungere altro, ma arriverei a fare spoiler, ne son certo). Tocca a voi ora leggere quest'opera e farmi sapere la vostra!
Attraverso il suo inconfondibile stile ormai intramontabile, la risposta giapponese perfetta alla vecchia Disney, il maestro riesce rappresentare su carta la vita tormentata di Raskol'nikov, stravolgendola in un certo senso, così da adattarla per una lettura semplice e scorrevole, a prescindere dal lettore e dalla sua età. Delitto e Castigo diviene così una favola a fumetti, pazza e sconclusionata, un racconto che si addolcisce e smussa gli angoli per tornare a raccontare un racconto epico ricco di iconografia, che si ripresenta con un ritmo, delle arie, ma soprattutto degli sviluppi imprevisti, nonostante la storia principale sia quella.
Ciò che fa il maestro Tezuka non è altro che cambiare le carte in tavola, stravolgere tutto a prescindere dalla profondità dell'opera principale, commettendo una sorta di sacrilegio, che però si rivela assai interessante poiché, pur sacrificando la serietà e la profondità dei temi principali, la storia scritta e disegnata dal maestro del manga, riesce ugualmente a conservare lo spirito primo (e ultimo) dell'opera originale. Tutto sembra quasi semplificarsi, basta pensare ad alcune scene chiave della storia e di come Tezuka riesce a riassumerle e riscriverle, attraverso trucchi e stratagemmi narrativi ripercorribili solo nel mondo del fumetto.
E' impossibile però non rimanere spiazzato davanti alla "giapponizzazione" dell'opera: l'utilizzo dei suffissi tipici utilizzati in oriente, il cambio stesso della moneta (lo yen che circola in Russia mi ha spiazzato), o addirittura l'utilizzo dell'alfabeto giapponese che sostituisce totalmente il cirillico. Insomma, il Giappone mette pianta stabile in Russia e ne riscrive alcuni connotati, per dar la possibilità al lettore, quello giapponese in particolare, di fare un salto in una storia che di suo si presenta piuttosto ostica e complicata.
Una mozza azzardata quella del maestro? Senza ombra di dubbio. A mio parere forse questa è stata (e ora, chissà, sarà) una delle opere più criticate del maestro Tezuka, proprio per questa sua "blasfemia", per via degli svariati stravolgimenti che però hanno dato vita ad un'opera a se stante, che trae ispirazione da quella originale, per trasformarsi però in qualcosa di tutto nuovo, una favola (come dicevo) divertente che sembra quasi voler prendere in giro la serietà e la tragicità dell'originale. Questa mossa pericolosa però ha permesso alla storia di adattarsi ai disegni del maestro (perché diciamocelo, nonostante il valore della trama è questa che si adatta ai disegni e non viceversa), a seguirne le linee principali giocose e festose, anche quando di mezzo ci sono delitti e timori, perfino quando la piazza si gremisce per ospitare fatti sconvolgenti. Il tratto, quello di sempre, da vita a personaggi dalle forme sempre più svariate e estrose, caricature dei protagonisti originali che si prestano a diventare cartoni animati per grandi e piccini, come ci si aspetta ormai da un maestro della portata di Tezuka.
E' complicato parlare di grandi opere, come accennavo all'inizio, trattare temi importanti e provare anche solo a riassumerne le trame, questo è decisamente quello che è successo oggi a me davanti all'opera del maestro Tezuka, che nonostante le "eresie" mi ha stravolto e lasciato senza parole, forse anche un po' confuso, in difficoltà al momento della recensione (rileggendola sento di dover aggiungere altro, ma arriverei a fare spoiler, ne son certo). Tocca a voi ora leggere quest'opera e farmi sapere la vostra!
See you soon! -Lewis
DELITTO E CASTIGO
- Autore:Osamu Tezuka
- Editore:J-Pop Manga
- Genere:Classici Manga
- Pagine:135 pp
- Uscita:23 Gennaio 2019
- Prezzo:€ 10,00
- Titolo originale:Tsumi to Batsu
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
All'alba della rivoluzione russa, un giovane studente uccide una vecchia strozzina odiata da tutti. Anche se un uomo innocente viene arrestato, l'assassino si immerge in una riflessione sul delitto, le sue conseguenze e la sua pubblica utilità, che dovrebbe superare il valore di una meschina vita umana...
Disegni
8/10
Trama
6/10
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