HELTER SKELTER
Ben trovati amici di Everpop! Il nostro mangartedì non è certo giunto al termine eh! Ora si parla di Helter Skelter di Kyoko Okazaki.
my point of view
Spietato e dissacrante. Non riuscirei a trovare termini diversi per descrivere questo fumetto, un manga che all'interno custodisce bellezza e fama, ma allo stesso tempo anche tristezza e decadenza, tante sfaccettature diverse, appartenenti alla stessa medaglia, che l'autrice mette in scena in modo schietto, senza alcun timore.
Questa storia sembra essere ambientata sul finire degli anni 90, o almeno così sembra leggendo, eppure sa essere così attuale e moderna da far quasi paura. Ogni tratto della protagonista, ogni evento che la contraddistingue, seppur portato allo stremo, sembrano così veri e reali da far pensare al lettore a ogni tipo di conseguenza, ogni sacrificio, che la bellezza richiede...immancabilmente. Nonostante quindi questo sapore dolce-amaro tipico degli anni 90, la storia si proietta perfettamente nel periodo attuale, riuscendo secondo me ad estendersi anche verso l'avvenire. Non importa che la tecnologia sia meno sviluppata e che la società sia rimasta un po' indietro, il pensiero e il modo di vedere il mondo, soprattutto per quanto riguarda la bellezza insita nelle cose e nelle persone, be' quella rimane immutata (a discapito della bellezza stessa).
Ririko. Una donna. Una icona. Un mito. La protagonista di questa storia è ognuna di queste sfaccettature, un diamante che il mondo, quello dello star system, non fa altro che levigare per tirar fuori il meglio da una ragazza che in passato è stata bruttina e insignificante. Scatto dopo scatto, ritocco dopo ritocco Ririko diventa sempre più diversa, sempre più falsa, una sorta di caricatura della bellezza stessa, che sul suo volto sembra non svanire mai. Ma dove la bellezza non si esaurisce è il carattere a subire corrosione. La vita della bella modella infatti inizia lentamente il suo declino, portando la donna a desiderare sempre più aspetti corrotti e fasulli di un mondo che non ha fatto altro che illuderla.
È una vittima Ririko, è chiaro sin da subito, quando la si vede per la prima volta, sia dal vivo che su una rivista patinata. Non è più una donna, soprattutto la donna che è stata in passato, ora è semplicemente un oggetto, un simbolo di bellezza costretto a soffrire silenziosamente e a subire continue operazioni, perché la bellezza è la più spietata tra i carnefici. Succede così che la bellezza diviene ben presto dipendenza generando così un baratro interno e attorno alla donna, la quale si trova a fagocitare la felicità e la bellezza delle vite che la circondano. La donna diviene oggetto, mercificazione, ma questo aspetto sembra quasi dare soddisfazione alla protagonista, che continua costantemente a bramarne sempre di più, fino a toccare poi il fondo, da quale sembra non esserci uscita.
Dal punto di vista delle tematiche questo fumetto mi ha davvero sorpreso. La Okazaki è riuscita a trattare con gran maestria temi come la depressione e l'autolesionismo, con la conseguente autodistruzione, riuscendo allo stesso tempo a connettere tutto sotto la figura della protagonista e il suo lento viaggio verso il suo inferno personale. La perdita del proprio io personale è il punto centrale dell'opera stessa, che inizia proprio con una figura ben distinta e tratteggiata, la quale, pagina dopo pagina, va assottigliandosi sempre più, per poi sparire del tutto anche prima del finale. La vita vera lascia il posto a quella fasulla, fatta di luci, flash e bugie, fatta di ipocrisia e di tranelli, una vita priva di vitalità stessa, priva della presenza umana. Un'esistenza a dir poco priva di senso.
Ad affiancare queste tematiche, rendendole ancora più dure e asfissianti ci pensano i disegni dell'autrice che attraverso uno stile minimalista riesce a tratteggiare gli aspetti più grotteschi della vita di Ririko. Il tratto si riduce ad una linea sottile e a volte incerta, proprio per sottolineare la precarietà dell'esistenza della protagonista e a volte riesce persino a tradursi in scene opprimenti e inquietanti, che rasentano l'onirico.
Un racconto fuori dagli schemi che si inserisce perfettamente nel catalogo Dynit, che ogni mese riesce ad accogliere nuovi titoli sempre più sorprendenti e coraggiosi, titoli che Dynit porta in Italia con orgoglio! Che ne dite? Proverete a conoscere Ririko?
Questa storia sembra essere ambientata sul finire degli anni 90, o almeno così sembra leggendo, eppure sa essere così attuale e moderna da far quasi paura. Ogni tratto della protagonista, ogni evento che la contraddistingue, seppur portato allo stremo, sembrano così veri e reali da far pensare al lettore a ogni tipo di conseguenza, ogni sacrificio, che la bellezza richiede...immancabilmente. Nonostante quindi questo sapore dolce-amaro tipico degli anni 90, la storia si proietta perfettamente nel periodo attuale, riuscendo secondo me ad estendersi anche verso l'avvenire. Non importa che la tecnologia sia meno sviluppata e che la società sia rimasta un po' indietro, il pensiero e il modo di vedere il mondo, soprattutto per quanto riguarda la bellezza insita nelle cose e nelle persone, be' quella rimane immutata (a discapito della bellezza stessa).
Ririko. Una donna. Una icona. Un mito. La protagonista di questa storia è ognuna di queste sfaccettature, un diamante che il mondo, quello dello star system, non fa altro che levigare per tirar fuori il meglio da una ragazza che in passato è stata bruttina e insignificante. Scatto dopo scatto, ritocco dopo ritocco Ririko diventa sempre più diversa, sempre più falsa, una sorta di caricatura della bellezza stessa, che sul suo volto sembra non svanire mai. Ma dove la bellezza non si esaurisce è il carattere a subire corrosione. La vita della bella modella infatti inizia lentamente il suo declino, portando la donna a desiderare sempre più aspetti corrotti e fasulli di un mondo che non ha fatto altro che illuderla.
È una vittima Ririko, è chiaro sin da subito, quando la si vede per la prima volta, sia dal vivo che su una rivista patinata. Non è più una donna, soprattutto la donna che è stata in passato, ora è semplicemente un oggetto, un simbolo di bellezza costretto a soffrire silenziosamente e a subire continue operazioni, perché la bellezza è la più spietata tra i carnefici. Succede così che la bellezza diviene ben presto dipendenza generando così un baratro interno e attorno alla donna, la quale si trova a fagocitare la felicità e la bellezza delle vite che la circondano. La donna diviene oggetto, mercificazione, ma questo aspetto sembra quasi dare soddisfazione alla protagonista, che continua costantemente a bramarne sempre di più, fino a toccare poi il fondo, da quale sembra non esserci uscita.
Dal punto di vista delle tematiche questo fumetto mi ha davvero sorpreso. La Okazaki è riuscita a trattare con gran maestria temi come la depressione e l'autolesionismo, con la conseguente autodistruzione, riuscendo allo stesso tempo a connettere tutto sotto la figura della protagonista e il suo lento viaggio verso il suo inferno personale. La perdita del proprio io personale è il punto centrale dell'opera stessa, che inizia proprio con una figura ben distinta e tratteggiata, la quale, pagina dopo pagina, va assottigliandosi sempre più, per poi sparire del tutto anche prima del finale. La vita vera lascia il posto a quella fasulla, fatta di luci, flash e bugie, fatta di ipocrisia e di tranelli, una vita priva di vitalità stessa, priva della presenza umana. Un'esistenza a dir poco priva di senso.
Ad affiancare queste tematiche, rendendole ancora più dure e asfissianti ci pensano i disegni dell'autrice che attraverso uno stile minimalista riesce a tratteggiare gli aspetti più grotteschi della vita di Ririko. Il tratto si riduce ad una linea sottile e a volte incerta, proprio per sottolineare la precarietà dell'esistenza della protagonista e a volte riesce persino a tradursi in scene opprimenti e inquietanti, che rasentano l'onirico.
Un racconto fuori dagli schemi che si inserisce perfettamente nel catalogo Dynit, che ogni mese riesce ad accogliere nuovi titoli sempre più sorprendenti e coraggiosi, titoli che Dynit porta in Italia con orgoglio! Che ne dite? Proverete a conoscere Ririko?
See you soon! -Lewis
HELTER SKELTER
- Autore:Kyoko Okazaki
- Editore:Dynit Manga
- Genere:Josei
- Pagine:322 pp
- Uscita:15 Novembre 2018
- Prezzo:€ 18,90
- Titolo originale:Helter Skelter
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
Ririko è una supermodella all'apice del successo, ma non è tutto oro quello che luccica e la ragazza nasconde un terribile segreto. Dietro al mondo apparentemente scintillante dello spettacolo, si cela una realtà torbida di illegalità alimentata da donne disposte a tutto pur di essere belle.
Disegni
6/10
Trama
7/10
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