martedì 26 febbraio 2019

Liete Novelle: Umbrella Academy - Dallas di Gerard Way e Gabriel Bà (Recensione)

UMBRELLA ACADEMY: DALLAS

Buongiorno Evereaders! Torniamo a parlare quest'oggi di Umbrella Academy con il secondo volume della serie ad opera di Gerard Way e Gabriel Bà.

my point of view

E' passata (per me) una sola settimana dalla lettura del primo volume e ancora una volta, a lettura conclusa, mi ritrovo a bocca aperta e occhi sognanti. Sì, perché Umbrella Academy ti lascia proprio così, felice e soddisfatto, grazie ad una trama da urlo in costante ascesa e un cast di personaggi a dir poco incredibili (e imprevedibili).

Tutto riprende dalla fine del volume precedente: Vanya ormai ridotta ad una sorta di vegetale, Allison privata della sua voce sorprendente e il resto della famiglia affranta e persa, senza neppure un tetto sulla testa (bruciato proprio a fine volume scorso). Il tempo però riprende a scorrere e tutto continua ad andare avanti...tutto tranne la vita di Numero 5, il quale rimane incatenato al suo corpo da bambin prodigio. E' proprio lui, il "giovane" viaggiatore del tempo, a prendere le redini della storia stavolta, a ricoprire il ruolo di (anti)eroe principale, con il suo cinismo e la sua sfiducia nel mondo, quello stesso mondo che ha visto sparire più e più volte per motivi differenti.

Questo secondo volume infatti ci trascina dritto nel passato, proprio per conoscere meglio il misterioso quinto membro della famiglia, il vecchio nel corpo del bambino che non manda mai le cose a dire. In "Dallas" Numero 5 mostra svariate sfaccettature di se, stando però ben attento a non mostrarsi del tutto, complice anche la scomoda situazione nella quale si trova con il misterioso gruppo che si occupa della salvezza e della salvaguardia del tempo, lo stesso di cui a quanto pare in passato anche lui faceva parte, come sicario. Cinque è forse il più intrigante tra i fratelli, il più misterioso ed enigmatico, forse addirittura quello con cui è più semplice entrare in sintonia, nonostante il suo cervello contorto e il suo animo spietato. Di certo è l'unico che sta subendo una notevole evoluzione all'interno della storia, scalzando con gran facilità i fratelli e le sorelle, che subiscono pesantemente l'influenza e l'importanza del più "piccolo" tra loro. Sarà l'esperienza o forse il suo "aspetto tenero", fatto sta che Numero 5 è a dir poco irresistibile.

Così come è irresistibile (soprattutto per me) il tema di questo secondo volume: i viaggi nel tempo. Come suggerisce il titolo di questo albo, si vola dritti a Dallas, nel lontano 1963 per sventare un attacco agli assassini di Kennedy, da parte dello stesso Numero 5, e così ripristinare l'ordine (quello che noi conosciamo e che a quanto pare all'interno del fumetto è qualcosa di assurdo e mai visto prima) delle cose, mettendo fine alla vita del presidente. Ovviamente come ogni volta che ci sono di mezzo dei viaggi nel tempo, le cose non vanno proprio come dovrebbero e qualche piccolo intoppo si pone sulla strada dei fratelli Hargreeves, un intoppo rappresentato da due strani sicari mascherati, pazzi e semplicemente assurdi. Ma torniamo ai viaggi nel tempo, alla genialità dello sceneggiatore che riesce a far quadrare il tutto e a rendere la realtà di Umbrella Academy, così assurda e astrusa, incredibilmente reale. Lo scorrere degli eventi scorre fluido e privo di intoppi e neppure una volta subisce un assestamento a causa di sviluppi privi di senso e attimi di noia; anche perché diciamocelo, la noia non è contemplata in una serie esplosiva come questa!

Altro tema, che a questo punto potremmo dire ricorrente, è quello della famiglia. Quella di Way e Bà è senza dubbio una famiglia atipica, bizzarra, pazza e fuori dagli schemi, del resto nello scorso volume Vanya non ci ha pensato due volte a mettere le cose in chiaro da questo punto di vista. Nonostante i loro problemi, le incomprensioni e le difficoltà, ma soprattutto i continui scontri, i fratelli Hargreeves rimangono allo stesso tempo legati, da uno strano legame (famigliare) che non saprei neppure identificare per bene. La famiglia diviene quindi il caposaldo dell'opera, il perno attorno al quale le varie storie partono e si dipanano, crescendo a dismisura proprio grazie a questo aspetto caratteristico. Inoltre con un cast variegato come questo, risulta piuttosto semplice ritrovarsi in almeno uno dei protagonisti, ognuno dei quali si presenta con una attenta e minuziosa caratterizzazione che ad ogni capitolo si arricchisce sempre di più.

I disegni invece? Be' che altro aggiungere su Gabriel Bà che non si sia già detto la volta scorsa? Apprezzo il suo stile che si adatta ad ogni situazione, senza mai perdere quella vena pop che si mostra (anche) attraverso i colori. Le linee danno forma ai personaggi e allo stesso tempo ai tumulti interiori che si portano sempre dietro. Insomma grazie al suo tratto l'autore riesce a rappresentare due mondi: quello esteriore e ancor di più quello interiore, elemento imprescindibile di questa magnifica opera!
See you soon! -Lewis

Umbrella Academy

  • Autori:Gerard Way e Gabriel Bà
  • Editore:Bao Publishing
  • Genere:Azione Supereroi
  • Pagine:168 pp
  • Uscita:22 Novembre 2018
  • Prezzo:€ 20,00
  • Titolo originale:The Umbrella Academy: Dallas
  • Nazionalità:USA
TRAMA
Il cantante dei My Chemical Romance, Gerard Way, e la stella del fumetto brasiliano, Gabriel Bá, tornano per il secondo volume delle avventure della Umbrella Academy proprio mentre esce in tutto il mondo la serie TV su Netflix. All'ombra dell'ingombrante presenza del compianto Professor Hargreaves, i nostri eroi sveleranno la verità sull'omicidio Kennedy... oppure no? Un cartonato ricchissimo di extra inediti per una storia indimenticabile.
Disegni
8/10
Trama
8/10

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