INTERVISTA AD ALAFAIR BURKE
Buongiorno e buon lunedì amici di Everpop! Iniziamo questa nuova settimana con l'intervista fatta ad una delle mie autrici preferite (l'unica di cui sono riuscito a leggere ogni suo thriller): Alafair Burke.
my point of view
Ho avuto modo di conoscere Alafair Burke lo scorso sabato a Il Tempo delle Donne, un evento legato alla figura della donna che si tiene ogni anno a Milano, organizzato da Il Corriere della Sera. Tra i vari nomi quest'anno spiccava quello della Burke, l'unica autrice di thriller che io seguo costantemente e con piacere, per la minuziosità che c'è all'interno dei suoi romanzi, i quali non sono soltanto thriller ma anche romanzi che parlano di donne e tendono a rimarcarne la figura. Grazie a Piemme (che devo dirlo mi vizia, quindi GRAZIE) ho potuto conversare con questa grande autrice a tu per tu e porle alcune domande che seguiranno. Godetevi questa piccola intervista!
Lewis
Cosa ti ha spinto e cosa ancora ti spinge a scrivere libri, in particolar modo thriller?
Alafair Burke
Il crimine. Sin da bambina infatti sono stata interessata al crimine. Credo che amassi il mistero perché mi piaceva trovare la soluzione; inoltre mi è sempre piaciuta quella parte del thriller spaventosa e caotica, quella che ti confonde nel mezzo e che ti fa sentire come se fossi su una montagna russa. Per me il thriller è un po' una montagna russa: sei spaventato quando vi sali su e alla fine della giostra ti trovi ad esclamare "oh sono vivo!", ma alla fine lo rifaresti. Io penso che un buon thriller ti faccia sentire proprio così.
Inoltre sono stata un avvocato, ho lavorato in procura, che è stato il migliore luogo dove prendere spunto, quello che mi ha spinto a scrivere questo genere di libri. In quel periodo scrissi un solo libro e mi sentivo fortunata perché molti editori lo volevano e pensavano di farne una serie. La mia agente infatti mi chiamò per dirmi che avevo ricevuto tante proposte, ma la maggior parte di queste volevano sapere se fosse parte di una serie. Non lo era, ma allo stesso tempo non potevo lasciarmi scappare un'occasione come quella e risposi che "sì questo libro era sempre stato pensato come parte di una serie".
Inoltre sono stata un avvocato, ho lavorato in procura, che è stato il migliore luogo dove prendere spunto, quello che mi ha spinto a scrivere questo genere di libri. In quel periodo scrissi un solo libro e mi sentivo fortunata perché molti editori lo volevano e pensavano di farne una serie. La mia agente infatti mi chiamò per dirmi che avevo ricevuto tante proposte, ma la maggior parte di queste volevano sapere se fosse parte di una serie. Non lo era, ma allo stesso tempo non potevo lasciarmi scappare un'occasione come quella e risposi che "sì questo libro era sempre stato pensato come parte di una serie".
Lewis
Nei tuoi libri descrivi personaggi ed eventi in maniera così dettagliata da sembrare reali. Attingi al quotidiano oppure è tutto frutto della tua fantasia?
Alafair Burke
Le storie sono tutte frutto della mia immaginazione, però ci tengo che l'ambientazione risulti più reale possibile, e credo sia proprio questo a rendere queste storie "reali". Una cosa a cui tengo molto è la caratterizzazione dei personaggi, perché ci tengo particolarmente che i personaggi raccontati risultino simili a qualcuno che il lettore ha conosciuto nella sua vita, che creino interesse e che il lettore si chieda quanto siano complicati. Quando un personaggio risulta realistico e inoltre si muove in un mondo realistico, in quel momento la storia funziona per davvero.
Per quanto riguarda invece la veridicità dei misteri e delle investigazioni, anche se non utilizzo termini tecnici legali, credo che funzionino proprio perché ho lavorato in procura, dove ho potuto imparare ad esempio il ritmo dell'investigazione.
Per quanto riguarda invece la veridicità dei misteri e delle investigazioni, anche se non utilizzo termini tecnici legali, credo che funzionino proprio perché ho lavorato in procura, dove ho potuto imparare ad esempio il ritmo dell'investigazione.
Lewis
In quale delle tue protagoniste ti rispecchi maggiormente?
Alafair Burke
Domanda difficile! Credo però che una piccola parte di me sia in ognuna di loro, anche se ovviamente sono molto diversa da ogni singola protagonista. Se prendiamo in esempio il mio ultimo romanzo, Sorelle Sbagliate, che parla appunto di due sorelle, sicuramente vi si trova qualcosa di me: in primo luogo nella mia famiglia eravamo tre sorelle, molto diverse, ed io ero la terza e mi sono sentita sia come Nicky che come Chloe. Credo che loro due siano, allo stesso tempo, due diversi estremi della mia personalità. Quell'atteggiamento che tende sul focalizzarsi su una cosa tipico di Chloe, mi appartiene, così come il senso dell'humor che caratterizza Nicky. Prendo sempre qualcosa di me e lo distribuisco ai miei personaggi.
Lewis
Nella tua carriera da scrittrice hai scritto thriller anche insieme a Mary Higgins Clark. Come è stato lavorare con questo colosso del genere e stendere un thriller a quattro mani?
Alafair Burke
Ho sempre pensato che fosse alquanto surreale! Scrivere romanzi con Mary Higgins Clark? Ho sempre letto i suoi libri, si potrebbe dire che abbia iniziato proprio dai suoi, quando avevo 11-12 anni e essere co-autrice con lei è davvero fenomenale. Lei è un vero fenomeno: lavora davvero duramente ed è un vero e proprio modello per me, perché poter vedere come lavora una scrittrice che come lei ha pubblicato da tantissimi anni, mi spinge a lavorare altrettanto duramente e a focalizzarmi con attenzione su quello che vorrò scrivere successivamente.
Lewis
Nei tuoi romanzi la figura della donna viene sottovalutata, ma alla fine, nonostante tutto, riesce a dar prova del suo valore, riscattandosi. Pensi sia importante, soprattutto attraverso questo genere di libri, far capire al mondo il reale valore della donna che ancora oggi purtroppo viene spesso sottovalutata?
Alafair Burke
Io penso che ognuna delle mie protagoniste siano donne che hanno preso decisioni, non sempre esatte e che forse io non avrei mai preso, ma che comunque spingono il lettore ad empatizzare per loro. Mi capita infatti di ricevere email di lettori che "urlano" per sostenere e per dirmi quanto non sia giusto che un dato personaggio abbia dovuto subire una determinata cosa o anche quanto ciò che ha fatto non è stata una buona idea. Io penso che le persone imparino qualcosa dai personaggi, quando leggono, anche se non la pensano allo stesso modo dei personaggi e vorrei che fosse così per le mie storie. E' importante che capiscano la situazione e l'esperienza che ha portato quel dato personaggio a prendere quella decisione, perché poi il cammino di quella persona poi risulti differente e magari così crei molta più empatia tra le persone e verso le altre donne, che non posso essere perfette ogni volta.
Lewis
Per lasciarci, voglio porti una domanda da lettore perché dietro un grande autore c'è un lettore ancora più grande. Quindi, prima di lasciarci, ci diresti quali sono i tuoi libri e i tuoi autori preferiti?
Alafair Burke
La lista è davvero lunga! Mi piacciono tantissimo i libri di Michael Connelly, di Karin Slaughter e di Harlan Coben , loro sono senza dubbio i miei autori preferiti e spero vengano pubblicati anche qui in Italia perché meritano. Ma leggo anche romanzi che non siano thriller, come ad esempio The Hours che è il mio libro preferito di sempre, da cui è stato tratto il film con Meryl Street e Nicole Kidman. Quel libro è meraviglioso!
Be' amici io concludo ringraziando Piemme per questo piccolo sogno letterario (volevo conoscere la Burke da tantissimo e poterci parlare è stato a dir poco super) e vi invito a scoprire le storie di questa grande autrice, se ancora non l'avete fatto!
See you soon! -Lewis
Sorelle Sbagliate
- Autrice:Alafair Burke
- Editore:Piemme Edizioni
- Genere:Thriller
- Pagine:300 pp
- Uscita:11 Giugno 2019
- Prezzo:€ 19,50
- Titolo originale:The Better Sister
- Nazionalità:USA
TRAMA
Chloe è la più giovane delle sorelle Taylor, ma è sempre stata la più amata, forse perché nella sua vita tutto è sempre apparso sotto controllo. Invece Nicky... La scapestrata Nicky. Quella che ha sempre combinato tanti casini. Che ha sempre bevuto un po' troppo. Che ha sposato d'impulso il giovane avvocato Adam Macintosh e ha avuto un bambino, ma non sa essere né moglie né madre. Oggi, Chloe e Nicky sono due perfette estranee. Nicky è rimasta a Cleveland, sola. Chloe lavora a New York in un importante giornale di moda. Ce l'ha fatta. Non solo: si è presa qualcosa che apparteneva a Nicky. È stato più forte di loro: lei e Adam si sono innamorati. D'altra parte Nicky, quella volta, l'aveva fatta grossa, e quando Adam ha visto il suo bambino in pericolo, ha deciso che era troppo. Adesso Chloe e Adam sono sposati, e insieme stanno crescendo Ethan, il figlio che Nicky non ha saputo amare. Ma quando Adam viene trovato morto sul pavimento della loro casa di vacanza negli Hamptons, una serie di dubbi comincia ad affacciarsi nella vita di Chloe. Dubbi sul marito, che ultimamente era sempre più reticente a parlare del proprio lavoro. Dubbi sul figlio, che l'adolescenza ha decisamente messo in crisi. E perfino dubbi su se stessa. Perché la verità è molto più di quello che l'apparenza lascia credere. E la vita troppo spesso ci fa dimenticare le cose più vere.
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