SAMURAI 8
Buongiorno e buon mercoledì amici di Everpop! Iniziamo questo nuovo giorno in compagnia di Samurai 8 del maestro Masashi Kishimoto e Akira Okubo.
my point of view
Lo ammetto, quando ho scoperto che sarebbe uscita una nuova serie del maestro Kishimoto mi sono lasciato sopraffare dai timori; temevo che una nuova serie non avrebbe retto il peso di un'opera grande come Naruto (che negli ultimi 3-4 volumi non mi ha pienamente soddisfatto), che non sarebbe riuscita neppure ad avvicinarsi...eppure mi sbagliavo! Perché a me Samurai 8 è piaciuto davvero tanto, già soltanto dopo aver letto il primo capitolo e Hachimaru, il protagonista dell'opera, già mi piace molto di più di Naruto!
Questa è la storia di un ragazzino debole e fragile, attaccato a degli strani marchingegni che lo tengono in vita, lo nutrono e lo sostengono, aiutandolo a sopportare malattie, allergie e debolezze. Questo ragazzini, Hachimaru, sogna da sempre di potersi allontanare da casa, vivere la propria vita spensieratamente e diventare così un vero e proprio samurai. Il suo sogno è proprio quello di brandire una spada e farsi conoscere ai quattro angoli del mondo proprio per la sua tecnica e il suo coraggio, due elementi importantissimi per chi come lui vuole diventare un samurai. Nonostante gli anni di reclusione, per una serie di sfortunati eventi e l'arrivo di uno strano gatto samurai, Hachimaru compie una vera e propria evoluzione, divenendo il samurai che aveva sempre sognato essere.
Ho dovuto stringere in breve la trama di questo primo volume perché non voglio in alcun modo rovinarvi la lettura, le sorprese e i colpi di scena presenti in questo albo. Eppure son tante le cose di cui vorrei parlarvi oggi! Prima di tutto però bisogna introdurre il personaggio protagonista, il giovane sognatore, il samurai alle prime armi: Hachimaru. Anche stavolta il maestro Kishimoto ci regala il ritratto di un adolescente solo, lontano dalla società, una personalità fondata sui sogni e i desideri che però si distingue in maniera netta da Naruto, tanto per il carattere quanto per la situazione. Hachimaru infatti vive recluso per motivi di salute e per il padre che sembra nasconderlo da qualcuno di davvero forte e potente, da un'ombra che aleggia sulla storia ma che ancora non si è realmente mostrata. Seppur cresciuto in compagnia del solo padre e del suo pet holder, costruito con le sue mani, Hachimaru possiede un carattere solare e allegro, oltre che una smisurata voglia di conoscere il mondo e sempre nuove persone, insomma in parole povere desidera farsi dei veri amici!
Ad affiancarlo per ora ci sono Hayataro, il suo pet holder ormai diventato un holder a tutti gli effetti, un essere capace di supportare e proteggere il proprio samurai padrone, e Daruma, il gatto samurai dal passato misterioso e glorioso, che ha preso il ragazzo sotto la sua ala protettrice, divenendone così il maestro. Daruma è un po' il maestro Yoda di Hachimaru; anche se piuttosto severo, si capisce sin da subito che il gatto prende istantaneamente a cuore il proprio allievo e rivela così un animo buono, in perfetto contrasto con l'immagine seria e severa che vuole mostrare (e gli risulta difficile eh, perché con un musetto da gatto come il suo è difficile prenderlo realmente sul serio).
Ma veniamo ad uno dei punti più forti, quello che caratterizza maggiormente le opere del maestro Kishimoto: il world building. Anche stavolta il maestro ci apre le porte ad un nuovo mondo fantastico, dove si mescolano perfettamente il mondo antico dei samurai con quello futuristico dello spazio. Passato e futuro convivono perfettamente nel mondo di Samurai 8, integrandosi come mai prima d'ora e dando così vita ad ambientazioni dal fascino retrò scandite da una tecnologia a dir poco incredibile. Per certi versi rassomiglia un po' al mondo di Naruto, forse proprio per la presenza di alcuni edifici e paesaggi tipici del villaggio della foglia, ma allo stesso tempo riesce a discostarsi perché lo stile tende ad un'epoca differente rispetto a quella del mondo dei ninja. E poi, se devo essere sincero questo passaggio da una figura del mondo dell'avventura (tipicamente giapponese) all'altra è stata una scelta alquanto particolare, nonostante son tutt'ora convinto che sia stato inizialmente anche un azzardo.
Non mi aspettavo di certo di appassionarmi sin da subito alla storia, anzi ho più volte rimandato la lettura del fumetto per paura di rimanerci male e invece, una volta letto, desidero continuare la lettura di questa serie (ciò che invece non è successo con Boruto). Mi hanno inoltre stupito, allo stesso modo, i disegni del maestro Akira Okubo che da un lato si adattano allo stile di Kishimoto, ma allo stesso tempo se ne discostano, come è giusto che sia. Trovo infatti che la scelta di affidare i disegni ad un altro disegnatore sia stata saggia e intelligente, poiché si poteva rischiare di cadere in una mera copia (dal punto di vista grafico) rispetto all'opera precedente (quando l'opera precedente presenta una moltitudine infinita di personaggi). Il tratto è sicuro e discretamente maturo, inoltre funziona davvero bene nelle scene d'azione, dove il dinamismo è presente ma non del tutto dirompente. Sono curioso di vedere come si evolverà il tratto una volta che il protagonista dovrà solcare lo spazio.
Chissà, io non vedo l'ora di attendere il prossimo mese e tornare a sorridere in compagnia di Hachimaru (che ci piace anche perché, pur essendo il protagonista di uno shonen-battle-manga, porta gli occhiali).
SAMURAI 8
- Autori:Masashi Kishimoto e Akira Okubo
- Editore:Planet Manga
- Genere:Shonen
- Pagine :208
- Uscita:07 Novembre 2019
- Prezzo:€ 4,90
- Titolo originale:Samurai 8
- Nazionalità:Giapponese
TRAMA
Hachimaru è costretto a vivere in casa attaccato a un congegno che lo tiene in vita. Sogna di uscire, di volare, di viaggiare nella galassia come i suoi eroi, i prodigiosi cyber guerrieri scelti dal dio Acala. Ancora non sa di essere una delle chiavi che salveranno il mondo e che la sua vita sta per essere sconvolta.
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