UN'ESTATE FA
Quest'oggi non ci si ferma di certo e infatti è giunto il momento di parlare di Un'Estate fa di Zidrou e Jordi Lafebre, in questa nuova tappa del Road to Lucca!
my point of view
"Un'estate fa, la storia di noi due, era un po' come una favola" recitava la nota canzone di Franco Califano e secondo me questo breve frammento della sua canzone riassume perfettamente questo meraviglioso romanzo a fumetto. Come per la canzone anche questo fumetto mi ha regalato una sorta di nostalgica malinconia, un misto di gioie e piaceri accompagnati da un pizzico di tristezza, quella che ogni volta accompagna la fine di un'estate.
Eppure l'estate è la protagonista assoluta di questo fumetto, insieme alla famiglia Faldérault, che di anno in anno, di capitolo in capitolo, affronta una nuova mirabolante avventura, arricchendosi (arricchendo la famiglia in primo luogo) sempre di più, ogni nuova estate. I componenti della famiglia sono tanto diversi tra loro, eppure sembrano un'unico grande individuo, compressi come sono all'interno della loro macchina, Madame Estérel, un'unica grande voce, forte e squillante, che intona a ogni nuova partenza un inno alle bellezze che l'estate regala.
Storie come queste, capaci di far sognare per la loro strepitosa semplicità, sono perle assai rare, soprattutto nel mondo del fumetto. Fumetti come questi, che riescono a far rivivere nostalgicamente periodi passati che in realtà non si è certo riusciti a sperimentare in precedenza (come nel mio caso per l'età), sono delle vere e proprie opere d'arte della letteratura, storie che ti entrano dentro per lasciarti senza fiato, ma anche commosso per avvenimenti alla portata di tutti, fatte sì di scene "banali" ma altamente indimenticabili. In fumetti come questo le tavole sono composte da ricordi e da memorie, da sorrisi, lacrime, attimi rubati da una fotocamera inesistente, che in realtà altro non è che una semplice matita, grazie alla quale ogni vignetta diviene una vecchia polaroid, e come tale capace di emozionare il lettore, allo stesso modo di un vecchio album fotografico di famiglia. Io mi sono sentito così, leggendo questo libro, colmo di emozioni e allo stesso tempo sopraffatto dalla malinconia.
Questo primo volume si sviluppa in tre archi narrativi, tre periodi differenti, tre estati passate. La storia fa piccolissimi passi in avanti, per poi procedere sempre nella direzione opposta, verso il passato, in maniera differente dalle storie a cui siamo sempre stati abituati. Un'Estate fa infatti procede all'inverso, torna indietro per permettere al lettore di carpire sempre più sfaccettature di questa particolarissima famiglia, indimenticabile sotto ogni aspetto. Ho adorato riscoprire ogni volta i personaggi, impararne i gesti le espressioni e i sentimenti, amando ogni piccolo dettaglio di ogni componente della famiglia.
Sei ritratti differenti sono quelli che offrono i due autori, sei ritratti ma un'unica famiglia, un unico pensiero, un'unica voce (come dicevo). A spiccare però è senz'altro papà Pierre, il sognatore, il disegnatore che condivide con i suoi creatori l'amore e la passione per l'arte del fumetto, che lo tiene ogni anno impegnato e incollato al tavolo da disegno, così da rimandare (ogni santissimo anno) il giorno della partenza. Ma tutto questo non importa, il ritardo ormai è soltanto un rituale che la famiglia rispetta, perché sa che una volta completato il nuovo lavoro, il viaggio regalerà ricordi indelebili.
E' alquanto difficile per me parlare di questo fumetto perché l'ho amato davvero sotto ogni diverso aspetto, dalla trama alla caratterizzazione dei personaggi, dal character design alla rappresentazione dei luoghi. Tutto in questo fumetto esprime perfezione e quella giusta nota di malinconia che ha reso per me la lettura perfetta. Però sono i disegni quelli che mi hanno letteralmente fatto innamorare, perché articolandosi con un ritmo lento e cadenzato, che porta il lettore ad assaporare lentamente la storia, questo fumetto brilla nella sua totalità per un tratto e lo stile di un grande artista, che traduce perfettamente le arie melanconiche degli anni passati, delle estati indimenticabili, in tavole a dir poco meravigliose, che riprendono i caratteri predominanti del fumetto franco-belga, con un registro assolutamente moderno.
Questa giornata si conclude quindi con un 10 perfetto, assegnato ad un fumetto che custodirò gelosamente...soprattutto dopo aver incontrato l'autore al Lucca Comics, dove sarà ospite durante la kermesse lucchese, ospite allo stand Bao. NON LASCIATEVI SCAPPARE L'OCCASIONE!
Eppure l'estate è la protagonista assoluta di questo fumetto, insieme alla famiglia Faldérault, che di anno in anno, di capitolo in capitolo, affronta una nuova mirabolante avventura, arricchendosi (arricchendo la famiglia in primo luogo) sempre di più, ogni nuova estate. I componenti della famiglia sono tanto diversi tra loro, eppure sembrano un'unico grande individuo, compressi come sono all'interno della loro macchina, Madame Estérel, un'unica grande voce, forte e squillante, che intona a ogni nuova partenza un inno alle bellezze che l'estate regala.
Storie come queste, capaci di far sognare per la loro strepitosa semplicità, sono perle assai rare, soprattutto nel mondo del fumetto. Fumetti come questi, che riescono a far rivivere nostalgicamente periodi passati che in realtà non si è certo riusciti a sperimentare in precedenza (come nel mio caso per l'età), sono delle vere e proprie opere d'arte della letteratura, storie che ti entrano dentro per lasciarti senza fiato, ma anche commosso per avvenimenti alla portata di tutti, fatte sì di scene "banali" ma altamente indimenticabili. In fumetti come questo le tavole sono composte da ricordi e da memorie, da sorrisi, lacrime, attimi rubati da una fotocamera inesistente, che in realtà altro non è che una semplice matita, grazie alla quale ogni vignetta diviene una vecchia polaroid, e come tale capace di emozionare il lettore, allo stesso modo di un vecchio album fotografico di famiglia. Io mi sono sentito così, leggendo questo libro, colmo di emozioni e allo stesso tempo sopraffatto dalla malinconia.
Questo primo volume si sviluppa in tre archi narrativi, tre periodi differenti, tre estati passate. La storia fa piccolissimi passi in avanti, per poi procedere sempre nella direzione opposta, verso il passato, in maniera differente dalle storie a cui siamo sempre stati abituati. Un'Estate fa infatti procede all'inverso, torna indietro per permettere al lettore di carpire sempre più sfaccettature di questa particolarissima famiglia, indimenticabile sotto ogni aspetto. Ho adorato riscoprire ogni volta i personaggi, impararne i gesti le espressioni e i sentimenti, amando ogni piccolo dettaglio di ogni componente della famiglia.
Sei ritratti differenti sono quelli che offrono i due autori, sei ritratti ma un'unica famiglia, un unico pensiero, un'unica voce (come dicevo). A spiccare però è senz'altro papà Pierre, il sognatore, il disegnatore che condivide con i suoi creatori l'amore e la passione per l'arte del fumetto, che lo tiene ogni anno impegnato e incollato al tavolo da disegno, così da rimandare (ogni santissimo anno) il giorno della partenza. Ma tutto questo non importa, il ritardo ormai è soltanto un rituale che la famiglia rispetta, perché sa che una volta completato il nuovo lavoro, il viaggio regalerà ricordi indelebili.
E' alquanto difficile per me parlare di questo fumetto perché l'ho amato davvero sotto ogni diverso aspetto, dalla trama alla caratterizzazione dei personaggi, dal character design alla rappresentazione dei luoghi. Tutto in questo fumetto esprime perfezione e quella giusta nota di malinconia che ha reso per me la lettura perfetta. Però sono i disegni quelli che mi hanno letteralmente fatto innamorare, perché articolandosi con un ritmo lento e cadenzato, che porta il lettore ad assaporare lentamente la storia, questo fumetto brilla nella sua totalità per un tratto e lo stile di un grande artista, che traduce perfettamente le arie melanconiche degli anni passati, delle estati indimenticabili, in tavole a dir poco meravigliose, che riprendono i caratteri predominanti del fumetto franco-belga, con un registro assolutamente moderno.
Questa giornata si conclude quindi con un 10 perfetto, assegnato ad un fumetto che custodirò gelosamente...soprattutto dopo aver incontrato l'autore al Lucca Comics, dove sarà ospite durante la kermesse lucchese, ospite allo stand Bao. NON LASCIATEVI SCAPPARE L'OCCASIONE!
See you soon! -Lewis
Un'Estate Fa
- Autori:Zidrou e Jordi Lafebre
- Editore:Bao Publishing
- Genere:Narrativa Contemporanea
- Pagine:175 pp
- Uscita:26 Settembre 2019
- Prezzo:€ 22,00
- Titolo originale:Les Beaux Etés
- Nazionalità:Francese
TRAMA
Ve le ricordate le vacanze di quando eravate bambini, tutti stretti nell'utilitaria di famiglia, con quella sensazione abbacinante e persistente che l'estate non sarebbe finita mai? State per riviverle, insieme alla famiglia Faldérault, che vi insegnerà quanto sia buffo, faticoso e bellissimo avere un fumettista come marito o come papà. Un libro che vi farà ripensare ad alcuni tra i vostri ricordi più cari e vi farà amare i suoi protagonisti come se foste anche voi parte della loro famiglia.
Disegni
10/10
Trama
10/10
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