MONSTRESS - RISVEGLIO
Ben trovati amici di Everpop! La giornata prosegue in compagnia del primo volume di Monstress - Risveglio di Marjorie Liu e Sana Takeda.
my point of view
Dalla creazione de La Terra di Mezzo di Mondi fantastici ne abbiamo letti e visti davvero svariati, alcuni assai affascinanti, altri un po' meno, eppure tutti a modo loro incantevoli, anche quando di mezzo ci sono morte, distruzione e magie oscure, proprio come succede nel mondo di Monstress nato da menti brillanti come quelle di Marjorie Liu e Sana Takeda che catturano il lettore sin dalla prima pagina, per trascinarlo all'interno di un universo oscuro e terribile dove però il fascino è travolgente.
Morte, disperazione, guerre e infelicità, sono questi gli ingredienti principali di questa serie che vede al centro della storia la giovane e sfortunata Maika Halfwolf, una arcaica (essere per metà umana e metà mostro) misteriosa e scontrosa, una sopravvissuta alla guerra che a seguito della perdita del braccio sembra aver stabilito un contatto con un essere oscuro e superiore, che alberga appunto nel suo moncherino. Quell'essere oscuro brama costantemente la libertà e l'immenso potere che circola nel corpo della giovane, al punto tale da metterla costantemente in pericolo e renderla così oggetto di bramosia di più personalità di spicco in questo Mondo Conosciuto. Contesa dalle Cumaea e allo stesso tempo dalla Corte del Crepuscolo Maika dovrà capire chi è in realtà, di cosa è capace questo suo immenso potere, come sbarazzarsi dell'oscuro parassita che occupa il suo corpo ma soprattutto di chi potersi fidare per davvero.
A cavallo tra generi e culture diverse, Monstress si muove con grazia su un sottilissimo filo che separa due realtà (e mondi) differenti; una storia sospesa tra il genere steampunk e quello kaiju, che oscilla costantemente tra oriente e occidente, sia a livello narrativo che a livello stilistico. Fumetto giapponese e comics americano si fondono in quest'opera per dare vita ad un genere tutto nuovo e a uno stile a dir poco sorprendente, mai visto prima d'ora, soprattutto dal punto di vista grafico. A fondersi sono anche le tradizioni, i miti e le leggende di due realtà completamente differenti che però si ritrovano in un unico punto, che è appunto la storia di cui stiamo parlando, che li accoglie come se fossero due facce appartenenti alla stessa medaglia.
C'è tanto studio dietro questo fumetto, lo si capisce anche solo leggendo le prime pagine, ma la consapevolezza arriva davanti alla costruzione di questo mondo fantastico, attraverso un world building degno delle grandi opere fantasy conosciute fino ad oggi. Non ha infatti poi tanto da invidiare l'opera di Marjorie Liu e Sana Takeda ai fantasy del passato e ancor di più ai molti romanzi del genere che escono al giorno d'oggi, ma anzi a volte riesce a surclassarli ad occhi chiusi. Merito come dicevo è l'attento studio sul mondo stesso, sulla sua conformazione e sulle divisioni al suo interno, a partire dalla congrega delle Cumaea fino alla Corte. Un elemento di spicco di quest'opera però sono i sentimenti impressi in ogni pagina, in ogni volto e in ogni sguardo che si ritrova lungo tutta la narrazione di questo primo volume: odio, rabbia, senso di sconfitta, dispiacere e paura; sentimenti che si susseguono vicendevolmente in questa oscura giostra che in questo primo volume ha solo dato il via ad una spettrale danza di morte e sofferenza, della quale Maika è sicuramente vittima, ma soltanto per poi potersi riscattare.
Un racconto diverso dagli altri, dove non c'è molto spazio per la speranza e la gioia, due sentimenti che sembrano quasi banditi dalle autrici, che preferiscono invece trattare temi come la sottomissione e la crudeltà dei più potenti, temi che affrontano in maniera "fantastica" ma che però allo stesso tempo aprono le finestre sulla realtà, soprattutto quella passata (non a caso una scena del passato di Maika ricorda quei devastanti campi di concentramento che tutti noi conosciamo). Attraverso questa storia Marjorie Liu vuole mostrare quanta oscurità c'è nel cuore delle persone, così da portare il lettore a chiedersi chi siano davvero i mostri: quelli nell'aspetto o quelli che lo sono nell'anima?
Maika non è infatti tanto differente da tutti noi, poiché come lei anche noi ospitiamo nel nostro cuore ombre oscure e mostruose, che cercano ogni giorno di prendere il sopravvento, attraverso l'accidia e la cattiveria. A Maika spetta però il compito di affrontare questa oscurità e trarne vantaggio, in una vita che non le ha mai regalato attimi di quiete e di pace, ma soltanto folli e spietati dispiaceri. Questo però è servito senza dubbio a forgiarla, a forgiare una personalità a dir poco incrollabile, forte e allo stesso tempo pronta al sacrificio, caratteristiche che la rendono a tutti gli effetti un'anti-eroina, una personalità che confonde costantemente il lettore, soprattutto nel riconoscere a volte quale possa essere il bene e quale il male.
A coronamento di tutto ciò ci sono poi i meravigliosi disegni di Sana Takeda di una bellezza ineguagliabile: un tratto delicato capace di rappresentare la fragilità degli uomini e dei mostri, attraverso il netto contrasto tra l'eleganza e la delicatezza della linea e la profondità e l'oscurità della trama. Uno stile che appare sin da subito maturo e armonioso, che ha già raggiunto picchi altissimi ma che allo stesso tempo promette un futuro sempre più intrigante.
Io mi son già lanciato sul secondo numero, che ho recuperato proprio ieri in libreria insieme al terzo e non vedo l'ora di parlarvene! Voi che ne pensate invece di quest'opera?
Morte, disperazione, guerre e infelicità, sono questi gli ingredienti principali di questa serie che vede al centro della storia la giovane e sfortunata Maika Halfwolf, una arcaica (essere per metà umana e metà mostro) misteriosa e scontrosa, una sopravvissuta alla guerra che a seguito della perdita del braccio sembra aver stabilito un contatto con un essere oscuro e superiore, che alberga appunto nel suo moncherino. Quell'essere oscuro brama costantemente la libertà e l'immenso potere che circola nel corpo della giovane, al punto tale da metterla costantemente in pericolo e renderla così oggetto di bramosia di più personalità di spicco in questo Mondo Conosciuto. Contesa dalle Cumaea e allo stesso tempo dalla Corte del Crepuscolo Maika dovrà capire chi è in realtà, di cosa è capace questo suo immenso potere, come sbarazzarsi dell'oscuro parassita che occupa il suo corpo ma soprattutto di chi potersi fidare per davvero.
A cavallo tra generi e culture diverse, Monstress si muove con grazia su un sottilissimo filo che separa due realtà (e mondi) differenti; una storia sospesa tra il genere steampunk e quello kaiju, che oscilla costantemente tra oriente e occidente, sia a livello narrativo che a livello stilistico. Fumetto giapponese e comics americano si fondono in quest'opera per dare vita ad un genere tutto nuovo e a uno stile a dir poco sorprendente, mai visto prima d'ora, soprattutto dal punto di vista grafico. A fondersi sono anche le tradizioni, i miti e le leggende di due realtà completamente differenti che però si ritrovano in un unico punto, che è appunto la storia di cui stiamo parlando, che li accoglie come se fossero due facce appartenenti alla stessa medaglia.
C'è tanto studio dietro questo fumetto, lo si capisce anche solo leggendo le prime pagine, ma la consapevolezza arriva davanti alla costruzione di questo mondo fantastico, attraverso un world building degno delle grandi opere fantasy conosciute fino ad oggi. Non ha infatti poi tanto da invidiare l'opera di Marjorie Liu e Sana Takeda ai fantasy del passato e ancor di più ai molti romanzi del genere che escono al giorno d'oggi, ma anzi a volte riesce a surclassarli ad occhi chiusi. Merito come dicevo è l'attento studio sul mondo stesso, sulla sua conformazione e sulle divisioni al suo interno, a partire dalla congrega delle Cumaea fino alla Corte. Un elemento di spicco di quest'opera però sono i sentimenti impressi in ogni pagina, in ogni volto e in ogni sguardo che si ritrova lungo tutta la narrazione di questo primo volume: odio, rabbia, senso di sconfitta, dispiacere e paura; sentimenti che si susseguono vicendevolmente in questa oscura giostra che in questo primo volume ha solo dato il via ad una spettrale danza di morte e sofferenza, della quale Maika è sicuramente vittima, ma soltanto per poi potersi riscattare.
Un racconto diverso dagli altri, dove non c'è molto spazio per la speranza e la gioia, due sentimenti che sembrano quasi banditi dalle autrici, che preferiscono invece trattare temi come la sottomissione e la crudeltà dei più potenti, temi che affrontano in maniera "fantastica" ma che però allo stesso tempo aprono le finestre sulla realtà, soprattutto quella passata (non a caso una scena del passato di Maika ricorda quei devastanti campi di concentramento che tutti noi conosciamo). Attraverso questa storia Marjorie Liu vuole mostrare quanta oscurità c'è nel cuore delle persone, così da portare il lettore a chiedersi chi siano davvero i mostri: quelli nell'aspetto o quelli che lo sono nell'anima?
Maika non è infatti tanto differente da tutti noi, poiché come lei anche noi ospitiamo nel nostro cuore ombre oscure e mostruose, che cercano ogni giorno di prendere il sopravvento, attraverso l'accidia e la cattiveria. A Maika spetta però il compito di affrontare questa oscurità e trarne vantaggio, in una vita che non le ha mai regalato attimi di quiete e di pace, ma soltanto folli e spietati dispiaceri. Questo però è servito senza dubbio a forgiarla, a forgiare una personalità a dir poco incrollabile, forte e allo stesso tempo pronta al sacrificio, caratteristiche che la rendono a tutti gli effetti un'anti-eroina, una personalità che confonde costantemente il lettore, soprattutto nel riconoscere a volte quale possa essere il bene e quale il male.
A coronamento di tutto ciò ci sono poi i meravigliosi disegni di Sana Takeda di una bellezza ineguagliabile: un tratto delicato capace di rappresentare la fragilità degli uomini e dei mostri, attraverso il netto contrasto tra l'eleganza e la delicatezza della linea e la profondità e l'oscurità della trama. Uno stile che appare sin da subito maturo e armonioso, che ha già raggiunto picchi altissimi ma che allo stesso tempo promette un futuro sempre più intrigante.
Io mi son già lanciato sul secondo numero, che ho recuperato proprio ieri in libreria insieme al terzo e non vedo l'ora di parlarvene! Voi che ne pensate invece di quest'opera?
See you soon! -Lewis
MONSTRESS - Il risveglio
- Autori:Marjorie Liu e Sana Takeda
- Editore:Mondadori Oscar Ink
- Genere:Paranormale
- Pagine:208 pp
- Uscita:16 maggio 2017
- Prezzo:€ 19,00
- Titolo originale:Monstress #1
- Nazionalità:USA
TRAMA
Maika è una sopravvissuta. La guerra si è presa il suo braccio sinistro. Ora lo spaventoso potere che è in lei vuole prendersi il resto. Tra steampunk e Kaiju, l'acclamata, sontuosa, magnifica rivelazione del fumetto nippo-americano.
Disegni
10/10
Trama
8/10
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