lunedì 8 aprile 2019

Liete Novelle: Sfera di Albhey Longo (Recensione)

SFERA

Buongiorno e buon lunedì amici di Everpop! La settimana si apre con Albhey Longo e il suo nuovo graphic novel: Sfera.

my point of view

Che Albhey Longo ci tenesse a raccontare il mondo che lo circonda, ormai è chiaro. Dopo il suo La quarta variazione, il giovane autore torna a parlare di gioventù, di sogni e aspirazioni, con una nuova storia che punta i riflettori sulla generazione dei millenials (di cui faccio ancora stranamente parte), grazie alla quale riesce a tratteggiare ben due ritratti assai concreti, che non hanno poi così grandi differenze rispetto ai giovani di oggi, quelli reali (quelli come me ormai sulla soglia dei trenta, ok l'ho detto!).

La storia è quella di Damiano, un giovane giornalista che si occupa di cinema, da buon appassionato qual è, che all'apparenza sembra un ragazzo come tanti altri, eppure nasconde un gran segreto: dei veri e propri super poteri. Niente ragni radioattivi, raggi gamma o chissà che altro, non aspettatevi nulla di simile, perché i poteri di Damiano son apparsi un po' per caso e un po' per...sforzo (lo so a cosa state pensando, be' non quello!). Il suo super power consiste nel generare delle sfere nere, tangibili e resistenti, capaci addirittura di fluttuare e di inglobare oggetti. Da sempre però, proprio come tutti i supereroi che l'hanno preceduto, Damiano nasconde le sue capacità, fin quando però non incontra Chiara.

Eh sì, questa è anche la storia di Chiara, una ragazza appassionata d'arte che però ha ripiegato la sua intera vita su una cosa che proprio non la appassiona, in attesa della rivalsa. E proprio grazie alla sua occupazione come "giornalista" (non ho manco capito se è una rivista la sua) che durante un incontro stampa incontra Damiano con cui stringe subito amicizia (stando però bene attenta a mettere le cose in chiaro tra loro sin da subito). A seguito di quell'incontro, e di un film pessimo, la vita di entrambi cambia e proprio grazie a quelle misteriose sfere il sogno della ragazza sembra finalmente non essere poi così lontano.

Chiara e Damiano sono giovani, fuori dagli schemi, geniali in maniera tutta loro eppure non spiccano, si amalgamano con il resto della popolazione, dalla quale sembrano non voler emergere, nonostante i loro sogni. Entrambi non fanno altro che tirare avanti, senza mai tirare fuori gli artigli, sopravvivono in questo vasto mondo senza però assumere l'atteggiamento dei predatori. Eppure dal loro incontro tutto cambia. Pur rimanendo se stessi i due ragazzi sembrano finalmente sbocciare e capire che nel mondo c'è spazio anche per loro, perché il mondo non sta facendo altro che attenderli, attendere il loro debutto e la loro trasformazione. Galeotta fu la sfera quindi, il sensazionale punto di svolta che sembra finalmente mettere le loro vite sui binari giusti.

E' proprio grazie ad essa se sia Damiano che Chiara decidono di mettere la testa fuori da quell'alcova che per anni li ha tenuti al sicuro. La sfera però è allo stesso tempo la posta in gioco, la quota sulla quale investono e rischiano, arrivando addirittura a cambiare del tutto le loro semplici vite. Nonostante questa rivoluzione però ciò che più spicca in questa storia non sono tanto i loro traguardi quanto bensì i percorsi emotivi ed emozionali che contraddistinguono entrambi i personaggi e Damiano in particolare, che nonostante tutto, nonostante la crescita, sembra rimanere fedele a se stesso e a quegli ideali in cui da sempre ha creduto. Mi è piaciuto come Albhey Longo sia riuscito a mettere a nudo due personaggi così introversi, con i giusti tempi e i giusti mezzi (narrativi) che mi hanno permesso di assaporare un frammento di vita di due protagonisti incredibilmente veri.

In questo graphic novel però non si parla solo di crescita, ma anche di passioni e in particolar modo l'amore per l'arte, rappresentato proprio dal personaggio di Chiara, disposta a tutto pur di portare sotto i riflettori il suo talento. L'autore ci mostra una visione dell'arte moderna, quella che ormai siamo abituati a vedere nei musei, anche se ancora oggi gran parte del pubblico non apprezza o semplicemente non comprende del tutto. Quella che però creano Chiara e Damiano affascina, non tanto per la particolarità delle sfere e il loro alone di mistero, quanto più per la combinazione di sentimenti che è alla base dell'opera d'arte stessa, dietro la quale si può appunto intravedere il rapporto e il legame dei due ragazzi.

Una cosa che ho notato sin da subito è il chiaro rimando all'universo Marvel. Che ci siano influenze che tendono a quel mondo è chiaro, lo si capisce infatti sin dalle prime vignette, eppure nonostante si parta da quel mondo di supereroi e super poteri, ciò da cui maggiormente attinge Longo è la parentesi umana (e quotidiana) di quegli eroi che negli anni abbiamo imparato ad amare proprio per i super problemi di vita quotidiana che faticano a superare...proprio come noi.

Nonostante queste influenze a livello narrativo, sul versante grafico il registro è assai diverso. Lo stile dell'autore tende alla semplificazione, al minimal, attraverso una linea sottile e morbida, che da ampio spazio al colore, il quale sembra in qualche modo dominare l'intera scena, a partire proprio dal nero. Rispetto all'opera precedente il tratto permane, mentre lo stile si arricchisce e cresce, dimostrando quanto ancora questo autore ha da farci vedere.

Spero di leggere presto una nuova storia, ma nel frattempo vi invito a leggere Sfera, se ancora non l'avete fatto!
See you soon! -Lewis

SFERA

  • Autore:Albhey Longo
  • Editore:Bao Publishing
  • Genere:Vita Quotidiana
  • Pagine:192 pp
  • Uscita:21 Marzo 2019
  • Prezzo:€ 20,00
  • Nazionalità:Italiana
TRAMA
Chiara e Damiano si incontrano per caso. Lei ha grandi sogni che ha chiuso in un cassetto. Lui forse ha un superpotere, e il bisogno di rendersi utile. Insieme diventeranno famosi. Quella sarà la parte facile. Il difficile sarà non cadere nella routine dell’accontentarsi di ciò che si ha, come già facevano prima. Trovare il loro posto nel mondo sarà un processo interiore per il quale scopriranno che non esistono scorciatoie. Se vi domandavate com’è la Millennial New Graphic Literature, non dovete fare altro che leggere il nuovo, sorprendente romanzo grafico di AlbHey Longo.
Disegni
7/10
Trama
8/10

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