mercoledì 23 gennaio 2019

Cinescopio: Il mio capolavoro di Gaston Duprat (Recensione)

IL MIO CAPOLAVORO

Buongiorno e buon mercoledì! Lasciamo subito la parola a Sunday, pronto a parlare su: Il mio capolavoro di Gaston Duprat.

my point of view

Mi sono approcciato a Mi obra maestra, ultimo lungometraggio di Gastón Duprat, senza sapere davvero cosa aspettarmi. Una volta iniziato, ho fatto la conoscenza di Arturo e di Renzo. Arturo è un uomo colto e posato, proprietario di una galleria d’arte a Buenos Aires; Renzo Nervi è invece un artista dal passato grandioso, l’ultimo grande pittore di un’Argentina che, con le sue parole, non dovrebbe essere più definita un paese in via di sviluppo bensì con capacidades diferentes. Renzo è un personaggio eclettico che vive secondo le proprie regole, una figura sorprendente che, autonomamente, è in grado di reggere sulle spalle tutta la comicità del film grazie alla verve e ai tempi comici dell’attore argentino Luis Brandoni. Non che il collega sia da meno, sia chiaro: Guillermo Francella regala un’ottima interpretazione a sua volta, e la stabilità del suo personaggio mette ancor più in risalto la follia di Renzo.


Ricordate quando, poco più di un anno fa, giungeva al cinema lo svedese The Square, poi candidato anche agli Oscar come Miglior film straniero? Da come lo presentava la campagna promozionale, sembrava destinato a presentarci profonde analisi sul ruolo dell’artista e sul significato dell’arte contemporanea. Di fatto, si perdeva poi in una trama che si allontanava molto dal tema, avanzando al massimo delle astrazioni. Il mio capolavoro, dal canto suo, non ha pretese simili e si presenta in maniera molto più umile… Ma finisce per avviare tutta una serie di riflessioni sul ruolo che ha l’artista oggi, regala spunti e commenti azzardati sia attraverso la sfacciataggine di Renzo, sia in maniera più sottile.


È interessante anche la struttura di questo film, che mi impedisce però di parlare liberamente della trama per non rischiare di rovinare nessuna sorpresa. Certo, si apre come una semplice commedia, ma capire dove voglia andare a parare la storia non è immediato, né è scontata la sua abilità di variare. A seguito di un particolare evento, la commedia sembra virare brutalmente verso il drammatico, ad esempio; tuttavia presenta dopo poco altre sorprese, giocando tanto con i propri personaggi quanto con le aspettative dello spettatore. Il risultato è particolarmente apprezzabile, in un panorama dove si fatica a contare la quantità di uscite, tra cinema e tv, che non riescono a sorprendere in nessun modo. Il mio capolavoro mi ha sorpreso, mi ha divertito, mi ha davvero convinto. Andate a guardarlo anche voi, al cinema, a partire da domani!

Hasta Pronto! -Sunday

IL MIO CAPOLAVORO

  • Regia:Gaston Duprat
  • Distributore:Movies Inspired
  • Genere:Commedia
  • Durata:100''
  • Uscita:24 Gennaio 2019
  • Titolo originale:Mi Obra Maestra
  • Nazionalità:Argentina/Spagnola
TRAMA

Arturo (Guillermo Francella) è un gallerista d’arte dai modi ammaliatori, sofisticato e talvolta senza scrupoli. È il proprietario di una galleria nel centro di Buenos Aires, città che lo affascina. Renzo (Luis Brandoni) è un pittore scontroso, quasi selvaggio, ormai in forte declino. Detesta il contatto umano ed è al limite dell’indigenza. Il gallerista e il pittore sono legati da un’antica amicizia, ma non hanno praticamente nulla in comune. Il fatto di avere mondi e idee diametralmente opposti genera tra i due forti tensioni e discussioni. Ma nonostante le differenze sono grandi amici. Il film racconta la storia di questa amicizia.

Considerazioni Finali
9/10

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