KIMBA - IL LEONE BIANCO
Buongiorno e bentrovati amici di Everpop! Iniziamo questa giornata con il ritorno in Italia di Kimba - Il Leone Bianco del maestro Osamu Tezuka.
my point of view
Dall'uscita del primo volume della Osamushi Collection la J-Pop mi sta facendo tornare bambino, in particolare questo mese con il primo volume di uno dei cartoni che più mi ha tenuto compagnia da bambino attraverso le reti locali. Dopo anni dalla prima edizione della Hazard, il mitico leoncino bianco torna in Italia con un'edizione degna di un vero re, un'edizione (ri)curata nel minimo dettaglio, come del resto i volumi e le serie che l'hanno preceduto. Una cosa è certa, rileggere le avventure di Kimba è stata un'esperienza bella come la prima volta, ma stavolta condita con tanta nostalgia e voglia di tornare a quei meravigliosi tempi!
Per chi non conoscesse il mitico leoncino del maestro Tezuka, la storia è la seguente...Tutto parte in Africa, con un gruppo di esploratori che si ritrova un po' per caso in un villaggio indigeno che viene costantemente preso di mira da un grosso leone bianco: Panja il re della savana. Questo sovrano felino sembra così forte e furbo da sembrare quasi un mito, irraggiungibile e irrefrenabile, eppure nonostante questa sua forza indomita il leone capitola, per via dell'amore. A seguito della sua morte la leonessa sua compagna viene catturata e spedita verso Londra, città in cui non arriverà mai, poiché la nave su cui viaggia e su cui ha messo al mondo il suo cucciolo, Kimba, affonda per un incidente. Fortunatamente Kimba si salva, messo in fuga dalla madre prima che la nave coli a picco, e dopo una serie di disavventure marine, riesce in qualche modo a raggiungere Londra, in compagnia di un topolino suo suddito, e trova rifugio tra le braccia di un ragazzo, uno studioso, grazie al quale riesce alla fine a tornare in Africa, lì dove iniziano le sue vere avventure.
Questo primo arco narrativo racchiude l'infanzia e l'adolescenza del leoncino, del quale seguiamo la crescita e l'evoluzione, attraverso svariate avventure non poi così semplici e piacevoli. Kimba infatti, sin dalla sua nascita, si ritrova a dover affrontare mille e più difficoltà che lo temprano e lo aiutano così a conoscere la vastità del mondo che lo circonda. Quello di Tezuka è a tutti gli effetti un romanzo di formazione a fumetti, basato su metafore e su continui richiami alla vita reale, alla crescita e allo sbocciare della consapevolezza, attraverso il mondo animale e la figura del leoncino, bianco addirittura e quindi per questo in qualche modo raro, ma diverso. Come sempre il maestro si trova ad affrontare tematiche diverse, a volte di uno spessore a dir poco gigantesco, attraverso le quali però riesce a comunicare costantemente con il lettore, a prescindere dall'epoca. Il punto di forza dei fumetti del maestro Tezuka sta proprio in questa sua capacità di essere costantemente attuale, reale anche attraverso un'opera di fantasia. I suoi infatti sono veri e propri specchi (distorti) sulla vita, sull'uomo e sulla società.
Kimba è a tutti gli effetti un orfano, al quale la vita ha dato solo tristi sviluppi e difficili cammini, che però il leoncino riesce ad affrontare sempre a testa alta, senza mai arrendersi, complice anche la testardaggine che lo caratterizza. Il "gattino" che ci viene presentato inizialmente cresce e acquista passo dopo passo il giusto coraggio che lo porterà poi verso un futuro più florido, dove ad attenderlo ci sarà anche l'amore.
Con il suo solito ritmo spedito e incalzante, il maestro riesce a raccontare una "nuova" storia dal sapore tenero e nostalgico, adatto a tutte le età, una storia ricca di azione, avventura e tanti legami, nella quale la vita viene presentata così com'è senza tanti fronzoli, senza mai sminuirla o banalizzarla. Niente è infatti scontato all'interno di questo fumetto, non ci sono cliché, ma bensì soltanto il classico stile di un maestro che nel tempo ci ha abituati ad opere sempre più imponenti e interessanti. Opere senza tempo che sanno trattare la vita quotidiana in maniera sempre differente, rendendola però allo stesso tempo fruibile ad ogni fascia d'età (rileggere Kimba a 30 anni mi ha permesso di scovare una chiave di lettura differente da quella che aveva caratterizzato la lettura dell'opera diversi anni fa).
Ogni volta che poi mi ritrovo a parlare di un nuovo titolo della Osamushi Collection mi risulta sempre un po' più difficile parlare dei disegni, perché secondo me lo stile del maestro non può essere quantificato, in quanto ormai fisso e imprescindibile nella memoria di tutti i lettori. Mi ritroverei a dire banalmente che i disegni sono "belli", ma forse minimizzerei e per questo preferisco lasciare a voi l'ultima parola sul fronte grafico che, come dicevo, risulta indiscutibile.
Quanti di voi conoscevano Kimba come me? Fatemelo sapere eh!
Per chi non conoscesse il mitico leoncino del maestro Tezuka, la storia è la seguente...Tutto parte in Africa, con un gruppo di esploratori che si ritrova un po' per caso in un villaggio indigeno che viene costantemente preso di mira da un grosso leone bianco: Panja il re della savana. Questo sovrano felino sembra così forte e furbo da sembrare quasi un mito, irraggiungibile e irrefrenabile, eppure nonostante questa sua forza indomita il leone capitola, per via dell'amore. A seguito della sua morte la leonessa sua compagna viene catturata e spedita verso Londra, città in cui non arriverà mai, poiché la nave su cui viaggia e su cui ha messo al mondo il suo cucciolo, Kimba, affonda per un incidente. Fortunatamente Kimba si salva, messo in fuga dalla madre prima che la nave coli a picco, e dopo una serie di disavventure marine, riesce in qualche modo a raggiungere Londra, in compagnia di un topolino suo suddito, e trova rifugio tra le braccia di un ragazzo, uno studioso, grazie al quale riesce alla fine a tornare in Africa, lì dove iniziano le sue vere avventure.
Questo primo arco narrativo racchiude l'infanzia e l'adolescenza del leoncino, del quale seguiamo la crescita e l'evoluzione, attraverso svariate avventure non poi così semplici e piacevoli. Kimba infatti, sin dalla sua nascita, si ritrova a dover affrontare mille e più difficoltà che lo temprano e lo aiutano così a conoscere la vastità del mondo che lo circonda. Quello di Tezuka è a tutti gli effetti un romanzo di formazione a fumetti, basato su metafore e su continui richiami alla vita reale, alla crescita e allo sbocciare della consapevolezza, attraverso il mondo animale e la figura del leoncino, bianco addirittura e quindi per questo in qualche modo raro, ma diverso. Come sempre il maestro si trova ad affrontare tematiche diverse, a volte di uno spessore a dir poco gigantesco, attraverso le quali però riesce a comunicare costantemente con il lettore, a prescindere dall'epoca. Il punto di forza dei fumetti del maestro Tezuka sta proprio in questa sua capacità di essere costantemente attuale, reale anche attraverso un'opera di fantasia. I suoi infatti sono veri e propri specchi (distorti) sulla vita, sull'uomo e sulla società.
Kimba è a tutti gli effetti un orfano, al quale la vita ha dato solo tristi sviluppi e difficili cammini, che però il leoncino riesce ad affrontare sempre a testa alta, senza mai arrendersi, complice anche la testardaggine che lo caratterizza. Il "gattino" che ci viene presentato inizialmente cresce e acquista passo dopo passo il giusto coraggio che lo porterà poi verso un futuro più florido, dove ad attenderlo ci sarà anche l'amore.
Con il suo solito ritmo spedito e incalzante, il maestro riesce a raccontare una "nuova" storia dal sapore tenero e nostalgico, adatto a tutte le età, una storia ricca di azione, avventura e tanti legami, nella quale la vita viene presentata così com'è senza tanti fronzoli, senza mai sminuirla o banalizzarla. Niente è infatti scontato all'interno di questo fumetto, non ci sono cliché, ma bensì soltanto il classico stile di un maestro che nel tempo ci ha abituati ad opere sempre più imponenti e interessanti. Opere senza tempo che sanno trattare la vita quotidiana in maniera sempre differente, rendendola però allo stesso tempo fruibile ad ogni fascia d'età (rileggere Kimba a 30 anni mi ha permesso di scovare una chiave di lettura differente da quella che aveva caratterizzato la lettura dell'opera diversi anni fa).
Ogni volta che poi mi ritrovo a parlare di un nuovo titolo della Osamushi Collection mi risulta sempre un po' più difficile parlare dei disegni, perché secondo me lo stile del maestro non può essere quantificato, in quanto ormai fisso e imprescindibile nella memoria di tutti i lettori. Mi ritroverei a dire banalmente che i disegni sono "belli", ma forse minimizzerei e per questo preferisco lasciare a voi l'ultima parola sul fronte grafico che, come dicevo, risulta indiscutibile.
Quanti di voi conoscevano Kimba come me? Fatemelo sapere eh!
See you soon! -Lewis
KIMBA - IL LEONE BIANCO
- Autore:Osamu Tezuka
- Editore:J-Pop Manga
- Collana:Osamushi Collection
- Pagine:230 pp
- Uscita:24 Luglio 2019
- Prezzo:€ 12,00
- Titolo originale:Jungle Taitei
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
Africa. Metà del XX secolo. Dopo la morte del re della giungla Panja, il leone bianco Kimba, suo figlio, gli succede e cerca di continuare l'opera di unificazione del padre, con l'obiettivo di costruire un regno sicuro e pacifico per tutti gli animali incapaci di difendersi con le proprie forze dai soprusi dell'animale più aggressivo di tutti: l'uomo. Quest'opera, realizzata tra il 1950 e il 1954, è una delle più iconiche dell'intera bibliografia di Osamu Tezuka. La trasposizione cinematografica del 1966 ha ottenuto il Leone d'oro alla XIX Mostra del cinema per ragazzi di Venezia, e la serie televisiva (trasmessa in Italia nel 1977) resta una delle più amate di sempre.
Disegni
10/10
Trama
9/10
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