P&ME Policeman and Me
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Torniamo a parlare di Policeman and Me di Maki Miyoshi. Scopriamo insieme cosa sta succedendo in questa tenera serie.
my point of view
Quella che sembrava inizialmente una storia destinata a non durare poi molto, si sta rivelando invece una storia ricca di colpi di scena e della giusta "azione" (parliamo sempre di shojo) utile a movimentare l'intera trama e i due protagonisti in particolare. Dopo il primo volume che sembrava piuttosto frettoloso, già dal secondo tankobon si capiscono le intenzioni dell'autrice e la volontà di scrivere una storia a partire da uno degli step finali che solitamente contraddistingue una storia d'amore, destinata al coronamento del sogno.
Nel volume precedente la velocità con la quale si sono susseguiti gli svariati eventi è stata a dir poco travolgente; la stessa ha caratterizzato inoltre anche lo sbocciare di un amore, quello tra i due protagonisti, che in breve si son trovati con una proposta di matrimonio e un futuro all'apparenza già delineato. All'apparenza però, perché già con il secondo volume le cose per Kako e Kota iniziano un po' a complicarsi. La loro storia d'amore, che sembrava filare liscia e spedita, subisce qualche assestamento, causato dalla presenza di volti noti e nuovi personaggi, che sembrano voler mettere alla prova quel legame che i due futuri sposini cercano in tutti i modi di nascondere (soprattutto Kako a scuola). Il primo a mettere i bastoni tra le ruote è Okami, il ragazzo che nel primo volume aveva ferito la protagonista, il teppistello che a seguito di una bocciatura si ritrova in classe con Kako, che se lo ritrova nientemeno che come vicino di banco. Inaspettatamente, soprattutto a seguito dei trascorsi tra i due, il bad boy mostra un lato di se che la protagonista non pensava di potesse mai esistere. Tutto parte da una scusa e da quella parola tutto si fa complicato...
Devo dire che nonostante le remore iniziali, nonostante le perplessitudini, la Miyoshi ha saputo smentirmi e convincermi a continuare la lettura con continui colpi di scena, ogni volta diversi e a volte persino divertenti. L'impostazione resta quella tipica degli shojo, con sviluppi già visti in precedenza, ma il tutto viene letto attraverso un registro nuovo, che sembra quasi andare all'incontrario. A seguito di una proposta di matrimonio ci si aspetterebbe che tutto fili liscio mentre invece non è proprio così. A dimostrarlo è in primo luogo Kota, che di capitolo in capitolo mostra differenti sfaccettature del suo carattere, sul quale l'autrice sembra maggiormente concentrarsi. Pur essendo Kako la vera protagonista, Kato non fa poi gran fatica a rubargli il ruolo e mettersi sotto quei riflettori ai quali solitamente sfugge.
I contrasti sono all'ordine del giorno con questi due personaggi. In primo luogo quelli legati all'età, che però non sembrano poi incidere poi molto sul rapporto dei due innamorati; seguono i contrasti legati al proprio status (quello di poliziotto per lui e quello di studentessa per lei) che sembrano le principali fonti di battibecchi e dibattiti; ed infine il contrasto che però riguarda uno solo dei protagonisti: quello in Kato, rappresentato dal carattere ballerino del protagonista, che sembra quasi possedere due personalità.
Dopo quattro volumi il ritmo sembra non essersi ancora del tutto assestato; la storia infatti alterna momenti lenti e cadenzati a momenti più frenetici e veloci. Quello che però invece sembra aver trovato una sua strada è lo stile dei disegni della sensei Miyoshi, che rispetto al primo volume ha fatto grandi passi, soprattutto nell'espressività.
Dopo aver terminato di leggere il quarto volume sono curioso di sapere come continuerà ad evolversi il rapporto tra Kako e Kato. Voi che ne pensate?
Nel volume precedente la velocità con la quale si sono susseguiti gli svariati eventi è stata a dir poco travolgente; la stessa ha caratterizzato inoltre anche lo sbocciare di un amore, quello tra i due protagonisti, che in breve si son trovati con una proposta di matrimonio e un futuro all'apparenza già delineato. All'apparenza però, perché già con il secondo volume le cose per Kako e Kota iniziano un po' a complicarsi. La loro storia d'amore, che sembrava filare liscia e spedita, subisce qualche assestamento, causato dalla presenza di volti noti e nuovi personaggi, che sembrano voler mettere alla prova quel legame che i due futuri sposini cercano in tutti i modi di nascondere (soprattutto Kako a scuola). Il primo a mettere i bastoni tra le ruote è Okami, il ragazzo che nel primo volume aveva ferito la protagonista, il teppistello che a seguito di una bocciatura si ritrova in classe con Kako, che se lo ritrova nientemeno che come vicino di banco. Inaspettatamente, soprattutto a seguito dei trascorsi tra i due, il bad boy mostra un lato di se che la protagonista non pensava di potesse mai esistere. Tutto parte da una scusa e da quella parola tutto si fa complicato...
Devo dire che nonostante le remore iniziali, nonostante le perplessitudini, la Miyoshi ha saputo smentirmi e convincermi a continuare la lettura con continui colpi di scena, ogni volta diversi e a volte persino divertenti. L'impostazione resta quella tipica degli shojo, con sviluppi già visti in precedenza, ma il tutto viene letto attraverso un registro nuovo, che sembra quasi andare all'incontrario. A seguito di una proposta di matrimonio ci si aspetterebbe che tutto fili liscio mentre invece non è proprio così. A dimostrarlo è in primo luogo Kota, che di capitolo in capitolo mostra differenti sfaccettature del suo carattere, sul quale l'autrice sembra maggiormente concentrarsi. Pur essendo Kako la vera protagonista, Kato non fa poi gran fatica a rubargli il ruolo e mettersi sotto quei riflettori ai quali solitamente sfugge.
I contrasti sono all'ordine del giorno con questi due personaggi. In primo luogo quelli legati all'età, che però non sembrano poi incidere poi molto sul rapporto dei due innamorati; seguono i contrasti legati al proprio status (quello di poliziotto per lui e quello di studentessa per lei) che sembrano le principali fonti di battibecchi e dibattiti; ed infine il contrasto che però riguarda uno solo dei protagonisti: quello in Kato, rappresentato dal carattere ballerino del protagonista, che sembra quasi possedere due personalità.
Dopo quattro volumi il ritmo sembra non essersi ancora del tutto assestato; la storia infatti alterna momenti lenti e cadenzati a momenti più frenetici e veloci. Quello che però invece sembra aver trovato una sua strada è lo stile dei disegni della sensei Miyoshi, che rispetto al primo volume ha fatto grandi passi, soprattutto nell'espressività.
Dopo aver terminato di leggere il quarto volume sono curioso di sapere come continuerà ad evolversi il rapporto tra Kako e Kato. Voi che ne pensate?
See you soon! -Lewis
P&ME - POLICEMAN AND ME
- Autrice:Maki Miyoshi
- Editore:Star Comics
- Genere:Shojo
- Pagine:192 pp
- Uscita:09 Marzo 2019
- Prezzo:€ 4,50
- Titolo originale:P to JK
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
La sedicenne Kako partecipa a un gokon organizzato da persone più grandi, spacciandosi per una ventiduenne. In quell’occasione conosce Kota (23 anni) e tra i due comincia a scorgersi una buona intesa, ma sul più bello le cose prendono una piega decisamente inaspettata... Il bel Kota è un poliziotto tutto d’un pezzo! Cos’accadrà quando scoprirà la vera età di Kako? Riuscirà la ragazza a far breccia nel cuore dell’inflessibile agente?! Contrariamente a Kako, che si lascia prendere dall’euforia, tra la felicità e l’imbarazzo, Okami continua a tormentarsi. Sembra che l’odio del ragazzo verso la polizia abbia radici molto profonde, così come le escoriazioni che si porta sempre addosso… La parte di storia dedicata a Okami, divisa tra amore e amicizia, giunge finalmente al culmine!
Disegni
6/10
Trama
6/10
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