HELLBOY
Buongiorno e buon venerdì Evereaders! Chiudiamo la settimana in compagnia dell'infernale Hellboy di Neil Marshall.
my point of view
A quindici anni dal suo primo debutto Hellboy torna al cinema partendo da capo, grazie a Neil Marshall che riporta in auge un personaggio complicato e spettacolare in questo nuovo reboot che possiede una carta vincente: la risata! Ammetto di essere rimasto assai sorpreso qualche giorno fa all'anteprima, quando mi sono ritrovato davanti ad un personaggio noto che però mi sembra di aver rivisto con occhi nuovi, un protagonista in qualche modo nuovo, messo sotto una luce differente dalle pellicole precedenti, con la quale questa forse potrà non reggere, ma che allo stesso tempo riesce a distinguersi proprio per un andamento differente e una spensieratezza che fino ad ora non avrei mai imputato a un personaggio come Hellboy.
Come ogni reboot che si rispetti la trama riparte ovviamente da capo, ma dove precisamente? Hellboy è senza dubbio una delle serie più longeve in circolazione, con alle spalle svariati e svariati numeri contenenti trame tutte differenti, per la realizzazione di questa pellicola è stato scelto come punto di partenza il volume 9 della serie: La Caccia Selvaggia, un'antologia del 2010 che tiene insieme i diversi frammenti della storia del demone rosso. Perché partire dal volume nove, vi starete chiedendo. Niente di più semplice! Perché questo è il volume chiave che svela le origini del protagonista, il punto cardine attorno al quale gli autori riescono a intrecciare anche altri volumi e storie dei fumetti di Mike Mignola che per l'occasione è stato appunto chiamato in campo.
La storia in questione trova le sue radici nella vecchia Inghilterra, ai tempi dei cavalieri della tavola rotonda, un periodo ricco di mistero, azione e magia, che vede appunto protagonista il leggendario Re Artù, costretto a doversela vedere con una potente strega immortale, Nimue, la Regina di Sangue. Dopo secoli dalla disfatta della strega, per mezzo della spada Excalibur, la minaccia sembra ripresentarsi ai giorni nostri e spetta proprio al detective demoniaco trovar rimedio e fare i conti prima con la potente strega e poi con il suo passato, vero e proprio antagonista di questa pellicola.
Tanto è cambiato in questo nuovo film, rispetto alle opere precedenti, a partire dal periodo temporale in cui gli autori ambientano questo nuovo primo episodio: la Londra contemporanea. Inaspettatamente ci si ritrova nel XXI secolo, ma nonostante le discrepanze con le storie a fumetti, il cambio di epoca risulta intelligente, una mossa ben piazzata, un adattamento un po' spontaneo, se vogliamo dirlo, che è possibile perché nelle storie di Mike Mignola c'è sempre un forte senso del passato, anche quando sono ambientati nei giorni nostri. E infatti lo si capisce all'istante, perché la Londra che ci viene presentata nella pellicola, grazie anche alle tinte che gli vengono conferite, è ammantata da un'atmosfera d'altri tempi, tempi lontani che riportano ad epoche remote. Questo conferisce alla città di Londra anche un ruolo di protagonista, un ruolo che sembra calzare a pennello.
Ambientare Hellboy ai giorni nostri però comporta un cambiamento anche nello stesso protagonista principale, soprattutto a livello emotivo. Il personaggio di fondo rimane e permane nonostante tutto, ma appare allo stesso tempo diverso, molto più attuale e consapevole dell'epoca che lo circonda (la scena iniziale del cellulare è fantastica). Le tinte horror legate al personaggio però non mutano affatto, grazie anche all'intervento del regista Neil Marshall che, dopo aver dimostrato il suo talento in alcuni episodi de Il trono di spade, riesce a ridar voce e vita ad un eroe assai tormentato, che veste i diversi generi quasi come se fossero degli abiti, fatti su misura per lui.
Tutto questo però è possibile solo grazie al talento di David Harbour che riesce a calarsi pienamente nei panni del detective paranormale, il quale stavolta però appare molto più umano e un tantino meno demoniaco. Come tale ovviamente il personaggio ne risente tanto, soprattutto sulla sfera emotiva, e infatti pur rimanendo lo stesso personaggio petulante e nervoso di sempre, pronto a calare la mano nel momento del bisogno, in questo film si ritrova a dover fare i conti anche con i tormenti e la malinconia, aspetti un po' strani se associati al suo nome. Il protagonista viene dunque ritratto come un eroe imperfetto, segnato da un profondo conflitto: è un eroe, un demone, ma allo stesso tempo è anche umano e come tale deve fare i conti con il proprio passato. E' un mostro, anche piuttosto strambo, e in tanti non fanno altro che prenderlo in giro, sia che si tratti di mostri sia che si tratti di umani. E' un reietto che viene costantemente umiliato ed è forse proprio questo suo aspetto che tocca le corde del cuore del pubblico; nessuno è normale del resto e i fan della serie lo sanno bene, perché è proprio per questo motivo che Hellboy è così apprezzato.
C'è tanta azione in questo film, botte da orbi e scontri monumentali. Gli effetti speciali non mancano e sono anche discretamente interessanti, quello che forse è un po' sottotono però è la trama stessa, che a molti (durante l'anteprima) ha chiaramente deluso. Mi ripeterò, ammettendo che nonostante tutto però a me il film è piaciuto e ha fatto divertire (perché è una trashata spaziale va detto) e penso sia un buon punto di partenza per nuove avventure, ma soprattutto una buona pellicola per avvicinare nuovi fan a questo brand. Essendo il punto di partenza spero solo che, se eventualmente dovessero esserci nuovi film nel futuro, la caratterizzazione dei personaggi venga maggiormente approfondita, soprattutto per quanto riguarda i due co-primari Daimio e Alice.
Prima di concludere vanno però elogiate le interpretazioni di Ian McShane, nei panni del professor "Broom", padre del detective rosso, che ha saputo indossare perfettamente questa nuova pelle, portando in scena un personaggio iconico (soprattutto per il protagonista) che però si mostra sotto una luce nuova, molto più complessa e profonda, incisiva per lo sviluppo e la crescita di Hellboy. Non da meno è stata certo Milla Jovovich, nei panni di Nimue, che meritava senza alcun dubbio più spazio. La sua mimica facciale è a dir poco sorprendente e riesce a catturare l'attenzione dello spettatore pur non pronunciando alcuna battuta. Questo ruolo da antagonista millenaria sembra calzarle a pennello e dimostra quanto, ancora una volta, sia un'attrice versatile e talentuosa.
Insomma ho straparlato (come sempre del resto), ma il succo della situazione è: un film bello e trash, che sia i vecchi che i nuovi fan sapranno in qualche modo apprezzare, anche solo per le risate!
Come ogni reboot che si rispetti la trama riparte ovviamente da capo, ma dove precisamente? Hellboy è senza dubbio una delle serie più longeve in circolazione, con alle spalle svariati e svariati numeri contenenti trame tutte differenti, per la realizzazione di questa pellicola è stato scelto come punto di partenza il volume 9 della serie: La Caccia Selvaggia, un'antologia del 2010 che tiene insieme i diversi frammenti della storia del demone rosso. Perché partire dal volume nove, vi starete chiedendo. Niente di più semplice! Perché questo è il volume chiave che svela le origini del protagonista, il punto cardine attorno al quale gli autori riescono a intrecciare anche altri volumi e storie dei fumetti di Mike Mignola che per l'occasione è stato appunto chiamato in campo.
La storia in questione trova le sue radici nella vecchia Inghilterra, ai tempi dei cavalieri della tavola rotonda, un periodo ricco di mistero, azione e magia, che vede appunto protagonista il leggendario Re Artù, costretto a doversela vedere con una potente strega immortale, Nimue, la Regina di Sangue. Dopo secoli dalla disfatta della strega, per mezzo della spada Excalibur, la minaccia sembra ripresentarsi ai giorni nostri e spetta proprio al detective demoniaco trovar rimedio e fare i conti prima con la potente strega e poi con il suo passato, vero e proprio antagonista di questa pellicola.
Tanto è cambiato in questo nuovo film, rispetto alle opere precedenti, a partire dal periodo temporale in cui gli autori ambientano questo nuovo primo episodio: la Londra contemporanea. Inaspettatamente ci si ritrova nel XXI secolo, ma nonostante le discrepanze con le storie a fumetti, il cambio di epoca risulta intelligente, una mossa ben piazzata, un adattamento un po' spontaneo, se vogliamo dirlo, che è possibile perché nelle storie di Mike Mignola c'è sempre un forte senso del passato, anche quando sono ambientati nei giorni nostri. E infatti lo si capisce all'istante, perché la Londra che ci viene presentata nella pellicola, grazie anche alle tinte che gli vengono conferite, è ammantata da un'atmosfera d'altri tempi, tempi lontani che riportano ad epoche remote. Questo conferisce alla città di Londra anche un ruolo di protagonista, un ruolo che sembra calzare a pennello.
Ambientare Hellboy ai giorni nostri però comporta un cambiamento anche nello stesso protagonista principale, soprattutto a livello emotivo. Il personaggio di fondo rimane e permane nonostante tutto, ma appare allo stesso tempo diverso, molto più attuale e consapevole dell'epoca che lo circonda (la scena iniziale del cellulare è fantastica). Le tinte horror legate al personaggio però non mutano affatto, grazie anche all'intervento del regista Neil Marshall che, dopo aver dimostrato il suo talento in alcuni episodi de Il trono di spade, riesce a ridar voce e vita ad un eroe assai tormentato, che veste i diversi generi quasi come se fossero degli abiti, fatti su misura per lui.
Tutto questo però è possibile solo grazie al talento di David Harbour che riesce a calarsi pienamente nei panni del detective paranormale, il quale stavolta però appare molto più umano e un tantino meno demoniaco. Come tale ovviamente il personaggio ne risente tanto, soprattutto sulla sfera emotiva, e infatti pur rimanendo lo stesso personaggio petulante e nervoso di sempre, pronto a calare la mano nel momento del bisogno, in questo film si ritrova a dover fare i conti anche con i tormenti e la malinconia, aspetti un po' strani se associati al suo nome. Il protagonista viene dunque ritratto come un eroe imperfetto, segnato da un profondo conflitto: è un eroe, un demone, ma allo stesso tempo è anche umano e come tale deve fare i conti con il proprio passato. E' un mostro, anche piuttosto strambo, e in tanti non fanno altro che prenderlo in giro, sia che si tratti di mostri sia che si tratti di umani. E' un reietto che viene costantemente umiliato ed è forse proprio questo suo aspetto che tocca le corde del cuore del pubblico; nessuno è normale del resto e i fan della serie lo sanno bene, perché è proprio per questo motivo che Hellboy è così apprezzato.
C'è tanta azione in questo film, botte da orbi e scontri monumentali. Gli effetti speciali non mancano e sono anche discretamente interessanti, quello che forse è un po' sottotono però è la trama stessa, che a molti (durante l'anteprima) ha chiaramente deluso. Mi ripeterò, ammettendo che nonostante tutto però a me il film è piaciuto e ha fatto divertire (perché è una trashata spaziale va detto) e penso sia un buon punto di partenza per nuove avventure, ma soprattutto una buona pellicola per avvicinare nuovi fan a questo brand. Essendo il punto di partenza spero solo che, se eventualmente dovessero esserci nuovi film nel futuro, la caratterizzazione dei personaggi venga maggiormente approfondita, soprattutto per quanto riguarda i due co-primari Daimio e Alice.
Prima di concludere vanno però elogiate le interpretazioni di Ian McShane, nei panni del professor "Broom", padre del detective rosso, che ha saputo indossare perfettamente questa nuova pelle, portando in scena un personaggio iconico (soprattutto per il protagonista) che però si mostra sotto una luce nuova, molto più complessa e profonda, incisiva per lo sviluppo e la crescita di Hellboy. Non da meno è stata certo Milla Jovovich, nei panni di Nimue, che meritava senza alcun dubbio più spazio. La sua mimica facciale è a dir poco sorprendente e riesce a catturare l'attenzione dello spettatore pur non pronunciando alcuna battuta. Questo ruolo da antagonista millenaria sembra calzarle a pennello e dimostra quanto, ancora una volta, sia un'attrice versatile e talentuosa.
Insomma ho straparlato (come sempre del resto), ma il succo della situazione è: un film bello e trash, che sia i vecchi che i nuovi fan sapranno in qualche modo apprezzare, anche solo per le risate!
See you soon! -Lewis
HELLBOY
- Regia:Neil Marshall
- Distributore:M2 Pictures
- Genere:Horror Azione Supereroi
- Durata:120 '
- Cast:David Harbour - Milla Jovovich - Ian McShane - Sasha Lane - Daniel Dae Kim
- Uscita:11 Aprile 2019
- Titolo originale:Hellboy
- Nazionalità:USA
TRAMA
Hellboy è tornato ed è più indemoniato che mai nel reboot della saga tratta dai fumetti cult di Mike Mignola. Il leggendario supereroe demoniaco, detective del BPRD che protegge la Terra dalle creature sovrannaturali che la minacciano, è chiamato in Inghilterra per combattere tre giganti infuriati. Qui scoprirà le sue origini e dovrà vedersela con Nimue, la Regina di Sangue, un'antica strega resuscitata dal passato e assetata di vendetta contro l'umanità.
Considerazioni Finali
6.5/10
Forse qui puoi guardare questo film https://ilgeniodellostreaming.stream/ Mi piacciono. Esistono moltissimi film per tutti i gusti e tutti i colori
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