L'ULTIMA NOTTE DELLA NOSTRA VITA
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! La nostra giornata prosegue in compagnia di uno dei titoli da me tanto attesi in questo 2019: L'Ultima Notte della Nostra Vita di Adam Silvera.
my point of view
Vi è mai capitato di leggere un libro e sentire quella storia "vostra"? Di perdervi tra le sue pagine , sentendovi i veri e unici protagonisti, perché qualcuno di quei personaggi, uno dei protagonisti, è incredibilmente simile a voi, come una sorta di gemello di carta e inchiostro, con il quale condividete persino il carattere. A me è capitato in passato, anche se raramente, ma anche nell'immediato presente, in particolar modo quando mi sono ritrovato davanti L'Ultima Notte della nostra Vita, nel quale ho ritrovato me stesso, il mio carattere e le mie paure, nei panni di uno dei protagonisti.
Immaginate un mondo in cui, grazie allo sviluppo della tecnologia, è possibile conoscere il giorno della propria morte. In un mondo come questo, dove l'azienda Death-Cast che si occupa appunto di avvertire le persone riguardo la loro morte, si muovono Mateo e Rufus, che la notte del 5 settembre hanno entrambi ricevuto la chiamata di Death-Cast. Mateo e Rufus non si conoscono, non si sono mai visti e nemmeno incrociati, ma grazie ad una app che promette Ultime Amicizie, i due si ritrovano a vivere la loro Ultima Giornata insieme, l'uno accanto all'altro.
Due personalità così diverse eppure così affini tra loro: Mateo e Rufus con i loro pregi e i loro difetti si equilibrano a vicenda e sembrano completarsi, oltre che (soprattutto) si rendono vicendevolmente due persone migliori.
Mateo, con la sua timidezza, la sua insicurezza e le sue infinite paure si ritrova ad affrontare un'ultima giornata al di sopra dei suoi standard e delle sue aspettative. Tra i due è forse quello che maggiormente cresce e matura, sviluppando un coraggio inaspettato e una forza adrenalinica che lo porta a diventare la persona che da sempre sognava di essere. E' lui quello in cui mi sono totalmente rivisto, soprattutto per paure e timori, lui quello che più mi ha fatto sentire a mio agio, una sorta di protagonista in questa avventura a cavallo tra realtà e fantasia.
Rufus invece è decisamente l'altra faccia della medaglia, la personalità più inaspettata, quella che a più riprese ha saputo sorprendermi piacevolmente, perché dietro quella maschera da duro e da intrepido, si nasconde una persona timorosa e tanto legata a valori saldi e legami imprescindibili. Il suo personaggio è simbolo di famiglia e legami, e si fa portavoce di quel timore che tutti temiamo: dover lasciare questo mondo senza poter salutare nessuno. Nonostante ne abbia affrontate tante e la vita sia stata davvero cattiva con lui, Rufus nel suo Ultimo Giorno capisce che quella morte che ha sempre ricercato, per raggiungere i suoi familiari, fa dannatamente paura.
Insieme i due ragazzi regalano una storia indimenticabile, fatta di attimi teneri, eventi ricchi di emozioni, di quelli che fanno commuovere e pensare allo stesso tempo. Con L'ultima notte della nostra vita, l'autore si interroga e interroga il lettore sul valore della vita e dell'ombra della morte che tanto ci spaventa. Lavora oscillando su quella sottile linea che separa la Vita dalla Morte, in un limbo fatto di eventi che si susseguono sfrenati, e lo fa attraverso una prosa delicata, aggraziata e sensibile, che fa all'istante (sin dalle prime pagine) breccia nel cuore del lettore, perché i sentimenti che l'autore descrive sono incredibilmente reali, percepibili attraverso la vista ed il cuore.
Questa è una storia che ti tocca l'anima, ti lascia senza fiato e con tante lacrime che scorrono copiose senza preavviso. Questa è una storia di vita e di morte, di coraggio, amore e amicizia, una storia rara che difficilmente alla fine ci si dimentica. Questa è una storia che tutti dovrebbero prima o poi leggere, perché storie come queste (seppur malinconiche) fanno bene all'anima.
Date una chance ad Adam Silvera, che io adoro per ogni suo romanzo (che spero arrivino presto anche qui in Italia). Grazie a Il Castoro per avergli dato un'occasione e aver portato questo meraviglioso romanzo nelle nostre librerie.
Immaginate un mondo in cui, grazie allo sviluppo della tecnologia, è possibile conoscere il giorno della propria morte. In un mondo come questo, dove l'azienda Death-Cast che si occupa appunto di avvertire le persone riguardo la loro morte, si muovono Mateo e Rufus, che la notte del 5 settembre hanno entrambi ricevuto la chiamata di Death-Cast. Mateo e Rufus non si conoscono, non si sono mai visti e nemmeno incrociati, ma grazie ad una app che promette Ultime Amicizie, i due si ritrovano a vivere la loro Ultima Giornata insieme, l'uno accanto all'altro.
Due personalità così diverse eppure così affini tra loro: Mateo e Rufus con i loro pregi e i loro difetti si equilibrano a vicenda e sembrano completarsi, oltre che (soprattutto) si rendono vicendevolmente due persone migliori.
Mateo, con la sua timidezza, la sua insicurezza e le sue infinite paure si ritrova ad affrontare un'ultima giornata al di sopra dei suoi standard e delle sue aspettative. Tra i due è forse quello che maggiormente cresce e matura, sviluppando un coraggio inaspettato e una forza adrenalinica che lo porta a diventare la persona che da sempre sognava di essere. E' lui quello in cui mi sono totalmente rivisto, soprattutto per paure e timori, lui quello che più mi ha fatto sentire a mio agio, una sorta di protagonista in questa avventura a cavallo tra realtà e fantasia.
Rufus invece è decisamente l'altra faccia della medaglia, la personalità più inaspettata, quella che a più riprese ha saputo sorprendermi piacevolmente, perché dietro quella maschera da duro e da intrepido, si nasconde una persona timorosa e tanto legata a valori saldi e legami imprescindibili. Il suo personaggio è simbolo di famiglia e legami, e si fa portavoce di quel timore che tutti temiamo: dover lasciare questo mondo senza poter salutare nessuno. Nonostante ne abbia affrontate tante e la vita sia stata davvero cattiva con lui, Rufus nel suo Ultimo Giorno capisce che quella morte che ha sempre ricercato, per raggiungere i suoi familiari, fa dannatamente paura.
Insieme i due ragazzi regalano una storia indimenticabile, fatta di attimi teneri, eventi ricchi di emozioni, di quelli che fanno commuovere e pensare allo stesso tempo. Con L'ultima notte della nostra vita, l'autore si interroga e interroga il lettore sul valore della vita e dell'ombra della morte che tanto ci spaventa. Lavora oscillando su quella sottile linea che separa la Vita dalla Morte, in un limbo fatto di eventi che si susseguono sfrenati, e lo fa attraverso una prosa delicata, aggraziata e sensibile, che fa all'istante (sin dalle prime pagine) breccia nel cuore del lettore, perché i sentimenti che l'autore descrive sono incredibilmente reali, percepibili attraverso la vista ed il cuore.
Questa è una storia che ti tocca l'anima, ti lascia senza fiato e con tante lacrime che scorrono copiose senza preavviso. Questa è una storia di vita e di morte, di coraggio, amore e amicizia, una storia rara che difficilmente alla fine ci si dimentica. Questa è una storia che tutti dovrebbero prima o poi leggere, perché storie come queste (seppur malinconiche) fanno bene all'anima.
Date una chance ad Adam Silvera, che io adoro per ogni suo romanzo (che spero arrivino presto anche qui in Italia). Grazie a Il Castoro per avergli dato un'occasione e aver portato questo meraviglioso romanzo nelle nostre librerie.
See you soon! -Lewis
L'ULTIMA NOTTE DELLA NOSTRA VITA
- Autore:Adam Silvera
- Editore:Il Castoro
- Genere:Narrativa YA
- Pagine:350pp
- Uscita:02 Maggio 2019
- Prezzo:€ 16,00
- Titolo originale:They both die at the end
- Nazionalità:USA
TRAMA
Il 5 settembre, poco dopo mezzanotte, il servizio Death-Cast contatta Mateo Torrez e Rufus Emeterio per dar loro una cattiva notizia: moriranno nel corso della giornata. Mateo e Rufus non si conoscono ma, per diverse ragioni, entrambi cercano un amico per passare l'ultimo giorno della loro vita. Esiste un'app per questo: si chiama Last Friend ed è così che Rufus e Mateo si incontrano. Entrambi sanno che il tempo a loro disposizione è già segnato. Ma non hanno nulla da perdere e resta solo da vivere tutta una vita in un giorno.
Considerazioni Finali
8/10
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