mercoledì 8 gennaio 2020

A Tutto Manga: Astra Lost in Space di Kenta Shinohara (Recensione)

ASTRA LOST IN SPACE

Buongiorno e buon martedì amici di Everpop! La giornata di oggi ci catapulta dritti nello spazio con Astra Lost in Space di Kenta Shinohara.

my point of view

Chi mi conosce sa quanto io ho amato in passato Sket Dance e soprattutto quanto io abbia riso (lo sanno bene le signore che viaggiavano di fianco a me in treno e mi vedevano ridere come lo scemo senza apparente motivo) con quel fumetto. Con questa premessa capirete bene che al momento dell'annuncio della nuovissima miniserie del sensei Shinohara io abbia esultato in tante lingue diverse. Un po' avevo paura, lo ammetto, poiché temevo che il fumetto, stavolta uno shonen sci-fi, non riuscisse a soddisfare le mie aspettative; però devo riconoscere, sin da subito, che invece quei timori erano infondati, perché anche stavolta, anche solo con questo primo volume, il sensei ha saputo farmi divertire e appassionare allo stesso tempo, con una storia fuori dagli schermi e dall'ordinario.

Questa storia, ambientata in un futuro prossimo, narra le vicende di un gruppo di liceali inviati, dalla loro stessa scuola, su un pianeta non molto lontano sul quale dovranno trascorrere cinque giorni completamente da soli, senza l'aiuto degli adulti e degli insegnanti, per dimostrare il loro talento, la loro forza di volontà e la loro maturità, così da ottenere bonus e crediti scolastici. Una sorta di tirocinio futuristico che però si tramuta ben presto in una vera e propria avventura spaziale, quando i membri dell'equipaggio si ritrovano nelle profondità dello spazio a causa di una strana sfera extraterrestre che li catapulta dall'altra parte dell'universo! Parte così l'avventura di questi intrepidi studenti che dovranno attraversare lo spazio a bordo della nave spaziale Astra, un vecchio modello che metterà a dura prova le loro abilità...e la pazienza!

Come da tradizione, il maestro Shinohara tende a focalizzare l'attenzione non tanto sull'aspetto avventuroso tipico del fumetto shonen, quanto bensì sui personaggi, dando vita così ad un cast davvero ricco e affascinante. Proprio come in Sket Dance il maestro istituisce un gruppo di individui totalmente diversi tra loro, sia per provenienza e ceto sociale, sia (soprattutto) per carattere e modi di fare. I contrasti tra i vari membri del gruppo è palese sin da subito: basti pensare ai soli Kanata e Aries che sono a tutti gli effetti i personaggi emblema del sensei, proprio come lo erano due dei tre protagonisti dell'opera precedente. Kanata è un leader nato, intrepido e sempre pronto all'azione, soprattutto quando qualcuno è in pericolo, ma allo stesso tempo è un vero e proprio casinista e un ingenuo sconsiderato che si getta sempre tra le fauci del pericolo, anche se lo fa per correre in aiuto dei suoi amici. Al suo fianco ha Aries, che sin dal primo istante sembra essere la ragazza giusta per lui, nonostante il suo essere così pasticciona e imbranata. Lei è senza dubbio l'animo ironico e irriverente della serie, il perno attorno al quale ruota il divertimento e ogni siparietto umoristico che contraddistingue l'opera.

E in un certo senso potremmo dire che è la risata a farsela da padrona in questo fumetto. L'ironia diviene, con estrema semplicità, la vera protagonista assoluta della storia, come solo il maestro riesce a fare, senza però intaccare mai con lo stile "da shonen" che contraddistingue in partenza il fumetto. Per certi versi però è proprio grazie a questo aspetto divertente che il manga riesce a catturare l'attenzione e spinge il lettore a macinare pagine su pagine, e per certi versi mi chiedo se sarebbe così anche se il maestro non avesse aggiunto questa costante; una domanda sciocca, lo so, soprattutto perché questa costante è viva e forte all'interno della storia e rende così tutto incredibilmente appassionante.

Altra nota di merito va al world building dell'opera, al quale il maestro presta particolare attenzione, sia dal punto di vista dell'organizzazione spaziale e dei pianeti sconosciuti che popolano l'universo, sia a livello più "piccolo", in riferimento alla struttura della nave o anche solo alla composizione delle tute. Il tutto attraverso schede riassuntive che separano i vari capitoli, nelle quali il mangaka riporta le diverse informazioni, che potrebbero sembrare per certi versi superflue, ma che in realtà aiutano nella comprensione dell'opera, del mondo e dei personaggi creati.

C'è inoltre da dire che il maestro è cresciuto anche dal punto di vista stilistico, che pur contraddistinguendosi per un tratto ormai noto e riconoscibile, compie un chiaro salto di qualità verso una maturità stilistica che gli permette soprattutto di caratterizzare minuziosamente i protagonisti e le ambientazioni nelle quali si ritrovano.

E vogliamo parlare infine del box contenitore? Io vi consiglio assolutamente di acquistare il primo volume (con scritta che si illumina al buio) all'interno del box, un vero e proprio gioiellino cartotecnico che sottolinea l'attenzione e l'amore della casa editrice verso i suoi fumetti!
See you soon! -Lewis

ASTRA LOST IN SPACE

  • Autore:Kenta Shinohara
  • Editore:Star Comics
  • Genere:Shonen
  • Pagine:212 pp
  • Uscita:18 Dicembre 2019
  • Prezzo:€ 5,90 (10,90 con Box)
  • Titolo originale:Kanata no Astra
  • Nazionalità:Giapponese
TRAMA
In un prossimo futuro, i viaggi spaziali saranno la normalità. È in un simile scenario che gli studenti liceali Kanata e Aries partono insieme ad altri sette compagni per compiere un campeggio planetario organizzato dalla scuola. Pieni di entusiasmo per la loro prima avventura tra le stelle, i ragazzi arrivano alla destinazione prevista, ma dopo essere approdati sul pianeta si ritrovano coinvolti in un incidente inatteso! Sarà l’inizio di un’odissea fantascientifica che li vedrà protagonisti di un’acerrima lotta per la sopravvivenza negli spazi siderali, nel disperato tentativo di ritornare a casa…
Disegni
8/10
Trama
8/10

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