PAPER GIRLS 2
Buongiorno e bentrovati in questo martedì di ottobre. Prosegue la nostra Paper Girls Week, la settimana dedicata alla serie di Brian K. Vaughan e Cliff Chiang.
my point of view
Secondo giorno della nostra Paper Girls Week per tornare a parlare di una delle serie sci-fi più belle degli ultimi tempi. Punto di forza continua ad essere, anche in questo secondo volume, il talento di Vaughan nel saper narrare una storia straordinaria per parlare di temi e argomenti a noi cari e vicini, insieme (ovviamente) all'arte che Chiang ha nelle mani, con la quale è capace di tradurre le idee in immagini che hanno vita propria.
Ci eravamo lasciati con un cliffhanger che vedeva Erin ritrovarsi faccia a faccia con una sua versione adulta e stanca. E' il 2016 ormai ed Erin Mac e Tiff, separate da KJ, si trovano costrette a dover fare i conti con un futuro non tanto roseo, come la stessa versione di Erin sembra suggerire sin dalla sua comparsa. Tanti cambiamenti porta con se questo futuro, a partire dalla tecnologia, che però non sembra poi aver risolto i veri e grandi problemi (come noi ben sappiamo); persino Erin è cambiata, al punto tale da non ricordare nulla al di fuori di quella fatidica notte del 1988, la stessa notte che ha cambiato completamente le vite delle quattro protagoniste.
In un futuro che sembra già incredibilmente e tremendamente ostico, a complicare la situazione ci pensano le due fazioni che in qualche modo abbiamo già conosciuto: quella degli adulti, capitanata dall'anziano che ormai bracca le ragazza e quella degli adolescenti, che stavolta schiera in campo nientemeno che un clone di Erin, di cui non a quanto pare non ci sarebbe poi tanto da fidarsi.
Dopo gli spostamenti temporali, i viaggiatori del tempo, gli strani mostri preistorici e le potenti armi ultra-tecnologiche, è il turno di parlare di cloni, perché mr. Vaughan sembra intenzionato ad arricchire la sua opera, volume dopo volume, con classici cliché che nelle sue mani diventano qualcosa di nuovo e stupefacente, degno di nota e utile soprattutto a creare suspense e colpi di scena. La clonazione viene però soltanto accennata in questo volume, che rivolge maggiormente l'attenzione su Erin, passando costantemente dalla sua versione adolescente a quella adulta, come a volerne marcare e sottolineare gli aspetti principali, i punti di forza e i difetti.
Questo confronto tra le due Erin è utile soprattutto ad avvalorare la tesi della lotta generazionale, che però sembra in qualche modo scemare proprio in presenza del confronto tra le due diverse età della ragazza, confusa e smarrita allo stesso tempo sia nel "presente" che nel "futuro". Lo scontro tra le generazioni rimane però un pilastro solido dell'opera e si fa portavoce della gran parte dell'azione presente nell'opera, che esplode proprio in presenza del confronto tra giovani e adulti.
Se da un lato non mancano certo gli elementi tipici dello sci-fi, non sono certo da meno le tematiche attuali che fanno da sfondo e da fondamenta alla parte più "reale" della trama. La società di oggi (di tre anni fa in particolare) viene mostrata soprattutto da qualche intermezzo politico che fa capolino in qualche vignetta e da il "la" a sviluppi che andranno ad incidere sulla trama per far da tramite tra il fumetto ed il lettore, al solo scopo da farlo sentire "a suo agio", immerso in un mondo conosciuto, nel quale verrà poi stravolto dallo stupore di (chiarissimi) sviluppi che tendono alla distopia.
Vi avevo promesso che stavolta avrei parlato del versante grafico e così sarà! Cosa si potrebbe mai dire su un personaggio come Cliff Chiang, che dopo averci incantato con i suoi disegni su Saga ora ci lascia senza fiato per le tavole di Paper Girls? Cosa vuoi mai dire ad un così bravo autore? Magnifico forse sarebbe riduttivo, visto il taglio cinematografico che da alle tavole, un vero e proprio susseguirsi di fotomontaggi a fumetti, pronti per essere eventualmente trasposti sullo schermo e animati (anche se i personaggi sembrano già muoversi per conto proprio tra le pagine dei volumi). Spettacolare sarebbe forse minimizzante, visto che l'autore riesce a tradurre in forme e (soprattutto) colori ogni aspetto tipico della cultura pop di cui parlavamo ieri, quella stessa cultura che si mostra sin da subito per le immagini di copertina, sintesi perfetta e armoniosa di colori che riportano all'istante al periodo a cavallo tra anni '80 e '90.
Ma non voglio spingermi oltre neppure stavolta, perché l'avventura non è certo entrata nel vivo e ha grandi sorprese tutte per noi.
Ci eravamo lasciati con un cliffhanger che vedeva Erin ritrovarsi faccia a faccia con una sua versione adulta e stanca. E' il 2016 ormai ed Erin Mac e Tiff, separate da KJ, si trovano costrette a dover fare i conti con un futuro non tanto roseo, come la stessa versione di Erin sembra suggerire sin dalla sua comparsa. Tanti cambiamenti porta con se questo futuro, a partire dalla tecnologia, che però non sembra poi aver risolto i veri e grandi problemi (come noi ben sappiamo); persino Erin è cambiata, al punto tale da non ricordare nulla al di fuori di quella fatidica notte del 1988, la stessa notte che ha cambiato completamente le vite delle quattro protagoniste.
In un futuro che sembra già incredibilmente e tremendamente ostico, a complicare la situazione ci pensano le due fazioni che in qualche modo abbiamo già conosciuto: quella degli adulti, capitanata dall'anziano che ormai bracca le ragazza e quella degli adolescenti, che stavolta schiera in campo nientemeno che un clone di Erin, di cui non a quanto pare non ci sarebbe poi tanto da fidarsi.
Dopo gli spostamenti temporali, i viaggiatori del tempo, gli strani mostri preistorici e le potenti armi ultra-tecnologiche, è il turno di parlare di cloni, perché mr. Vaughan sembra intenzionato ad arricchire la sua opera, volume dopo volume, con classici cliché che nelle sue mani diventano qualcosa di nuovo e stupefacente, degno di nota e utile soprattutto a creare suspense e colpi di scena. La clonazione viene però soltanto accennata in questo volume, che rivolge maggiormente l'attenzione su Erin, passando costantemente dalla sua versione adolescente a quella adulta, come a volerne marcare e sottolineare gli aspetti principali, i punti di forza e i difetti.
Questo confronto tra le due Erin è utile soprattutto ad avvalorare la tesi della lotta generazionale, che però sembra in qualche modo scemare proprio in presenza del confronto tra le due diverse età della ragazza, confusa e smarrita allo stesso tempo sia nel "presente" che nel "futuro". Lo scontro tra le generazioni rimane però un pilastro solido dell'opera e si fa portavoce della gran parte dell'azione presente nell'opera, che esplode proprio in presenza del confronto tra giovani e adulti.
Se da un lato non mancano certo gli elementi tipici dello sci-fi, non sono certo da meno le tematiche attuali che fanno da sfondo e da fondamenta alla parte più "reale" della trama. La società di oggi (di tre anni fa in particolare) viene mostrata soprattutto da qualche intermezzo politico che fa capolino in qualche vignetta e da il "la" a sviluppi che andranno ad incidere sulla trama per far da tramite tra il fumetto ed il lettore, al solo scopo da farlo sentire "a suo agio", immerso in un mondo conosciuto, nel quale verrà poi stravolto dallo stupore di (chiarissimi) sviluppi che tendono alla distopia.
Vi avevo promesso che stavolta avrei parlato del versante grafico e così sarà! Cosa si potrebbe mai dire su un personaggio come Cliff Chiang, che dopo averci incantato con i suoi disegni su Saga ora ci lascia senza fiato per le tavole di Paper Girls? Cosa vuoi mai dire ad un così bravo autore? Magnifico forse sarebbe riduttivo, visto il taglio cinematografico che da alle tavole, un vero e proprio susseguirsi di fotomontaggi a fumetti, pronti per essere eventualmente trasposti sullo schermo e animati (anche se i personaggi sembrano già muoversi per conto proprio tra le pagine dei volumi). Spettacolare sarebbe forse minimizzante, visto che l'autore riesce a tradurre in forme e (soprattutto) colori ogni aspetto tipico della cultura pop di cui parlavamo ieri, quella stessa cultura che si mostra sin da subito per le immagini di copertina, sintesi perfetta e armoniosa di colori che riportano all'istante al periodo a cavallo tra anni '80 e '90.
Ma non voglio spingermi oltre neppure stavolta, perché l'avventura non è certo entrata nel vivo e ha grandi sorprese tutte per noi.
See you soon! -Lewis
PAPER GIRLS 2
- Autori:Brian K. Vaughan e Cliff Chiang
- Editore:Bao Publishing
- Genere:Sci-Fi
- Pagine:128 pp
- Uscita:08 Febbraio 2017
- Prezzo:€ 18,00
- Titolo originale:Paper Girls #6-10
- Nazionalità:USA
TRAMA
Da Brian K. Vaughan, lo sceneggiatore del best seller Saga, e da Cliff Chiang, leggendario disegnatore di Wonder Woman, arriva il secondo volume di questa emozionante serie. Dopo essere sopravvissute alla più assurda notte delle loro vite, le ragazze dei giornali Erin, Mac e Tiffany si trovano proiettate dal 1988 in un terrificante futuro... il 2016! Cosa fareste se vi ritrovaste davanti la vostra versione dodicenne? La quarantenne reporter Erin Tieng lo sta per scoprire in una storia piena d'azione sull'identità, la mortalità la perdita dell'innocenza.
Disegni
9/10
Trama
9/10
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