GIDEON FALLS
Buongiorno e ben trovati amici di Everpop! La giornata continua in compagnia di Jeff Lemire e Andrea Sorrentino ed il loro spettacolare Gideon Falls.
my point of view
Ce ne sto mettendo di tempo per riprendermi da questo primo volume. Nonostante abbia finito di leggerlo una mezz'oretta fa sono ancora imbambolato e a bocca aperta per l'escalation di avvenimenti che hanno contraddistinto questo primo capitolo di una nuova serie a dir poco pazzesca, dalle tinte oscure e inquietanti, contraddistinta da personaggi intriganti e misteriosi, avvolti da un alone di oscurità a dir poco invalicabile, che ha reso questo primo albo l'inizio di quella che sembra a tutti gli effetti una nuova ossessione. Era dai tempi di Outcast che non mi prendeva così tanto una serie a cavallo tra l'horror e il thriller, dove però l'horror se la regna sovrana dando all'aspetto thriller giusto qualche piccolo spunto utile per creare mistero, curiosità e aspettative. Era dai tempi di Outcast che non rimanevo affascinato dall'oscurità dell'animo e dai pericoli che la circondano. Da un paio di anni desideravo qualcosa di nuovo, ma altrettanto intrigante e inquietante, insomma stavo solo aspettando Gideon Falls (e mentre lo scrivo sto bruciando la bistecca, sappiatelo).
Cos'è Gideon Falls? La risposta non è certo semplice. Si potrebbe identificare come una città, una contea, un luogo con una sua vita e una sua cultura, ma è sicuramente molto di più perché Gideon Falls oltre ad essere un luogo che custodisce un segreto, un grosso ed oscuro segreto, allo stesso tempo sembra essere un vero e proprio protagonista (non per niente la serie porta appunto il suo nome). Tra le strade della cittadina si nascondono segreti, misteri e tanta tanta oscurità che si insinua e brancola tra persone, case e oggetti. Non mancano le leggende a Gideon Falls, non mancano gli enigmi, così come non manca neppure il male, ciò che invece sembra "mancare" è un vecchio fienile tutto nero, un edificio sparito nel nulla che però ancora vive nella testa di alcuni abitanti, nutrendosi di paura e timori come una vera e propria ossessione.
Norton (una dei volti principali di questa serie) lo sa bene e ne paga da sempre le tristi e penose conseguenze, vendendo giudicato come un vero e proprio schizzato che rifugge dalla realtà. La sua ossessione per l'oscuro edificio lo costringe a scartare tra la spazzatura, proprio come un procione affamato, alla ricerca di frammenti carbonizzati e vecchi chiodi arrugginiti che sembrano far parte proprio di quell'oscuro fienile. Ma chi c'è a credergli? Neppure la sua stessa dottoressa, la Xu, sembra dar adito ai suoi pensieri, ai suoi sogni e alle sue rivelazioni. Per tutti lui è semplicemente pazzo, una spiegazione piuttosto semplice.
Ma Norton non è l'unico a dover fare i conti con questo misterioso fienile che sembra strabordare di malvagità, il nuovo parroco giunto in città, il reverendo Fred se lo ritroverà davanti il giorno stesso del suo trasferimento, quasi come se l'oscurità lo stesse aspettando da sempre. Inizia così una serie intensa e inquietante, già solo da questo primo volume, un racconto dal ritmo strisciante che si insinua lentamente nell'animo del lettore per caricarlo di volta in volta con sentimenti sempre più angoscianti e opprimenti. Un racconto degno del gran genio che è Jeff Lemire, destinato a crescere e a evolversi, forse proprio grazie a quell'aspetto un po' corale che ricorda alcune opere del gran maestro Stephen King, dal quale lo sceneggiatore stavolta sembra attingere per le arie e le fondamenta.
Ritrovarsi davanti a Gideon Falls significa dover fare i conti, faccia a faccia, con la paura, i timori e l'inquietudine, come solo poche altre serie a fumetti sanno fare. In questa serie Lemire riesce a raggiungere l'apice, a toccare quello che penso sia uno dei punti più alti della sua carriera, con una storia che sembra pronta per sfondare sullo schermo, grazie a escamotage narrativi che la rendono accomunabile a serie televisive. Questo aspetto lo si riscontra poi anche nelle tavole di Andrea Sorrentino, dal taglio cinematografico, che sottolineano inquadrature moderne che però vanno ricercando il meglio delle tecniche passate. C'è tanta cultura all'interno delle tavole, nei disegni e nello stile stesso di Sorrentino, c'è tanto studio, alcuni rimandi, ma soprattutto la consapevolezza di essere riuscito a sintetizzare al meglio il pensiero dello sceneggiatore. La paletta dei colori punta a mettere da parte la saturazione, scegliendo toni cupi e tristi, anche malinconici, colori che vanno dal grigio sabbioso fino al rosso vivo dei film dell'orrore, senza però trscurare il bianco e il nero, a cui viene affidato un compito maggiore: essere portatori di inquietudine.
Due veri registi Lemire e Sorrentino, perfetti per la direzione di una serie come questa che è solo agli albori eppure sta già facendo tanto parlar di se. Non mi stupirebbe infatti sentire, da un giorno all'altro, una eventuale trasposizione televisiva, perché l'opera si presta naturalmente. E se non mi credete, non vi resta che leggere!
Cos'è Gideon Falls? La risposta non è certo semplice. Si potrebbe identificare come una città, una contea, un luogo con una sua vita e una sua cultura, ma è sicuramente molto di più perché Gideon Falls oltre ad essere un luogo che custodisce un segreto, un grosso ed oscuro segreto, allo stesso tempo sembra essere un vero e proprio protagonista (non per niente la serie porta appunto il suo nome). Tra le strade della cittadina si nascondono segreti, misteri e tanta tanta oscurità che si insinua e brancola tra persone, case e oggetti. Non mancano le leggende a Gideon Falls, non mancano gli enigmi, così come non manca neppure il male, ciò che invece sembra "mancare" è un vecchio fienile tutto nero, un edificio sparito nel nulla che però ancora vive nella testa di alcuni abitanti, nutrendosi di paura e timori come una vera e propria ossessione.
Norton (una dei volti principali di questa serie) lo sa bene e ne paga da sempre le tristi e penose conseguenze, vendendo giudicato come un vero e proprio schizzato che rifugge dalla realtà. La sua ossessione per l'oscuro edificio lo costringe a scartare tra la spazzatura, proprio come un procione affamato, alla ricerca di frammenti carbonizzati e vecchi chiodi arrugginiti che sembrano far parte proprio di quell'oscuro fienile. Ma chi c'è a credergli? Neppure la sua stessa dottoressa, la Xu, sembra dar adito ai suoi pensieri, ai suoi sogni e alle sue rivelazioni. Per tutti lui è semplicemente pazzo, una spiegazione piuttosto semplice.
Ma Norton non è l'unico a dover fare i conti con questo misterioso fienile che sembra strabordare di malvagità, il nuovo parroco giunto in città, il reverendo Fred se lo ritroverà davanti il giorno stesso del suo trasferimento, quasi come se l'oscurità lo stesse aspettando da sempre. Inizia così una serie intensa e inquietante, già solo da questo primo volume, un racconto dal ritmo strisciante che si insinua lentamente nell'animo del lettore per caricarlo di volta in volta con sentimenti sempre più angoscianti e opprimenti. Un racconto degno del gran genio che è Jeff Lemire, destinato a crescere e a evolversi, forse proprio grazie a quell'aspetto un po' corale che ricorda alcune opere del gran maestro Stephen King, dal quale lo sceneggiatore stavolta sembra attingere per le arie e le fondamenta.
Ritrovarsi davanti a Gideon Falls significa dover fare i conti, faccia a faccia, con la paura, i timori e l'inquietudine, come solo poche altre serie a fumetti sanno fare. In questa serie Lemire riesce a raggiungere l'apice, a toccare quello che penso sia uno dei punti più alti della sua carriera, con una storia che sembra pronta per sfondare sullo schermo, grazie a escamotage narrativi che la rendono accomunabile a serie televisive. Questo aspetto lo si riscontra poi anche nelle tavole di Andrea Sorrentino, dal taglio cinematografico, che sottolineano inquadrature moderne che però vanno ricercando il meglio delle tecniche passate. C'è tanta cultura all'interno delle tavole, nei disegni e nello stile stesso di Sorrentino, c'è tanto studio, alcuni rimandi, ma soprattutto la consapevolezza di essere riuscito a sintetizzare al meglio il pensiero dello sceneggiatore. La paletta dei colori punta a mettere da parte la saturazione, scegliendo toni cupi e tristi, anche malinconici, colori che vanno dal grigio sabbioso fino al rosso vivo dei film dell'orrore, senza però trscurare il bianco e il nero, a cui viene affidato un compito maggiore: essere portatori di inquietudine.
Due veri registi Lemire e Sorrentino, perfetti per la direzione di una serie come questa che è solo agli albori eppure sta già facendo tanto parlar di se. Non mi stupirebbe infatti sentire, da un giorno all'altro, una eventuale trasposizione televisiva, perché l'opera si presta naturalmente. E se non mi credete, non vi resta che leggere!
See you soon! -Lewis
GIDEON FALLS
- Autori:Jeff Lemire e Andrea Sorrentino
- Editore:Bao Publishing
- Genere:Horror
- Pagine:160 pp
- Uscita:24 Gennaio 2019
- Prezzo:€ 18,00
- Titolo originale:Gideon Falls
- Nazionalità:Americana
TRAMA
Un misterioso fienile nero appare e scompare in diversi punti della storia. Ogni volta che si manifesta, qualcosa di orribile accade. Un sacerdote che sta ritrovando se stesso dopo aver smarrito la via e un giovane ossessionato da terrificanti visioni, in luoghi diversi, cercano risposte. Sono loro ad aver capito che il fienile esiste, o è il fienile che li ha cercati, e perché? Jeff Lemire e Andrea Sorrentino costruiscono una storia magistrale, scandita con una tempistica narrativa prodigiosa e inquietante, che vi farà morire dalla voglia del prossimo volume. Un debutto davvero imperdibile e di altissimo livello
Disegni
7/10
Trama
8/10
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