PICCOLE DONNE A NEW YORK
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Oggi facciamo un salto nella grande mela con Piccole Donne a New York di Rey Terciero e Bre Indigo.
my point of view
A 150 anni dall'esordio di uno dei romanzi classici più famosi di sempre, tornano le tre eroine, le tre indimenticabili sorelle March, le tanto amate protagoniste di Piccole Donne, il romanzo cult di L.M. Alcott. Con gran stupore le quattro sorelle tornano a far parlare di sé, stavolta però ai giorni nostri, dove appunto si ambienta la nuova storia.
New York. Ventesimo Secolo. Tutto è assai diverso da quel mondo descritto dalla Alcott eppure nonostante questo, nonostante i cambiamenti che hanno apportato le due autrici, la trama e ancor di più le protagoniste, sembrano essere le stesse. Meg, Jo, Beth e Amy sono delle ragazze moderne, come tante altre, quattro sorelle che vivono le loro giornate tra casa e scuola, e per alcune anche qualche lavoretto, che permetta loro di aiutare la povera madre, a cui tocca crescere quattro ragazze tutta sola e allo stesso tempo lavorare duramente per arrivare a fine mese. Le quattro sorelle March di questo graphic novel se la passano davvero male economicamente eppure questo loro status sembra demotivarle soltanto un pochino, poiché grazie all'amore che ognuna di loro prova verso l'altra quest'ombra funesta che grava sulle loro spalle non è altro che una semplice nuvola passeggera.
Dietro una grande storia come questa c'è un gran lavoro soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione delle protagoniste. Il carattere di ognuna di loro viene fuori sin dalle prime pagine, riprendendo i loro corrispettivi classici e adattandoli al moderno: a Meg spetta una storyline che la vede contesa tra romanticismo e famiglia; a Jo spetta il ruolo di anti conformista, quella attenta alla giustizia che con la sua voce fuori dal coro riesce a far valere le proprie idee; a Beth tocca una storyline molto più triste e anche un po' tragica; mentre Amy si trova coinvolta in una trama tutta scolastica, che la porta ad essere una vera e propria guerriera.
Con personalità del genere le tematiche che ruotano attorno a queste quattro figure non possono che essere di un certo spessore. Si va dal bullismo, fino alla povertà, dalla malattia fino alla riscoperta della sessualità. Queste tematiche rendono infatti il graphic novel adatto ad un pubblico young adult, un pubblico abituato a storie simili, che però può anche non aver mai letto la storia originale.
La storia moderna però rivolge una certa attenzione alle differenze, all'abbattimento dei pregiudizi e delle diversificazioni. Le quattro ragazze infatti devono fare i conti, volenti o nolenti, con problemi legati al denaro, con quelli legati al colore della pelle, delle origini e della propria etnia, ma anche con quelli legati alla sfera sessuale. Una delle quattro sorelle si troverà infatti a dover confessare un gran segreto, gesto che la porterà a diventare un vero e proprio simbolo di coraggio, proprio come è stato in passato con il corrispettivo del romanzo originale (potete ben immaginare a chi mi riferisco).
All'interno del romanzo a fumetti inoltre si parla di guerra, dell'impatto che questa ha sulla vita quotidiana e le difficoltà che comporta per alcune persone (quelle che si ritrovano nella stessa situazione della famiglia March). La guerra assume allo stesso tempo il ruolo di mezzo, attraverso il quale si può parlare di famiglia e di legami che tengono uniti i componenti di questo nucleo. Legami e sentimenti sono infatti il nucleo stesso dell'opera, il centro attorno a cui gravitano le avventure quotidiane delle quattro March, la linfa vitale stessa dell'opera, che trasuda di emozioni, soltanto per riversarle nel cuore del lettore, il quale si ritrova così con gli occhi sognanti.
Lo stile mi ricorda tanto quello di Giant Days e Steven Universe, eppure non possiede la stessa forza di questi due colossi ne lo stesso mordente. Le forme rassomigliano a queste due opere citate, soprattutto per quanto riguarda le quattro ragazze, ma il tratto appare ancora un po' immaturo, nonostante il lavoro e i sacrifici sono ben visibili dall'inizio alla fine. L'impostazione della pagina è classica, schematica, e forse si sviluppa così per adattarsi ad un pubblico più giovane, meno esperto rispetto a quello che solitamente andrebbe a leggere un opera del genere. Ottima la colorazione e la scelta della paletta cromatica, così come l'espressività dei personaggi che spicca nonostante le pecche sopra citate.
Se come me e come tanti altri lettori avete amato il romanzo originale, allora non potete assolutamente lasciarvi sfuggire questo dolcissimo e fantastico graphic novel che a me ha fatto sorridere e brillare gli occhi contemporaneamente. Pronti a vivere fantastiche avventure nella grande mela?
New York. Ventesimo Secolo. Tutto è assai diverso da quel mondo descritto dalla Alcott eppure nonostante questo, nonostante i cambiamenti che hanno apportato le due autrici, la trama e ancor di più le protagoniste, sembrano essere le stesse. Meg, Jo, Beth e Amy sono delle ragazze moderne, come tante altre, quattro sorelle che vivono le loro giornate tra casa e scuola, e per alcune anche qualche lavoretto, che permetta loro di aiutare la povera madre, a cui tocca crescere quattro ragazze tutta sola e allo stesso tempo lavorare duramente per arrivare a fine mese. Le quattro sorelle March di questo graphic novel se la passano davvero male economicamente eppure questo loro status sembra demotivarle soltanto un pochino, poiché grazie all'amore che ognuna di loro prova verso l'altra quest'ombra funesta che grava sulle loro spalle non è altro che una semplice nuvola passeggera.
Dietro una grande storia come questa c'è un gran lavoro soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione delle protagoniste. Il carattere di ognuna di loro viene fuori sin dalle prime pagine, riprendendo i loro corrispettivi classici e adattandoli al moderno: a Meg spetta una storyline che la vede contesa tra romanticismo e famiglia; a Jo spetta il ruolo di anti conformista, quella attenta alla giustizia che con la sua voce fuori dal coro riesce a far valere le proprie idee; a Beth tocca una storyline molto più triste e anche un po' tragica; mentre Amy si trova coinvolta in una trama tutta scolastica, che la porta ad essere una vera e propria guerriera.
Con personalità del genere le tematiche che ruotano attorno a queste quattro figure non possono che essere di un certo spessore. Si va dal bullismo, fino alla povertà, dalla malattia fino alla riscoperta della sessualità. Queste tematiche rendono infatti il graphic novel adatto ad un pubblico young adult, un pubblico abituato a storie simili, che però può anche non aver mai letto la storia originale.
La storia moderna però rivolge una certa attenzione alle differenze, all'abbattimento dei pregiudizi e delle diversificazioni. Le quattro ragazze infatti devono fare i conti, volenti o nolenti, con problemi legati al denaro, con quelli legati al colore della pelle, delle origini e della propria etnia, ma anche con quelli legati alla sfera sessuale. Una delle quattro sorelle si troverà infatti a dover confessare un gran segreto, gesto che la porterà a diventare un vero e proprio simbolo di coraggio, proprio come è stato in passato con il corrispettivo del romanzo originale (potete ben immaginare a chi mi riferisco).
All'interno del romanzo a fumetti inoltre si parla di guerra, dell'impatto che questa ha sulla vita quotidiana e le difficoltà che comporta per alcune persone (quelle che si ritrovano nella stessa situazione della famiglia March). La guerra assume allo stesso tempo il ruolo di mezzo, attraverso il quale si può parlare di famiglia e di legami che tengono uniti i componenti di questo nucleo. Legami e sentimenti sono infatti il nucleo stesso dell'opera, il centro attorno a cui gravitano le avventure quotidiane delle quattro March, la linfa vitale stessa dell'opera, che trasuda di emozioni, soltanto per riversarle nel cuore del lettore, il quale si ritrova così con gli occhi sognanti.
Lo stile mi ricorda tanto quello di Giant Days e Steven Universe, eppure non possiede la stessa forza di questi due colossi ne lo stesso mordente. Le forme rassomigliano a queste due opere citate, soprattutto per quanto riguarda le quattro ragazze, ma il tratto appare ancora un po' immaturo, nonostante il lavoro e i sacrifici sono ben visibili dall'inizio alla fine. L'impostazione della pagina è classica, schematica, e forse si sviluppa così per adattarsi ad un pubblico più giovane, meno esperto rispetto a quello che solitamente andrebbe a leggere un opera del genere. Ottima la colorazione e la scelta della paletta cromatica, così come l'espressività dei personaggi che spicca nonostante le pecche sopra citate.
Se come me e come tanti altri lettori avete amato il romanzo originale, allora non potete assolutamente lasciarvi sfuggire questo dolcissimo e fantastico graphic novel che a me ha fatto sorridere e brillare gli occhi contemporaneamente. Pronti a vivere fantastiche avventure nella grande mela?
See you soon! -Lewis
PICCOLE DONNE A NEW YORK
- Autore:Rey Terciero e Bre Indigo.
- Editore:Il Battello a Vapore
- Genere:Classici Moderni
- Pagine:256 pp
- Uscita:15 Maggio 2019
- Prezzo:€ 15,50
- Titolo originale:Meg, Jo, Beth, and Amy: A Graphic Novel: A Modern Retelling of Little Women
- Nazionalità:USA
TRAMA
Le quattro sorelle che hanno fatto sognare milioni di lettrici ritornano in una graphic novel a 150 anni dalla pubblicazione di "Piccole donne"
Disegni
6/10
Trama
8/10
Nessun commento :
Posta un commento