mercoledì 6 febbraio 2019

Seriamente Parlando: Marvel TV - Presente Passato e Futuro

MARVEL TV: Presente Passato e Futuro

Buongiorno amici di Everpop! Quest'oggi a tenerci compagnia è Sunday con un post tutto dedicato alle serie tv Marvel. Siete pronti?

my point of view

Con ben 20 film all’attivo e altri 3 in arrivo durante questo 2019, l’Universo Cinematografico Marvel ha dimostrato la sua capacità di attirare e di fidelizzare il pubblico, dando vita a una sorta di maxi serie televisiva per il grande schermo. Contemporaneamente, all’interno del medesimo universo narrativo, ha permesso il lancio di numerose serie tv vere e proprie, delle quali a molti viene facile dimenticarsi: mentre alcuni show subiscono l’influenza degli eventi cinematografici, lo stesso non avviene al contrario, dal momento che i film non prendono mai in considerazione quanto accada sul piccolo schermo. Altri show invece, pur integrandosi ufficialmente all’interno del MCU, raccontano eventi così distanti da non doversi neanche preoccupare di citare gli Avengers.
Questa struttura, che potrà non entusiasmare chi – come me – ama guardare tutto quello che c’è da vedere e che auspicherebbe quindi in una maggiore interconnessione, aiuta in realtà il pubblico a selezionare liberamente cosa seguire, senza il timore di perdersi pezzi qua e là. Vi proponiamo quindi un recap, per ripercorrere insieme la storia del Marvel Cinematic Universe televisivo e per aiutarvi a decidere su quale serie lanciarvi, nel caso steste cercando qualcosa di nuovo da guardare!
Gli show ABC
È sul canale ABC che ha inizio il percorso televisivo del MCU, che porta al centro dell’attenzione l’Agente Coulson, protagonista di un tragico evento in Avengers e qui finalmente protagonista. Agents of S.H.I.E.L.D. è uno show dalla storia sfortunata: nonostante nasca dagli eventi dei film, con tanto di presenza (sporadica) di Nick Fury nell’arco della prima stagione, non è stato in grado di trattenere quel pubblico che ha voluto dare fiducia al suo pilot. La qualità del suo primo arco narrativo non è effettivamente eccelsa, e ha avuto bisogno di diversi episodi prima di rendersi realmente interessante, complice il tie-in con Captain America: the Winter Soldier. Da lì in poi, però, è stato un continuo crescendo qualitativo, riconosciuto anche dalla critica, mentre per sua sfortuna gli spettatori sono andati di volta in volta diminuendo. Mentre negli ultimi anni i legami con gli eventi visti al cinema sono andati via via assottigliandosi, anche il rinnovo è stato di volta in volta dubbio e sudatissimo. Dopo 5 stagioni una più bella dell’altra e il rinnovo per una sesta che, invece dei soliti 22 episodi, ne avrà solo 13 e che andrà in onda solo dopo l’uscita di Avengers: Endgame, ecco la sorpresa: anziché farci temere una cancellazione fino all’ultimo, stavolta è già arrivato un ulteriore rinnovo per una settima stagione. Una situazione che ci sorprende, ma che fa anche ben sperare nella presenza di piani di lungo termine. Secondo alcuni rumors a cui mi piacerebbe molto credere, i legami con gli avvenimenti cinematografici potrebbero tornare a solidificarsi. Chissà? Quel che è certo è che Agents of S.H.I.E.L.D. si è imposta come una delle serie preferite dei pochi che ancora le stanno dietro, e non posso che consigliarvela. Per la cronaca, gli showrunners sono Jed Whedon e Maurissa Tancharoen, stretti collaboratori (nonché parenti) di Joss Whedon, un nome che, agli appassionati di serie tv, dovrebbe suggerire qualità.
Il secondo show a prendere il via, all’inizio del 2015, è Agent Carter. Con una breve stagione da otto episodi, si concentra su uno dei miei personaggi Marvel preferiti: Peggy Carter, introdotta in Captain America: The First Avenger nel 2011 e rivista poi tanto nel suo sequel quanto nel cortometraggio Agent Carter del 2013, oltre che in un paio di episodi di Agents of S.H.I.E.L.D. andati in onda durante il 2014. Il carisma di Hayley Atwell è innegabile, così come la sua chimica con il bravissimo James D’Arcy, comprimario che veste i panni di Jarvis, il maggiordomo di Howard Carter, interpretato da Dominic Cooper: un cast d’eccezione, insomma, che ci ha regalato nell’epoca dei vine una memorabile battaglia a suon di lip sync contro il cast di Agents of S.H.I.E.L.D. che, mi rendo conto, è difficile apprezzare senza aver vissuto nella sua epoca. Dopo una seconda stagione della durata di 10 episodi, però, Agent Carter è andata incontro a una cancellazione: un epilogo sfortunato, che nonostante il calo qualitativo non trovo meritato. Covo la speranza che possa essere in futuro riesumata, e, oserei dire, mai dire mai, dal momento che Peggy ha senz’altro molto da dire.
Mentre Agent Carter affrontava la cancellazione, una situazione analoga aveva luogo con Most Wanted, uno show mai venuto alla luce ma che sarebbe dovuto nascere come spin-off di Agents of S.H.I.E.L.D., il quale ha dato un sentito e commovente addio a due dei suoi personaggi… che sono così usciti dal cast senza però permetterci di seguire le loro vicende altrove. Un dramma, visto e considerato soprattutto che lo showrunner Scott Buck, ormai maledetto da qualsiasi fan Marvel, ha avuto invece il via libera per la messa in onda di Inhumans.
Dapprima previsto come ultimo lungometraggio della Fase Tre, è stato poi rilavorato come show televisivo. Nelle intenzioni avrebbe dovuto essere un progetto importante, lanciato in grande stile con la proiezione dei primi due episodi al cinema nelle sale IMAX. Non voglio sparare sulla croce rossa: Inhumans è una serie talmente brutta che anche in casa Marvel fanno di tutto per fingere che non sia mai esistita. È un peccato per una lunga serie di motivi, su tutti il fascino che la famiglia reale degli Inumani avrebbe potuto avere all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel, specie considerando che gli Inumani, come specie, erano già stati centrali in Agents of S.H.I.E.L.D., che li ha introdotti al grande pubblico (gestendoli, tematicamente, in maniera non dissimile dagli X-Men fumettistici). Quando il materiale con cui si lavora è qualitativamente infimo, purtroppo, non basta un ottimo attore come Iwan Rheon a salvare la baracca: dopo una stagione durata 8 episodi, la serie è stata fortunatamente cancellata. Se volete lavorare nel campo televisivo, vi consiglio di guardarla e prendere appunti su tutto ciò che è bene non fare quando si scrive una sceneggiatura.

E poi?
E poi… arrivò Netflix! Ne parleremo presto, non temete.
Hasta Pronto! - Sunday

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