SAKURAN
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Questo mercoledì inizia in compagnia di Sakuran di Moyoco Annno.
my point of view
Illuminante. Se dovessi descrivere questo fumetto con una sola parola scegliere senza dubbio questa, poiché mi ha aperto gli occhi sul mondo delle geisha e su come esse vivono i propri amori più di altri fumetti su questo tema; però bisogna dire che sono tanti altri i temi giusti per questo fumetto come ad esempio "sensuale" viste le figure che si muovono all'interno di esso, "atipico" poiché l'autrice racconta la figura della geisha in maniera schietta, senza però essere mai esplicita e spietata, come mi è capitato di vedere e leggere altre volte, ma molto più dolce e a volte persino divertente, senza però dimenticare quel pizzico di erotismo velato che di tanto in tanto tira fuori.
Questo non è propriamente un manga sulle geisha, ma bensì un manga su una di essere in particolare: Kiyoha, una donna destinata a diventare una oiran, che però nella sua vita ne ha passate di cotte e di crude, ritrovandosi a interpretare un ruolo che non le è mai andato a genio. Dopo essere stata ritrovata tutta sola, sin da piccola Kiyoha è stata subito iniziata all'arte delle geisha, sotto l'ala protettrice della oiran Shouhi, una donna avvenente e sensuale con cui la piccola non è mai andata poi così d'accordo, se non alla fine, nel giorno del loro addio. Crescendo Kiyoha ne ha viste e sentite di tutte i colori, facendo allo stesso tempo la conoscenza di uomini di rango e lignaggio differenti, tutti però stregati dalla bellezza della oiran di casa Tamakiko, avvicinandosi così sempre più vicino a quel ruolo che da sempre ha rifiutato e odiato con tutta se stessa, quella della geisha numero uno.
Il percorso di Kiyoha è molto caratteristico, costellato di gioia e dolore, di amori e rifiuti, di amicizie e tradimenti, ma soprattutto di tanti castighi e rimproveri. Giorno dopo giorno, fuga dopo fuga, la giovane donna è stata letteralmente addestrata all'arte della seduzione, nonostante i continui rifiuti e i capricci smisurati, sfociati di volta in volta in scherzi sempre diversi. Il suo è un percorso non molto diverso da quello delle altre geisha, eppure l'ho trovato così particolare, così caratteristico, forse proprio per la presenza dell'ironia che accompagna la protagonista lungo tutta l'opera, quella stessa ironia che lei stessa utilizza come arma e come scudo, per muoversi in un mondo che chiaramente rifiuta con tutta se stessa, ma che in qualche modo sembra accettarla ben volentieri.
Kiyoha è una vera ribelle, una bambina cocciuta prima e una donna dalla testa ancora più dura dopo, che nonostante le difficoltà, nonostante le punizioni non è mai crollata, ne si è mai arresa davanti quelle avversità che ogni giorno bussavano alla sua porta. Nonostante l'immensa tristezza che sembra accompagnarla fin dal suo arrivo a Casa Tamakiko, la giovane geisha non lascia mai scendere le lacrime, non mostra mai il suo lato più fragile, quello che rilega controvoglia all'interno del suo stesso cuore. La sua figura appare così, nonostante le burle e la testardaggine, come quella di una donna forte, seria e caparbia, una donna coraggiosa tutta d'un pezzo, pronta ad affrontare il mondo a testa alta. Queste sue virtù la rendono incredibilmente affascinante, come anche la stessa aria di tristezza e malinconia che si porta dietro, le quali accrescono maggiormente il suo fascino, anche prima di rivestire il ruolo di oiran.
In questo fumetto la Anno riesce ad esprimere (ancora una volta devo dire) tutto il suo talento, la sua bravura sia ai disegni che alla regia, dando vita ad una storia vera e romantica, nonostante tutto quello che succede, una storia schietta e ricca di ironia, all'interno della quale le emozioni vengono fuori come un fiume in piena, pronte ad assalire il lettore, il quale non può che emozionarsi a più e più riprese. La sensualità si scontra con la durezza dei fatti e degli eventi che travolgono la protagonista in primo luogo, mentre la dolcezza lotta costantemente con quell'immenso senso di malinconica nostalgia, quella che avvolge la protagonista come il più raffinato tra i kimono.
Tanti sono i contrasti all'interno della storia, a partire dalla figura e l'importanza dell'uomo e della donna all'interno della società dell'epoca. Una società dura, che sembra addirittura irreale, come anche il resto del mondo nel quale si ritrova Kiyoha, pur essendo invece reale fino in fondo, poiché questa storia altro non è che una finestra su una parte di storia realmente accaduta. Un altro contrasto assai affascinante è quello che c'è all'interno del cuore di Kiyoha, che appare assai duro, mentre in realtà è piuttosto tenero. Questo aspetto porta ad una caratteristica che penso sia peculiare per questo manga, e cioè il contrasto tra amare ed essere amati, un contrasto assai vivo nella protagonista, forse fonte principale delle sue pene.
Per quanto riguarda invece i disegni, lo stile tipico della Anno non muta, così come mai è mutato nel tempo, ma rimane fisso soprattutto nei sui tratti peculiari e caratteristici, come le forme sinuose delle figure e i grandi occhi, portatori di gioie e dolori. Stavolta però il suo stile accentua e valorizza lo stile di un tempo, attraverso meravigliosi kimono e complicate acconciature, che l'autrice riesce a tratteggiare con incredibile bravura e grande attenzione al dettaglio.
Un solo volume che contiene in se una storia meravigliosa, una storia travolgente e ricca di emozioni che non potete certo lasciarvi sfuggire...no?
Questo non è propriamente un manga sulle geisha, ma bensì un manga su una di essere in particolare: Kiyoha, una donna destinata a diventare una oiran, che però nella sua vita ne ha passate di cotte e di crude, ritrovandosi a interpretare un ruolo che non le è mai andato a genio. Dopo essere stata ritrovata tutta sola, sin da piccola Kiyoha è stata subito iniziata all'arte delle geisha, sotto l'ala protettrice della oiran Shouhi, una donna avvenente e sensuale con cui la piccola non è mai andata poi così d'accordo, se non alla fine, nel giorno del loro addio. Crescendo Kiyoha ne ha viste e sentite di tutte i colori, facendo allo stesso tempo la conoscenza di uomini di rango e lignaggio differenti, tutti però stregati dalla bellezza della oiran di casa Tamakiko, avvicinandosi così sempre più vicino a quel ruolo che da sempre ha rifiutato e odiato con tutta se stessa, quella della geisha numero uno.
Il percorso di Kiyoha è molto caratteristico, costellato di gioia e dolore, di amori e rifiuti, di amicizie e tradimenti, ma soprattutto di tanti castighi e rimproveri. Giorno dopo giorno, fuga dopo fuga, la giovane donna è stata letteralmente addestrata all'arte della seduzione, nonostante i continui rifiuti e i capricci smisurati, sfociati di volta in volta in scherzi sempre diversi. Il suo è un percorso non molto diverso da quello delle altre geisha, eppure l'ho trovato così particolare, così caratteristico, forse proprio per la presenza dell'ironia che accompagna la protagonista lungo tutta l'opera, quella stessa ironia che lei stessa utilizza come arma e come scudo, per muoversi in un mondo che chiaramente rifiuta con tutta se stessa, ma che in qualche modo sembra accettarla ben volentieri.
Kiyoha è una vera ribelle, una bambina cocciuta prima e una donna dalla testa ancora più dura dopo, che nonostante le difficoltà, nonostante le punizioni non è mai crollata, ne si è mai arresa davanti quelle avversità che ogni giorno bussavano alla sua porta. Nonostante l'immensa tristezza che sembra accompagnarla fin dal suo arrivo a Casa Tamakiko, la giovane geisha non lascia mai scendere le lacrime, non mostra mai il suo lato più fragile, quello che rilega controvoglia all'interno del suo stesso cuore. La sua figura appare così, nonostante le burle e la testardaggine, come quella di una donna forte, seria e caparbia, una donna coraggiosa tutta d'un pezzo, pronta ad affrontare il mondo a testa alta. Queste sue virtù la rendono incredibilmente affascinante, come anche la stessa aria di tristezza e malinconia che si porta dietro, le quali accrescono maggiormente il suo fascino, anche prima di rivestire il ruolo di oiran.
In questo fumetto la Anno riesce ad esprimere (ancora una volta devo dire) tutto il suo talento, la sua bravura sia ai disegni che alla regia, dando vita ad una storia vera e romantica, nonostante tutto quello che succede, una storia schietta e ricca di ironia, all'interno della quale le emozioni vengono fuori come un fiume in piena, pronte ad assalire il lettore, il quale non può che emozionarsi a più e più riprese. La sensualità si scontra con la durezza dei fatti e degli eventi che travolgono la protagonista in primo luogo, mentre la dolcezza lotta costantemente con quell'immenso senso di malinconica nostalgia, quella che avvolge la protagonista come il più raffinato tra i kimono.
Tanti sono i contrasti all'interno della storia, a partire dalla figura e l'importanza dell'uomo e della donna all'interno della società dell'epoca. Una società dura, che sembra addirittura irreale, come anche il resto del mondo nel quale si ritrova Kiyoha, pur essendo invece reale fino in fondo, poiché questa storia altro non è che una finestra su una parte di storia realmente accaduta. Un altro contrasto assai affascinante è quello che c'è all'interno del cuore di Kiyoha, che appare assai duro, mentre in realtà è piuttosto tenero. Questo aspetto porta ad una caratteristica che penso sia peculiare per questo manga, e cioè il contrasto tra amare ed essere amati, un contrasto assai vivo nella protagonista, forse fonte principale delle sue pene.
Per quanto riguarda invece i disegni, lo stile tipico della Anno non muta, così come mai è mutato nel tempo, ma rimane fisso soprattutto nei sui tratti peculiari e caratteristici, come le forme sinuose delle figure e i grandi occhi, portatori di gioie e dolori. Stavolta però il suo stile accentua e valorizza lo stile di un tempo, attraverso meravigliosi kimono e complicate acconciature, che l'autrice riesce a tratteggiare con incredibile bravura e grande attenzione al dettaglio.
Un solo volume che contiene in se una storia meravigliosa, una storia travolgente e ricca di emozioni che non potete certo lasciarvi sfuggire...no?
See you soon! -Lewis
SAKURAN
- Autrice:Moyoco Anno
- Editore:Dynit
- Genere:Josei
- Pagine:320 pp
- Uscita:07 Febbraio 2019
- Prezzo:€ 18,90
- Titolo originale:Sakuran
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
Yoshiwara, il quartiere a luci rosse di Edo: per gli uomini è un paradiso, per le donne è l'inferno. Un luogo in cui tutti ingannano tutti. «Sakuran» è la storia di una bambina ribelle che viene venduta a un bordello e della sua ascesa fino a raggiungere il rango più elevato tra le cortigiane e diventare la 'oiran' più desiderata della città.
Disegni
9/10
Trama
9/10
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